Formula: supportare l’innovazione di impresa

Dopo alcuni anni di difficolta’ la società italiana specializzata in soluzioni Erp per la media impresa e in tecnologie per la gestione finanziaria chiude il 2008 in segno positivo. Timide e incerte le previsioni future ma con alcuni punti fermi come l’apertura verso il canale

Pubblicato il 27 Mag 2009

MILANO – Considerata la crisi economico-finanziaria che si è abbattuta sul mondo lo scorso anno, Charles Tarbé, amministratore delegato e vicepresidente di Formula, si dichiara “molto contento per come è andato il 2008. Per il primo anno, dopo alcuni esercizi, abbiamo registrato un utile netto di 2,17 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 1,250 del 2007. Per il 2009 non mi sbilancio molto, perché è ancora difficile prevedere come andrà l’economia”, dice Tarbé allineandosi ad un atteggiamento precauzionale ormai diffuso.
A ZeroUno il vice presidente della società ha rilasciato un’intervista di largo respiro, incentrata più su temi strategici che di prodotto. Può essere utile ricordare, comunque, che Formula è un produttore di software Erp, per la gestione integrata dei processi aziendali, e Frp (Financial Resource Planning), per fornire ai direttori finanziari (o Cfo), strumenti per la gestione dei cespiti, della tesoreria, della fatturazione, della reportistica, dei bilanci e della pianificazione.
Nata e sviluppatasi in Italia avendo come mercato di riferimento la media e medio-grande impresa, seguita in modo diretto, negli ultimi anni la società ha vissuto alcuni cambiamenti societari che si sono conclusi con l’integrazione di Adonix Italia, Sage Concept e la stessa Formula che fanno capo alla holding Progetto Integra. “I nostri ricavi – spiega Tarbé – derivano da tre tipologie di attività: manutenzione del software, servizi professionali e vendita di licenze”. Il numero uno di Formula non nega che, con questa crisi, molte aziende abbiano deciso di rimandare la sostituzione del gestionale o sono diventare più prudenti. A differenza però della maggior parte delle organizzazioni più grandi, le medie imprese mostrano atteggiamenti più diversificati.
“Molte medie aziende – continua Tarbé – dipendono molto dalle banche”. Queste imprese, di fronte alla stretta creditizia, sono obbligate a rimandare alcuni investimenti e cercare di sopravvivere alla congiuntura. “Ci sono comunque anche realtà – continua l’amministratore delegato – con piani molto ambiziosi di sviluppo e di crescita. In Italia, media impresa significa solitamente azienda famigliare, pragmatica e capace di cogliere le occasioni. Queste imprese tendono a essere più veloci e reattive di quelle più grandi”.
Che cosa è in grado di offrire, di particolarmente utile in questo momento economico, Formula a queste realtà? “Possiamo aiutarle – risponde Tarbé – ad affrontare tutti i problemi legati alla gestione finanziaria. Abbiamo degli ottimi prodotti per gestire al meglio il recupero crediti. Un altro vantaggio delle nostre soluzioni è la rapidità di implementazione. Si può progettare e andare in produzione nel giro di qualche settimana o pochi mesi, diminuendo il tempo necessario a ottenere impatti positivi sul business e il ritorno dell’investimento”.
Formula continuerà a puntare sulle imprese manifatturiere, di servizi e sulle utility. A marzo il vendor ha organizzato un evento rivolto al canale: “Formula & Friends”; non a caso: nei prossimi anni la software house punterà sullo sviluppo di una rete di partner senza, con ciò, perdere la sua tradizione di vendita diretta. “I clienti diretti – precisa Tarbé – resteranno tali. Ma è ovvio che l’azienda, pur disponendo di diverse sedi locali, non può soddisfare tutta l’Italia. Con il supporto dei partner ci aspettiamo un ampliamento del nostro mercato sia in senso territoriale che di settori verticali”.

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