Tutti i retroscena della strategia Huawei

L’incontro con Alessandro Cozzi, Country Director per la divisione Enterprise di Huawei Italia, ha permesso di fare luce sulle politiche aziendali a livello corporate, cogliendo interessanti sfumature. Tra i progetti nazionali, spicca un servizio per l’erogazione di Sap Hana in cloud.

Pubblicato il 14 Ott 2016

SHANGHAI (Cina) – Due sedi principali a Roma e Milano, dieci uffici nelle principali città italiane, uno staff composto da 680 persone: sono questi i numeri della Huawei italiana, che vanta ormai una consolidata presenza nel nostro paese (a partire dal 2004) e una posizione di spicco nell’area Western

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Europe (con un fatturato 2015 pari a 865 milioni di euro e una crescita annua del 55%, l’Italia rientra tra le prime tre country del Vecchio Continente).

Alessandro Cozzi, Country Director dell’Enterprise Business Group per Huawei Italia

La divisione Enterprise (attiva nel nostro Paese dal 2011 e top performer europea nel 2015) è attualmente sotto la direzione di Alessandro Cozzi, che abbiamo incontrato al Huawei Connect 2016 (l’evento internazionale dedicato a clienti e partner che si è svolto a Shanghai dal 31 agosto al 2 settembre) per alcune considerazioni sull’indirizzo della corporation e sui progetti italiani in corso.

Offerta verticale e strategie cloud

Il primo commento riguarda la verticalizzazione spinta dell’offerta Huawei come direzione strategica per differenziarsi rispetto alla concorrenza: “Ogni soluzione – fa notare Cozzi – viene declinata a livello di industry e si tende a creare un ecosistema di partner ciascuno focalizzato su un preciso settore. Su alcuni temi, come le Smart Cities e l’Internet of Things, ci stiamo affermando tra i leader di mercato”.

Il Country Director dettaglia poi gli obiettivi della multinazionale asiatica in ambito cloud: “Intendiamo posizionarci – dichiara – tra i fornitori leader di soluzioni per le infrastrutture datacenter, che rappresentano il nostro business originario. Siamo invece un cloud service provider a tutti gli effetti in Cina. Qui, i grandi marchi dell’automotive come Audi o Volkswagen ci hanno scelti per i progetti legati alle connected car, perché offriamo un enterprise cloud affidabile e vincente rispetto alle proposte dei competitor. In Europa, invece, l’offerta cloud di Huawei si concretizza attraverso le partnership con la tedesca T-Systems e la spagnola Telefonica; il colosso cinese non intende giocare la partita da solista come in madre patria: “Non vogliamo entrare in competizione con i carrier, che sono i nostri principali clienti” chiarisce Cozzi.

Hana in cloud con ErpTech

Rimanendo su questi temi, il director cita un importante traguardo italiano: “Siamo stati il primo paese europeo ad attivare un servizio per l’erogazione di Sap Hana in modalità cloud, grazie alla collaborazione con ErpTech, system integrator del gruppo BT (British Telecom)”.

Huawei fornisce al partner l’infrastruttura necessaria all’erogazione del servizio, avendo a portfolio un’ampia gamma di appliance a supporto degli applicativi Sap, performanti e scalabili in orizzontale e verticale, ideali per distribuire soluzioni a più utenze contemporaneamente.

“Questo progetto, annunciato a luglio, – puntualizza Cozzi – ci permette di competere con l’offerta Hana in cloud della stessa Sap, offrendo al mid-market un’alternativa attraverso un service provider. Ogni nuovo contratto siglato da ErpTech significa per noi un upgrade infrastrutturale su cui lavorare”. L’accordo tra Huawei e il system integrator ha coinvolto anche Sap che ha certificato la soluzione.

Giuseppe Bellia, Amministratore Delegato di ErpTech

“Nel mercato attuale – interviene Giuseppe Bellia, Amministratore Delegato di ErpTech – Hana è un driver incontrovertibile. Oggi moltissime aziende medie italiane hanno gli applicativi Sap in casa: l’adozione di Hana spinge anche a ripensare i sistemi informativi in ottica di esternalizzazione”. Come dire che “una ciliegia tira l’altra”: si parte dall’acquisto di Hana nel cloud per procedere al ripensamento delle infrastrutture in modalità as-a-service. “Finora – prosegue Bellia – sono sempre stati i vendor di applicativi, attraverso la parametrizzazione e verticalizzazione dei sistemi, a dettare le scelte infrastrutturali. Oggi è il contrario: i clienti che vogliono preservare gli investimenti applicativi devono avere alla base un’infrastruttura scalabile e quindi, per la prima volta nella storia dell’Ict, l’indirizzo che possono dare i provider infrastrutturali diventa centrale per le decisioni strategiche delle aziende”. Secondo Bellia, il 95% dei partner Sap lavora sul fronte applicativo, quindi ErpTech è uno dei pochi a occuparsi del lato infrastrutturale. “Al momento – sostiene – non vedo il rischio di una sovrapposizione di ruoli con i player applicativi che vanno a coprire anche le attività infrastrutturali o viceversa. Tuttavia, ci sono cambiamenti in atto: Sap ha deciso di vendere il licensing degli applicativi in cloud e i fornitori deputati a farlo sono quelli infrastrutturali. ErpTech sta definendo un accordo con Sap per essere la prima società ad avere questa opportunità”. Le conseguenze del nuovo modello di go-to-market sono chiare: i provider infrastrutturali possono aggiungere una nuova fonte di profitto derivante dalla vendita delle licenze Sap via cloud, che si somma alle fee percepite per i servizi IaaS.

In chiusura, Cozzi ribadisce l’impegno di Huawei nel supportare ErpTech non solo nell’erogazione, ma anche nella promozione del nuovo servizio: “Questo progetto è di fondamentale importanza, perché Hana racchiude tutti temi core della strategia Huawei, dall’evoluzione delle infrastrutture legate al mondo applicativo alla gestione dei big data”.

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