Accelerare la migrazione delle macchine virtuali

Lo scoglio del deploy di molti ambienti cloud è proprio questo. Ed ecco come i diversi fornitori di tecnologie rispondono alle esigenze di clienti che richiedono tempi minori per migrare diverse macchine virtuali all’interno di un ambiente cloud o da un tipo di cloud a un altro

Pubblicato il 28 Mag 2012

Mentre molti fornitori di cloud e di tecnologie di ottimizzazione WAN hanno risposto alle richieste dei clienti, che spingevano per l’ottimizzazione dei collegamenti WAN nella fornitura di servizi “nella nuvola”, l’ottimizzazione delle fasi di migrazioni delle macchine virtuali tra ambienti pubblici, privati o multi-cloud rimane ancora un problema.

“I problemi di prestazioni sono tra i maggiori fattori in grado di inibire l’adozione del cloud nella fascia enterprise, ed ecco perché i fornitori di cloud devono mitigarli”, ha osservato Paula Musich, Senior Analyst specialista di networking per Current Analysis.



Un buon punto di partenza è la migrazione delle virtual machine, per cui i fornitori di cloud devono riuscire ad assicurare la mobilità sufficiente per permettere ai loro clienti di muoversi velocemente tra le applicazioni, sulla base delle loro esigenze di capacità e disaster recovery.



Le nuove tecnologie in campo

Riverbed e VMware hanno recentemente annunciato una collaborazione in corso orientata verso l’ottimizzazione WAN e l’accelerazione della migrazione delle macchine virtuali tra ambienti cloud pubblici, privati e ibridi. VMware vCloud Connector combina la tecnologia delle due aziende per lo spostamento e la replica di dati attraverso la WAN, superando i vincoli di banda, latenza della rete e perdita di pacchetti. “Abbiamo imparato dai clienti che spostare diverse macchine virtuali può essere un’operazione molto dolorosa”, ha detto Miles Kelly Senior Director Mercato Prodotti di Riverbed.



L’abbinamento dell’ottimizzazione WAN con la mobilità delle macchine virtuali all’interno o tra diversi ambienti cloud può facilitare la vita dei fornitori di servizi “nella nuvola”, perché permette di migliorare sensibilmente le prestazioni nelle fasi critiche di spostamento delle grandi macchine virtuali, lasciando al cliente la possibilità di continuare a utilizzare la propria infrastruttura IT.



Secondo il manager, VMware vCloud Connector, nel test congiunti condotti dalle due società che hanno sviluppato la tecnologia, ha dimostrato di riuscire a ridurre il tempo di migrazione di una dozzina di macchine virtuali da 132 minuti a meno di due.



Anche Silver Peak Systems ha annunciato una tecnologia per ottimizzare la migrazione delle macchine virtuali. In questo periodo i suoi ingegneri sono impegnati nel tentativo di aggiungere il supporto per tre protocolli di tunneling richiesti per la migrazione virtual-machine tra differenti data center.Virtual Acceleration Open Architecture (VXOA), nella versione 5.2, supporta hypervisor supplementari quali VMware vSphere, Citrix XenServer, Microsoft Hyper-V e KVM, ha osservato Damon Ennis, Vice Presidente Product Management di Silver Peak, perché “tutti vogliono avere una mobilità senza soluzione di continuità di macchine virtuali, indipendentemente dall’hypervisor scelto”.



I requisiti relativi ai datacenter stanno evolvendo e l’innovazione a livello WAN rappresenta la prossima grande sfida nel comparto delle infrastrutture cloud, ha dichiarato Cindy Borovick, Program Vice President Networking per Imprese e Datacenter di IDC. I cloud provider devono sviluppare un approccio coordinato per facilitare la distribuzione in tempo reale di set di file di grandi dimensioni e di un numero massiccio di file di piccole dimensioni nel momento in cui devono pianificare implementazioni su più data center, ha chiarito l’analista. La maggior parte dei clienti sta, infatti implementando un ambiente cloud ibrido, con una certa selezione di opzioni del tipo Infrastructure-as-a-Service (IAAS) per gli ambienti di test e sviluppo, ha puntualizzato Kelly di Riverbed, e “questo approccio innovativo farà in modo che la rete WAN consenta alle aziende di capitalizzare l’esplosione degli ambienti cloud”.

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