Open Virtualization Alliance: entrano 65 nuovi membri

Pubblicato il 22 Ago 2011

L’Open Virtualization Alliance, un consorzio nato con lo scopo di favorire l’adozione di tecnologie di virtualizzazione open source, ha annunciato l’ingresso di 65 nuovi membri. Il consorzio, in un solo mese di vita, ha visto quasi decuplicarsi il numero dei membri che comprende un vasto numero di aziende di hardware, software, servizi e cloud computing.
Lo scorso maggio, le aziende tecnologiche Bmc Software, Eucalyptus Systems, Hp, Ibm, Intel, Red Hat e Suse hanno annunciato la fondazione dell’Open Virtualization Alliance (Ova). Lo scopo di questa alleanza è di offrire istruzioni, best practice e consigli tecnici per aiutare le aziende a comprendere e valutare le loro opzioni di virtualizzazione, incluse le alternative open source come Kvm (Kernel-based Virtual Machine, un modulo kernel per la virtualizzazione su Linux che supporta virtualizzazione completa su Intel VT o AMD-V, disponibile come un driver paravirtuale per altri sistemi Linux e Windows).
Missione dell’Ova è garantire alle aziende consociate un contributo in diverse aree, tra le quali:
• Ecosistema del settore: l’Ova promuove la crescita di un ecosistema di soluzioni attorno a Kvm. I nuovi membri offrono software e servizi in molte aree, incluso la gestione della virtualizzazione, il cloud computing, lo storage management, l’automazione del data center, la gestione di rete.
• Risorse Educational: i membri dell’Ova stanno già mettendo a disposizione della comunità tecnica tutto il materiale didattico relativo a Kvm sul sito www.openvirtualizationalliance.org e su specifiche pagine web relative alla virtualizzazione open source e a Kvm.
• Aumento della fiducia: si prevede che la fiducia che il settore riversa su Kvm continui a crescere dopo i benchmark pubblicati di recente che evidenziano gli elevati livelli di performance e la scalabilità della soluzione. In questo trimestre, quattro nuovi risultati di benchmark sono stati pubblicati sul sito web SPECvirt (SPECvirt_sc2010 è il parametro SPEC per valutare le prestazioni dei server data center utilizzati per il consolidamento di server virtuali). Kvm è ora l’hypervisor utilizzato in 9 risultati su 14 di SPERCvirt e ha dimostrato la propria supremazia nei sistemi 20-core e 40-core, oltre ad essere risultato l’unico benchmark per un sistema 80-core.

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