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Verso il Connected Intelligent Edge e l’Intelligent Robotics: il 5G ha ancora un futuro da scrivere

Annunciata la prima connessione 5G mmWave autonoma al mondo mentre prende il via una partnership strategica con Viettel per un’infrastruttura mobile 5G di prossima generazione, terreno fertile per il connected intelligent edge. Qualcomm al 5G Summit di San Diego fa intravedere il futuro di un ecosistema mobile più aperto, robusto e potente ma spinge questa tecnologia oltre lo smartphone. Facendola convergere con l’AI potenziata vuole scrivere una nuova pagina nella robotica industriale, commerciale e aziendale.

Pubblicato il 09 Giu 2022

5g

Il 5G non ha ancora perso la capacità di stupire, di spingere la digital transformation e abilitare lo slancio dell’economia. Alcuni annunci del 5G Summit di Qualcomm appena conclusosi lo hanno dimostrato concretamente, prefigurando nuovi orizzonti applicativi che spaziano in diversi settori, compresi quelli oggi messi in crisi da pandemia e conflitti, automotive e manufacturing in primis.

Nonostante i tanti progressi compiuti nel 6G e l’annuncio di nuove piattaforme Qualcomm Networking Pro Series Gen 3 con capacità Wi-Fi 7, l’azienda ha continuato a investire anche sulla quinta generazione di network. E così accelera lo sviluppo del connected intelligent edge e di casi d’uso specifici che rendono il presente sempre più simile al futuro che per ora abbiamo solo potuto timidamente immaginare.

5G e AI convergono in robot più intelligenti e sicuri

Tra gli annunci più immaginifici del Summit tenutosi a San Diego dal 9 all’11 maggio, l’ulteriore passo avanti compiuto nello sviluppo di robot autonomi. Grazie alla piattaforma Qualcomm Robotics RB6 – e al progetto di riferimento Qualcomm RB5 AMR – stanno diventando sempre più intelligenti, produttivi e allo stesso tempo sicuri.

Spingendo il 5G oltre lo smartphone e sfruttandone la convergenza con l’AI avanzata, l’obiettivo è di rivoluzionare il mondo della robotica mettendo allo stesso tempo a terra anche i vantaggi del connected intelligent edge. Non è più infatti fantascienza pensare a robot completamente autonomi nella consegna a domicilio, nei trasporti aerei urbani e impiegati in soluzioni per la difesa.

Nuovi orizzonti si apriranno anche per il mondo dell’industria, con la possibilità di gestire intere flotte senza soluzione di continuità tra AMR, ma non solo. Supportando OEM e produttori di robot, Qualcomm si impegna a contribuire e a scommettere sullo sviluppo di casi d’uso focalizzati su singoli settori. Al centro dei suoi interessi quello della logistica, con molte criticità delle supply chain ancora irrisolte, ma anche sanità, retail, provisioning, agricoltura, costruzioni e servizi pubblici.

L’unicità della piattaforma messa a disposizione si fonda principalmente sulla connettività 5G all’avanguardia offerta, con il supporto per le bande globali sub-6GHz e mmWave nelle reti mainstream, aziendali e private. Fondamentale per la scalabilità e la validità nel tempo della soluzione anche la presenza di un’architettura flessibile con schede di espansione in grado di supportare le caratteristiche di connettività in continua evoluzione.

Facendo leva su queste due conquiste tecnologiche, Qualcomm mira ad accelerare lo sviluppo di robot commerciali, aziendali e industriali, aprendo nuove opportunità per i settori già consapevoli dei vantaggi del connected intelligent edge. L’idea è di farlo coinvolgendo da subito anche i developer che ne hanno scorto le potenzialità, dedicando loro un ampio SDK composto da multimedia, AI e ML, computer vision (CV) e blocchi di rete per supportare l’implementazione end-to-end di applicazioni robotiche.

Connettività 5G sempre più spinta, connected intelligent edge sempre più vicino

Elemento chiave delle novità in campo robotico, la connettività diventa l’assoluta protagonista dell’evoluzione di Snapdragon X70 con cui Qualcomm ha annunciato di aver raggiunto la prima connessione 5G mmWave autonoma al mondo.

La possibilità di distribuzione di reti e dispositivi 5G mmWave senza utilizzare un’ancora sullo spettro sub-6 GHz introdotta, per gli operatori si traduce in una maggiore flessibilità nel fornire l’accesso a banda larga in fibra wireless con velocità multi-Gigabit e latenza ultra-bassa. Un vantaggio competitivo non indifferente, da giocarsi con clienti sia residenziali che commerciali.

Per gli utenti, significa invece una connettività migliorata, robusta e affidabile e nuovi casi d’uso da sperimentare su vari dispositivi, dagli smartphone ai computer portatili, alle apparecchiature fisse di accesso wireless, per finire con le macchine industriali.

Un altro passo avanti per la connettività 5G è legato all’evoluzione della tecnologia Smart Transmit 3.0, studiata per aiutare i dispositivi a gestire in modo intelligente la potenza di trasmissione, permettendo agli utenti di godere di una connettività più veloce e affidabile. Estendendola anche alla potenza di trasmissione di Wi-fi e Bluetooth, Qualcomm migliora ulteriormente la copertura 5G e la velocità di uplink ottimizzando le trasmissioni attraverso le antenne cellulari, Wi-Fi e Bluetooth.

I primi dispositivi mobile commerciali basati su uno Snapdragon X70 così potenziato sono in arrivo entro fine anno, l’obiettivo è utilizzarli per dare vita esperienze di connettività best-in-class che abilitino il concetto connected intelligent edge nell’industria come negli ambienti urbani e nella mobilità.

La partnership con Viettel, uno scorcio sul futuro della rete cellulare

Grazie alla partnership con Viettel, Qualcomm ha potuto mostrare ai partecipanti al Summit la sua idea di infrastruttura mobile 5G di prossima generazione. In collaborazione con la società di telecomunicazioni vietnamita, sta infatti preparando reti RAN virtualizzate e aperte per supportare gli operatori nel soddisfare le richieste di prestazioni ad alta capacità e bassa latenza all’edge.

Entrando nel merito delle soluzioni tecnologiche in gioco, questa collaborazione ha permesso di combinare la scheda di accelerazione X100 5G RAN e la piattaforma Massive MIMO QRU100 5G RAN di Qualcomm con i sistemi hardware e software avanzati di Viettel.

In questo modo diventa possibile accelerare la realizzazione e la commercializzazione di soluzioni Open RAN massive MIMO ad alte prestazioni, semplificare l’implementazione della rete e ridurre allo stesso tempo il costo totale di proprietà (TCO).

Al di là dei benefici offerti a tutti gli utenti e gli operatori attivi in Vietnam, questa novità rappresenta una forte accelerazione nel processo di innovazione dell’ecosistema cellulare. In particolare, per Qualcomm è l’occasione per dimostrare la scalabilità della sua piattaforma orizzontale per l’integrazione verticale nell’ecosistema dell’infrastruttura ORAN.

I progressi messi in evidenza dall’esperienza in Vietnam testimoniano come sia ormai sufficientemente matura per dar vita a casi d’uso ampliati delle reti 5G. Che siano aziende o utenti privati, soprattutto dopo il periodo di crisi pandemica, tutti infatti oggi guardano con crescente interesse ai servizi 5G ma allo stesso tempo pretendono esperienze mobile affidabili, robuste e potenti.

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