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It governance, sistemi cognitivi e user experience. Come fare?

Un Executive Cocktail di ZeroUno per confrontarsi sulle linee di sviluppo del sistemi informativi verso obiettivi di flessibilità, governance semplificata e innovazione. Primi cenni e a breve il dettaglio del confronto.

Pubblicato il 28 Mag 2018

Stefano Mainetti, Rita Ceresi e Sergio Antonio Ajani, i tre relatori dell'Executive Cocktail organizzato da ZeroUno in collaborazione con ITD

“L’introduzione del cloud semplifica le infrastrutture IT, ma aumenta la complessità e i problemi di gestione”. Questo il punto focalizzato da Stefano Mainetti, responsabile scientifico Osservatorio Cloud&ICT as a service del Politecnico di Milano in occasione dell’Executive Cocktail di ZeroUno su “IT governance, sistemi cognitivi e user experience”.

La crescita del cloud (+24% nell’ultimo anno nel valore dei servizi in Italia), l’anarchia nelle scelte delle line-of-business, l’ibridizzazione dell’IT hanno messo a dura prova gestione dati, integrazione e sicurezza, “reclamando nuovi modelli per la governance oltre che per lo sviluppo applicativo”.

Per Mainetti, il cloud di tipo platform-as-a-service (Paas) è l’irrinunciabile ‘cassetta degli attrezzi’ dei tool per la digital transformation. A cominciare dall’AI: “Il 56% di imprese italiane ha progetti di AI – precisa Mainetti – con lo scopo di trovare correlazioni tra i dati di vendita, fare analisi predittive, gestire l’assistenza di primo livello o raccomandare nuovi acquisti”. Per Rita Ceresi, client technical architect presso IBM Italia, l’inevitabile adozione dell’IT ibrida e multicloud non può far a meno di rivedere la gestione dati: “Serve integrare i dati interni aziendali con quelli pubblici (per sentiment analisys, meteo ecc). Ridurre i costi eliminando silos e inutili duplicazioni. Facilitare spostamenti tra on-premise, cloud privato e pubblico”. Gli strumenti IBM per la governance consentono di integrare nel cloud applicazioni legacy, sfruttare funzioni cognitive e di backup nel cloud, salvaguardando gli asset informativi. Sergio Ajani, head of Solution Unit Hybrid Data Center di ITD Solutions ha spiegato come ci si arriva: “Si inizia con il virtual private cloud, aggiornando le reti e lo storage per non avere colli di bottiglia nella flessibilità, e la sicurezza per evitare sorprese. La governance va rivista per avere la visione end-to-end delle prestazioni al cliente attraverso lo stack di sistemi on-premise, edge, applicazioni cloud, predisponendo i protocolli necessari”.

Ai numerosi partecipanti della tavola rotonda coordinata da Alessandra Zamarra, giornalista di ZeroUno, sono stati offerti consigli importanti. Come l’urgenza di recuperare all’IT il controllo sui dati ceduto nel passato a dipartimenti e responsabili di funzione. Di usare l’automazione per recuperare risorse; di applicare il modello Agile nello sviluppo della governance evitando cambiamenti ‘big bang’ molto rischiosi. Per ultimo il consiglio di fare attenzione che metodi obsoleti, manager e la stessa governance non siano d’ostacolo all’innovazione.

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