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Il cloud journey di illycaffè: migrazione entro fine anno. SORINT.lab sarà il partner



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illycaffè ha avviato un progetto di migrazione al cloud AWS con SORINT.lab per sostenere la crescita aziendale e migliorare la gestione digitale e della filiera. L’obiettivo è aumentare l’efficienza operativa e prepararsi per nuove iniziative di business, mantenendo al contempo la conformità agli standard di sicurezza come ISO 27001.

Pubblicato il 22 mag 2024



migrare al cloud

Poter contare su un’infrastruttura capace di supportare, e persino accelerare, la crescita di fatturato e crescere in nuovi mercati. Oltre che abilitare nuovi scenari di gestione digitale e supportare il funzionamento della filiera.

È con questi obiettivi che illycaffè ha scelto di avviare un cloud journey per arrivare, entro la fine dell’anno, ad aver migrato tutti i suoi dati e software in un sistema interamente in cloud, che sarà basato su Amazon Web Services (AWS).

Per riuscirci ha proposto una gara, che è stata vinta da SORINT.lab. Fra i servizi che, una volta effettata la migrazione, saranno gestiti da SORINT.lab ci sono la gestione dei sistemi fisici e virtuali (sia Windows sia Linux), l’amministrazione dei database, la gestione della componente di rete e il supporto H24.

Nella prima fase è prevista la creazione del network, propedeutica all’hosting delle macchine, anche con finalità di segregazione e sicurezza. Seguirà poi una seconda fase di migrazione in modalità prevalentemente “lift & shift”. È stata preferita così da creare il minor numero di disagi al cliente, che può in questo modo continuare a usare tutti i suoi applicativi. Una volta conclusa la migrazione, sarà possibile innestare i servizi gestiti.

Gli obiettivi di illycaffè

Alla base della decisione della società di passare al cloud, c’è soprattutto la necessità di essere più rapida nel gestire le richieste dei clienti. Inoltre, in un contesto commerciale in cui la gestione della supply chain è centrale per operare in modo efficiente e competitivo, illycaffè intende arrivare a un time to market più rapido, grazie al cloud, oltre a implementare capacità abilitanti, anche in ottica Internet of Things, che sono ormai imprescindibili.

Se l’attività centrale di illycaffè, la produzione e la vendita del caffè, è fortemente legata a un’operatività “fisica”, i processi collaterali – la ricerca e lo sviluppo, i canali di vendita e il marketing, per esempio – invece “possono effettivamente sfruttare il cloud”, dice Claudio Bianchi, Chief Information Officer di illycaffè. Anche in ottica di Data Analysis.

“Tutta la filiera beneficerà di un IT ready to go, pronto ad assolvere a qualunque richiesta in tempi rapidi e con costi ottimizzati”, aggiunge. “Quello che oggi avviene in mesi, con un data center tradizionale, tra il provisioning, negoziazioni e setup, oserei dire che riusciremo a farlo in poche ore o al massimo pochi giorni. Ci sono proprio ordini di grandezza diversi in termini di effort e di tempistiche”.

Bianchi è in illycaffè dallo scorso luglio. “Ci siamo subito resi conto che, se volevamo ottenere certi risultati, dovevamo ripartire dalle fondamenta e quindi cercare di mettere quelle basi su cui poi andare a sviluppare tutta una serie di altre iniziative, che sono quelle che consentiranno all’azienda di raggiungere i suoi obiettivi” sottolinea. “Per esemplificare, direi al primo posto l’aumento del fatturato e la penetrazione in tutta un’altra serie di mercati e di canali”.

La scelta di Amazon come cloud provider è stata il risultato di una lunga procedura interna e illycaffè ha ritenuto che fosse un’opzione migliore rispetto al multicloud, che oggi non sarebbe giustificato dalle dimensioni dell’infrastruttura.

Oltre all’aumento del fatturato, illycaffè si è data l’obiettivo della quotazione in borsa e, la società sta lavorando affinché sia tutto idoneo per aderire agli standard di sicurezza previsti dalla certificazione ISO 27001. “Per la compliance il cloud sarà fondamentale”, puntualizza Bianchi.

L’iniziativa parallela: il replatforming

Il cloud journey che illycaffè ha deciso di intraprendere viaggia parallelo a un piano di replatforming più ampio, che possa mettere la società in una posizione più evoluta per fronteggiare le nuove sfide del business.

“Serve avere dei prodotti e delle soluzioni che sono business critical nella condizione ideale”, commenta Bianchi. “Come il nostro gestionale, la cui versione utilizzata non è più supportata dal vendor. Così, abbiamo innestato anche un’iniziativa parallela di replatforming che proseguirà per tutto quest’anno e passeremo dall’attuale sistema Unix AIX su Power PC IBM verso Linux x86 in, appunto, AWS”.

Bianchi definisce il replatforming come un processo “particolarmente delicato”, che coinvolge migliaia di oggetti oggi presenti nel gestionale di illycaffè. Sarà necessario per poter mettere l’azienda in una posizione ottimizzata e più “accogliente” verso procedure cloud-native.

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