Red Hat presenta la nuvola Platform-as-a-Service per gli sviluppatori open source

Pubblicato il 10 Mag 2011

Red Hat presenta OpenShift, una Platform-as-a-Service (PaaS) per gli sviluppatori che operano in ambienti open source. Red Hat OpenShift prevede il supporto di Java EE 6 e assicura maggiore flessibilità attraverso il supporto di un elevato numero di framework di sviluppo per Java, Python, Php e Ruby tra cui Spring, Seam, Weld, Cdi, Rails, Rack, Symfony, Zend Framework, Twisted, Django e Java EE, oltre a comprendere data store e file system distribuiti Sql e non. Basata sullo standard di interoperabilità DeltaCloud, OpenShift è progettata per permettere agli sviluppatori di utilizzare le loro applicazioni su qualunque Red Hat Certified Public Cloud Provider supportato, eliminando il lock-in associato con i vendor PaaS di prima generazione.
Caratteristica peculiare di OpenShift è che porta in ambito PaaS la forza degli ecosistemi Red Hat e JBoss, offrendo agli sviluppatori accesso ad un’ampia gamma di servizi middleware del mercato. Per esempio, OpenShift viene presentato con il supporto per MongoDB e altri servizi certificati per Red Hat Enterprise Linux. Con una vasta selezione di linguaggi e architetture Red Hat OpenShift assicura un’estesa gamma di funzionalità per gli sviluppatori nella nuvola. Tuttavia, oltre ai servizi pensati per soddisfare le esigenze degli sviluppatori cloud, OpenShift è il primo PaaS pubblico che dispone dei sofisticati servizi JBoss di Red Hat quali transazioni, regole di business e messaggistica.
OpenShift sarà disponibile come servizio online all’indirizzo http://openshift.redhat.com.

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