Red Hat integra la virtualizzazione di server e desktop

Red Hat Enterprise Virtualization 2.2 porta la virtualizzazione ad un numero maggiore di organizzazioni, abbattendo barriere di costo e scalabilità

Pubblicato il 26 Giu 2010

Red Hat ha annunciato il prossimo passo verso l’integrazione della propria offerta di virtualizzazione server e desktop destinata all’enterprise, con la disponibilità generale di Red Hat Enterprise Virtualization 2.2. Oltre ad offrire la prima release di Red Hat Enterprise Virtualization for Desktop, l’aggiornamento 2.2 comprende nuove opzioni di scalabilità, strumenti per la migrazione e funzionalità per estendere le prestazioni e la sicurezza della soluzione.
Red Hat Enterprise Virtualization 2.1, che ha introdotto Red Hat Enterprise Virtualization for Server, è stato rilasciato a novembre 2009. Progettato come base ideale per la virtualizzazione di Red Hat Enterprise Linux e Microsoft Windows, con certificazione Microsoft SVVP, ma anche per ambienti di cloud computing, Red Hat Enterprise Virtualization ha ottenuto spazio presso i clienti, tra cui Fujitsu, Ibm e NTT Communications, per le loro implementazioni cloud. Anche altre aziende nel mondo, comprese la svedese Voddler e la cingalese Etisalat, hanno adottato Red Hat Enterprise Virtualizatin come piattaforma strategica di virtualizzazione per i loro data center.

“Man mano che le aziende evolvono dall’iniziale consolidamento dei server verso una strategia di virtualizzazione più pervasiva, che interessi l’intero data center, si rivolgono a Red Hat Enterprise Virtualization per ottenere il meglio in termini di scalabilità e gestione economica complessiva”, dice Navin Thadani, senior director Virtualization Business di Red Hat. “Dopo aver riscosso successo con implementazioni server e cloud, la soluzione amplia oggi la sua portata con l’offerta di funzionalità di gestione della virtualizzazione del desktop per consentire ad un numero ancora maggiore di clienti di abbattere le barriere all’adozione della virtualizzazione.”
Red Hat Enterprise Virtualization 2.2, in grado di ospitare e gestire macchine virtuali basate su Microsoft Windows e su Linux, offre un’infrastruttura unica dalla quale i clienti possono gestire le loro implementazioni di virtualizzazione server e desktop. Red Hat Enterprise Virtualization for Desktop, introdotto con l’aggiornamento 2.2 di oggi, consente ai clienti di implementare configurazioni Hosted Virtual Desktop (HVD), conosciute anche come Virtual Desktop Infrastructure (VDI), permettendo un provisioning e una gestione scalabile e centralizzata dei loro sistemi desktop. Offre un broker di connessione web-based, che consente agli utenti finali di accedere ai loro desktop virtuali hosted, abbinata alla tecnologia di rendering remoto open source SPICE, che offre una ricca esperienza multimediale, comprendendo più monitor, video in qualità HD e audio/video bidirezionale per videoconferenze. Altre funzionalità, come templating, thin provisioning e desktop pooling, sono incluse. Red Hat Enterprise Virtualization for Desktop supporta Microsoft Windows XP, Windows 7 e Red Hat Enterprise Linux Desktop.

“Devon IT ha costruito la sua offerta composta da thin client hardware e software su VDI, ora che gli avanzamenti nelle tecnologie di connection broker ed hypervisor hanno dato alle aziende la possibilità di tagliare i costi, migliorare la sicurezza e rendere più efficace la gestione dei desktop con l’hosted client computing”, dice Stephane Verdy, CTO di Devon IT. “Abbiamo lavorato insieme a Red Hat per portare il loro protocollo SPICE ai clienti che utilizzano i nostri thin client, e siamo entusiasti di vedere come questa azienda leader stia ora estendendo le proprie tecnologie di virtualizzazione fino al terminale dell’utente. Intendiamo proseguire nella collaborazione con Red Hat per offrire le funzionalità rich media, dual-DVI e video che i clienti si attendono sulla nostra offerta di thin client hardware e software.”

“La capacità di migrare, rendere sicuri e gestire gli utenti finali tramite un’unica soluzione è uno dei vantaggi fondamentali che offre un’infrastruttura di desktop virtuali, e Wyse supporta l’evoluzione in questa direzione con soluzioni quali Red Hat Enterprise Virtualization”, aggiunge Param Desai, director of Virtualization Solutions Product Management di Wyse Technology. “Wyse ed i suoi partner offrono soluzioni di Desktop Virtualization e Cloud Client Computing all’avanguardia, che abbinano caratteristiche avanzate di sicurezza, affidabilità ed esperienza utente con bassi consumi e ridotti costi totali di gestione.”
Con la versione 2.2, Red Hat Enterprise Virtualization offre anche una scalabilità ai massimi livelli del mercato, con la capacità di supportare guest fino a 16 CPU virtuali e 256 Gigabyte di memoria per macchina virtuale. Questa release offre anche nuove funzionalità di conversione delle macchine virtuali grazie ad un tool V2V progettato per automatizzare la conversione di macchine virtuali VMware e Xen per il loro utilizzo con Red Hat Enterprise Virtualization. Per semplificare ulteriormente il passaggio delle immagini di macchina virtuale da un ambiente all’altro, Red Hat Enterprise Virtualization 2.2 offre anche la capacità di importare ed esportare immagini di macchina virtuale e template in formato OVF (Open Virtualization Format).

“Con l’annuncio di Red Hat Enterprise Virtualization 2.2, i clienti possono utilizzare lo Unified Computing System e la Virtual Interface Card di Cisco per massimizzare l’efficienza della virtualizzazione grazie alle tecnologie Cisco di virtualizzazione I/O e di memoria estesa”, aggiunge Ed Bugnion, vice president e chief technology officer della Server Access & Virtualization Business Unit di Cisco. “Continueremo con convinzione nella nostra collaborazione con Red Hat per offrire ai clienti maggiori scelte, consentendo loro di sfruttare al meglio la virtualizzazione nelle infrastrutture dei loro data center.”

“I clienti cercano di semplificare l’infrastruttura dei loro data center raggruppando asset virtuali che possono essere condivisi e gestiti all’interno di un’organizzazione”, commenta Jeff Carlat, director of Infrastructure Software and Blades marketing di Hp. “Insieme alle nuove funzionalità software di Red Hat, l’offerta di soluzioni server, storage e networking di Hp, offre ai clienti alcune tra le più avanzate soluzioni hardware, di gestione e di virtualizzazione disponibili sul mercato per semplificare le loro infrastrutture.”
“Questa versione di Red Hat Enterprise Virtualization rappresenta un passo avanti fondamentale verso il riconoscimento di KVM come hypervisor open source di livello mondiale”, conclude Bob Sutor, vice president of Linux and Open Source di Ibm. “La possibilità di abbinare Enterprise Linux e le tecnologie di virtualizzazione di Red Hat con il software Ibm Lotus crea un modo davvero convincente di costruire ambienti di enterprise collaboration. Lotus Notes, Sametime e Symphony portano al desktop una produttività eccezionale, Lotus Connections e Quickr migliorano l’interazione tra reti di persone, e LotusLive aggiunge collaborazione al cloud, il tutto utilizzando un’architettura aperta e scalabile.”

Red Hat Enterprise Virtualization 2.2 è immediatamente disponibile. Per avere ulteriori informazioni su Red Hat Enterprise Virtualization, visitate: www.redhat.com/rhev.
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