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Quali sono i veri vantaggi di avere una certificazione Azure

La cloud transformation è il requisito chiave per un business a prova di futuro e, per effettuarla con successo, è bene affidarsi a un partner certificato. Abbiamo chiesto quali sono i reali vantaggi di questo scenario a Roberto Catasta di Present, solution architect con certificazione Azure.

Pubblicato il 13 Feb 2023

certificazione Azure

Il cloud non è un fenomeno passeggero. Oltre a essere il presente, rappresenta il futuro delle organizzazioni, un’evoluzione costante che terrà impegnati nei mesi e negli anni a venire sia le aziende che i loro consulenti IT. Tra le piattaforme più diffuse oggi sul mercato spicca senza dubbio l’ambiente di Microsoft, Azure. L’azienda di Redmond mette a disposizione dei partner IT una vasta gamma di certificazioni volte ad attestare le competenze nei diversi ambiti di applicazione del proprio cloud. Ma quali sono i veri vantaggi offerti da queste qualifiche? Nella scelta di un partner per la cloud transformation, sono elementi che possono fare la differenza? Lo abbiamo chiesto a Roberto Catasta di Present, sviluppatore senior e architetto specializzato sul mondo Azure.

Certificazioni e competenze: il panorama Azure è vasto e articolato

Microsoft mette a disposizione sette percorsi di certificazione: si spazia dai temi legati alla gestione dell’Infrastruttura a quelli della Collaboration, passando per Business App, Digital Innovation and APP, AI & Data, Security e Dynamics 365. “Le possibilità di approfondimento sono numerose – commenta Catasta – nel nostro team, per esempio, al momento abbiamo tre solution architect, uno specialista della security e ci stiamo accreditando per Business Central e per Office365. La mia certificazione, in particolare, è la Azure Solutions Architect Expert: le competenze attestate sono dunque relative allo sviluppo di tutte quelle applicazioni che possono essere ospitate nel mondo Azure, come web application, servizi connettori, applicazioni che girano in background o storage di documenti”.

Esiste anche un’altra area di certificazione promossa da Microsoft, ancora più specifica di quelle appena descritte e relativa al mondo delle nuove tecnologie come AI e IoT. Queste specializzazioni vengono considerate avanzate poiché non sono necessarie per comprendere i funzionamenti di Azure ma rappresentano un valore aggiunto che permette di lavorare nella maniera migliore in un mondo sempre più evoluto tecnologicamente. “Present prevede di acquisire anche questo ulteriore livello di approfondimento: all’inizio del prossimo anno, io stesso conseguirò la certificazione IoT mentre altri colleghi lavoreranno su quella dedicata all’AI”, aggiunge il nostro interlocutore.

Un percorso impegnativo e completo, a garanzia di professionalità

I percorsi che conducono al conseguimento della certificazione Azure sono particolarmente impegnativi: ciò che rappresenta una sfida importante per i professionisti che intendono ottenere la qualifica diventa quindi una garanzia di eccellenza per i suoi clienti: “Nel caso specifico della certificazione per architetti delle soluzioni – specifica Catasta – sono previsti tre step consecutivi. Per superare queste prove non basta avere una solida preparazione teorica: ciò che è davvero importante è dimostrare di avere già lavorato con Azure, di saperlo governare con sicurezza. Chi non lo ha mai utilizzato rischia di non comprendere nemmeno le domande. Si entra molto nello specifico, con quesiti di dettaglio che non lasciano spazio all’improvvisazione e alla superficialità”.

Affidarsi a un tecnico certificato, in altre parole, significa avere la certezza di contare su qualcuno in grado di governare ogni sfumatura operativa del proprio campo di competenza: “La certificazione Azure Solutions Architect Expert – prosegue il portavoce di Present – oltre a testimoniare competenze tecniche di progettazione e implementazione di soluzioni eseguite in Azure, per esempio, prevede anche un modulo relativo alla gestione amministrativa che mira a verificare competenze più spiccatamente consulenziali”.

Chi coordina lo sviluppo delle applicazioni, infatti, non deve essere solo un bravo tecnico, ma anche una figura che sappia riconoscere la scelta migliore da proporre a ogni singolo cliente, sia a livello economico che funzionale, in base alle specifiche esigenze.

Perché il cloud: una leva per il business di oggi e di domani

Andare in cloud significa portare la capacità di innovazione e la flessibilità aziendale a un livello superiore: questa tecnologia, ormai giunta a piena maturazione, rappresenta infatti l’unica leva per abilitare la collaborazione e ottenere l’agilità operativa richieste da un ambiente di lavoro ormai spiccatamente digitale. Innanzitutto, la nuvola si traduce un vantaggio applicativo per gli utenti che possono accedere alle risorse aziendali da qualunque luogo e da qualsiasi dispositivo.

“Questo è il mondo del futuro – conferma Catasta – non si tornerà più indietro, non ci saranno più applicazioni installate in locale. Anzi: la tendenza è quella di avere sistemi operativi virtuali. Azure sta già proponendo una prima versione di desktop virtuale di fatto, da qualunque strumento connesso a Internet posso collegarmi al mio desktop e trovare tutte le mie icone e tutti i miei programmi. Una rivoluzione operativa mai vista. Ecco perché stiamo spingendo tanto su questo tipo di soluzioni”.

Perché le certificazioni Azure: uno strumento che aumenta la competitività

Gli orizzonti dell’innovazione tecnologica, sempre più vasti ma paradossalmente sempre più vicini, danno dunque un’idea del perché sia necessario possedere solide e aggiornate competenze in tema cloud. E le certificazioni, dunque? Per quale motivo rappresentano un valore aggiunto che va oltre la preparazione tecnica?

Il perché è presto detto: affidarsi a un partner che possiede le certificazioni Azure significa poter contare – oltre che sull’affidabilità tecnica riscontrabile anche in un professionista non certificato – su un contatto diretto con Microsoft, che permette di accedere a tutte le funzionalità più evolute non appena esse vengono rilasciate.

“La piattaforma – conferma Roberto Catasta – mette a disposizione circa duecentocinquanta servizi: conoscerli tutti è impossibile. Grazie alla certificazione possiamo individuare subito quello che ci serve, quando ci serve. Ma non solo: oltre a ricevere quotidianamente newsletter e comunicazioni tempestive su ogni novità introdotta, in Present teniamo anche incontri settimanali direttamente con i referenti Microsoft, per riuscire a migliorare sempre di più il nostro lavoro con loro. Un lavoro che va dunque ben oltre il discorso delle certificazioni e mira a configurarsi come vera e propria partnership. Uno scenario che ci permette di essere sempre aggiornati e offrire ai nostri clienti un livello di servizio di massima qualità”.

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