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Multi cloud, edge e soluzioni per le telco: le nuove sfide di Dell Technologies

Anticipando i temi del Dell Technologies Summit 2021, il fondatore e CEO, insieme ad alcuni manager della società, ha rivendicato la capacità dell’azienda di essersi sempre saputa reinventare. Non ultimo, nell’offerta di tecnologia on-demand in modalità as-a-service con cui rispondere alle esigenze delle organizzazioni di accedere a cloud multipli e di mantenere l’elaborazione dei dati vicino all’origine grazie all’edge

Pubblicato il 19 Ott 2021

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Se si mettono attorno a una scrivania i manager, compreso il fondatore, di una delle più grandi aziende tecnologiche del mondo, è difficile evitare il rischio dell’autocelebrazione. Del resto, tutti gli appuntamenti annuali promossi dalle big tech con lo scopo di comunicare a clienti e partner i nuovi annunci sono sempre l’occasione per rivendicare i risultati raggiunti. Il Dell Technologies Summit 2021 non fa eccezione. Nel corso della tavola rotonda riservata alla stampa, perciò, a fare un bilancio più che positivo di quanto realizzato finora ci hanno pensato Michael Dell, CEO e Chairman della multinazionale texana (in foto di apertura), insieme a Jeff Clarke, Vice Chairman e Co-Chief Operating Officer, Chuck Whitten, Co-Chief Operating Officer, e Allison Dew, Chief Marketing Officer. “Sappiamo che ciò che ha funzionato per noi in passato non è necessariamente quello che ci permette di avere successo in futuro – ha esordito il CEO -, quindi stiamo attivamente reinventando l’azienda, ancora una volta, per il futuro”.

Dal 1984 a oggi, l’evoluzione di Dell Technologies

Tutti i mutamenti che la “creatura” di Michael Dell ha dovuto affrontare sono ripercorsi nel recente libro autobiografico Play nice but win, un resoconto dettagliato delle tre battaglie condotte fino a oggi, una per lanciare Dell Technologies, una per mantenerla e l’ultima, tuttora in corso, per trasformarla. “Riflettendo sugli ultimi 37 anni, è stato davvero divertente, davvero eccitante. Ma penso che sia solo il prepartita di ciò che sta per accadere per il nostro settore, dato che la tecnologia gioca nel migliorare e abilitare il potenziale umano”.

Gli anni indicati dal CEO si riferiscono a quelli trascorsi dalla fondazione della società, avvenuta ad Austin, capitale del Texas, nel 1984. Da allora il core business del colosso ha più volte cambiato pelle, arrivando fino all’offerta del portafoglio APEX introdotto all’inizio di quest’anno per posizionarsi nel fiorente mercato dell’as-a-service. Ma non si tratta dell’ultima novità.

Le prossime sfide su cui si sta concentrando Dell Technologies sono quelle del multi cloud e dell’edge. “La conversazione su cloud pubblico e privato – ha sottolineato infatti Jeff Clarke – è finita da tempo, così come l’ibrido. Oggi è davvero tutto sul multi-cloud. Se si guarda alle architetture future di elaborazione dei dati, intelligenza artificiale, machine learning, sono completamente dipendenti dalla necessità di accedere a cloud multipli. I clienti che possono farlo per mettere i carichi di lavoro giusti nel cloud giusto avranno un vantaggio strategico”. Da qui la proposta di Dell Technologies di “una serie di soluzioni che permetta continuativamente ai nostri clienti di accedere a queste varie capacità che esistono nel cloud”.

Edge, la prossima grande opportunità da cogliere

Workload collocati nei posti giusti significa “un passo ulteriore verso l’edge – ha aggiunto Chuck Whitten -, che spinge ancora più avanti le possibilità per i clienti di accedere a elaborazioni avanzate, senza dover sostenere i costi delle infrastrutture ma decidendo, di volta in volta, come agire e con quale potenza. E mantenendo, inoltre, l’elaborazione dei dati nel punto più vicino a quello in cui vengono generati”. Quella dell’edge è “la prossima grande opportunità per la tecnologia – ha rimarcato Michael Dell -, ovunque intorno a noi, dal retail alle raffinerie, dalle smart city agli ospedali”. Ad esempio, una soluzione come Dell Technologies APEX Cloud Services con VMware Cloud, annunciata in occasione dell’ultimo VMworld, mette a disposizione una piattaforma omogenea attraverso la quale le aziende possono spostare i workload tra differenti ambienti cloud ed edge, scalando rapidamente le risorse a fronte di costi prevedibili e trasparenti. Così come i nuovi Dell EMC PowerEdge tower e rack server aiutano le aziende a gestire i carichi di lavoro, da quelli business-critical fino alla virtualizzazione in ambienti edge.

Quello dell’edge non vuole essere un spostamento del focus su cui intende concentrarsi adesso Dell Technologies. Il core business dell’azienda rimane ancorato allo storage, alle piattaforme IT in modalità as-a-service e, soprattutto, alla tecnologia on-demand, in grado cioè di modularsi secondo le necessità di ambienti aziendali in continua evoluzione. “Vogliamo spingere le tecnologie più adatte – ha affermato Allison Dew – in maniera verticale, arricchendo gli ecosistemi e creando community che accedano a risorse, non solo a prodotti”.

Un software al servizio dei CPS del settore telco

Si muove in questa direzione anche l’annuncio di Dell Technologies Bare Metal Orchestrator, un nuovo software per il settore telco che mette a disposizione la portata e la scala necessarie ad automatizzare il deployment e la gestione di centinaia di migliaia di server geograficamente distribuiti per supportare il deployment di nuove tecnologie come Open RAN (ORAN) e 5G. Prima soluzione nata all’interno dell’iniziativa Project Metalweaver, Bare Metal Orchestrator fornisce ai CSP (Communication Service Provider) gli strumenti per rilevare e gestire i server, metterli online e installare il software occorrente, indipendentemente da dove i sistemi risiedano all’interno della rete. In questo modo i CSP potranno ridurre di giorni o settimane le attività di configurazione e provisioning che servono per portare l’hardware di rete in condizione di poter accettare i vari workload.

Nel tempo, il software potrà ottimizzare i costi operativi orchestrando la gestione del ciclo di vita dei server e minimizzando sia gli errori sia la dipendenza da personale dotato di competenze IT. L’universo telco rappresenta uno di quelli che meglio di altri incarnano quello che Jeff Clarke definisce “il ritmo scatenato” con cui il mondo vuole digitalizzarsi. Un mondo nel quale Michael Dell è convinto che la chiave per l’innovazione e la soluzione dei problemi irrisolti risieda nella capacità di ascoltare le esigenze dei clienti e nell’essere coraggiosi, reinventano e investendo costantemente. “Aziende come la nostra esistono davvero per risolvere i problemi futuri. Se abbiamo successo nel farlo, saremo in giro per i prossimi 37 anni e oltre. Se non lo facciamo, non ci saremo più” ha concluso il fondatore di Dell Technologies.

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