Innovation Retail Lab: aziende unite e soluzioni integrate per il negozio 2.0

Alla 29° edizione del Salone Franchising Milano, ZeroUno ha intervistato Marco Andolfi, Partner & Founder di Disignum (azienda specializzata nella creazione di social network, community brand e servizi digitali orientati alla relazione con il cliente), per scoprire Innovation Retail Lab, uno spazio dedicato alle tecnologie innovative per i punti vendita, nato nel 2011 da un’iniziativa di Disignum e dello stesso Salone Franchising Milano.

Pubblicato il 04 Mar 2015

MILANO – Alla 29° edizione del Salone Franchising Milano, ZeroUno ha intervistato Marco Andolfi, Partner & Founder di Disignum (azienda specializzata nella creazione di social network, community brand e servizi digitali orientati alla relazione con il cliente), per scoprire Innovation Retail Lab, uno spazio dedicato alle tecnologie innovative per i punti vendita, nato nel 2011 da un’iniziativa di Disignum e dello stesso Salone Franchising Milano: “L’idea è stata quella di creare un luogo che potesse mostrare soluzioni digitali pensate per il mondo del franchising e del retail, volte a supportare queste realtà in particolare nella parte di comunicazione e vendita; tecnologie innovative, pronte per il mercato, ma che ancora non sono diffuse e completamente conosciute”, spiega Andolfi.

Marco Andolfi – Partner & Founder, Disignum

Nel progetto confluiscono le proposte di diverse aziende It specializzate: Disignum, H&S Custom, KGroup, Guttadauro, Mobile People, Ingenico Italia ed Econocom, tutte anche membri del Gruppo di Lavoro “Innovazione nel Retail” costituito nel 2012 da Assintel. Insieme concorrono nel creare una catena di soluzioni che accompagnano il cliente seguendolo in un percorso che Andolfi definisce “da divano a divano”, ovvero dal momento della ricerca del prodotto on line, passando per l’acquisto in negozio, fino alla fase di post-vendita una volta tornati a casa. Ciò che è importante sottolineare è che le varie soluzioni sono integrate in un prodotto unico, chiamato Smart Solution Retail, dove si innestano tecnologie di smart experience, smart marketing, smart payment e smart control. In che modo sono integrate? Andolfi chiarisce con un esempio: Disignum si occupa di curare il social network di un’azienda di moda, genera una promozione specifica per un capo rivolta a un certo cliente; H&s Custom, specializzata in soluzioni Iot, gestisce il camerino intelligente; appena il cliente arriva nel negozio fisico e si prova il capo in promozione, il camerino non solo riconosce il capo e proietta informazioni relative al prodotto (il sistema antitaccheggio contiene una etichetta elettronica Rfid) per agevolare l’acquisto e aumentarne l’appealing, ma, sfruttando un’applicazione che il cliente ha sullo smartphone, lo riconosce e gli ripropone la promozione personalizzata. Il percorso presente in fiera mostrava anche come, grazie a delle applicazioni per smartphone e tablet e a delle soluzioni mPos di Ingenico per i pagamenti in mobilità, fosse possibile concludere tutto il processo di vendita, compresa la fiscalizzazione, in mobilità, evitando code e superando il tradizionale concetto di “cassa fissa”. Ricordiamo infine anche le tecnologie di business analytics che propongono statistiche legate agli acquisti effettuati e ai capi preferiti (proiettabili real time nello stesso store per arricchire l’esperienza del cliente) e offrono una serie di dati che potranno essere molto utili al marketing per capire il comportamento delle persone all’interno del negozio.

Quello visto in esposizione è uno di quei casi in cui aziende, su certi fronti concorrenti, sono riuscite a trovare un terreno di collaborazione su cui muoversi, per trarre un vantaggio competitivo a beneficio di tutti: “È stato necessario lavorare per conciliare realtà diverse tra loro e con percorsi e strategie differenti, e stabilire regole precise per definire i confini di pertinenza, tra le soluzioni e tra i mercati, laddove l’offerta delle aziende si sovrapponeva. Ma ha trainato la mancanza di personalismi, la volontà di collaborare e la comune voglia di innovare”.

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