La virtualizzazione esce dal data center per andare “on the cloud”

La virtualizzazione nelle imprese italiane – soprattutto di grandi dimensioni – è ormai una pratica molto diffusa, e accettata. Sono ormai poche, infatti, le aziende che non l’hanno ancora implementata almeno in ambito server, e le motivazioni che ne impediscono l’ingresso nei data center italiani non sono legate alla percezione dei vantaggi che tale soluzione può portare sia in termini economici che di “agilità” dell’It, quanto a limiti culturali del top management, di carenza di skill e soprattutto di budget. Nella foto Sergio Patano, Senior Research Analyst di Idc Italia.

Pubblicato il 26 Gen 2011

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La virtualizzazione nelle imprese italiane – soprattutto di grandi dimensioni – è ormai una pratica molto diffusa, e accettata. Sono ormai poche, infatti, le aziende che non l’hanno ancora implementata almeno in ambito server, e le motivazioni che ne impediscono l’ingresso nei data center italiani non sono legate alla percezione dei vantaggi che tale soluzione può portare sia in termini economici che di “agilità” dell’It, quanto a limiti culturali del top management, di carenza di skill (il personale It interno non ha le capacità adeguate per gestire questi “nuovi ambienti” virtuali) e soprattutto di budget (negli ultimi 24-48 mesi moltissimi dipartimenti It hanno avuto a disposizione solo il necessario per mantenere “in piedi” l’infrastruttura It).
Fa da contro-altare a questa realtà un nutrito gruppo di aziende che invece hanno implementato la virtualizzazione oltre l’ambito server, espandendola essenzialmente all’ambito storage, ma non mancano casi in cui sono stati coinvolti in tale processo anche il networking e l’ambito applicativo.
Tra queste aziende, le più virtuose – che generalmente Idc chiama Innovators e che spesso svolgono non solo il ruolo di first adopters delle nuove soluzioni lanciate sul mercato ma fanno anche da punto di riferimento per le altre aziende, sia partners che concorrenti in tema di innovazione tecnologica – stanno adottando o hanno già adottato la virtualizzazione anche al di fuori del data center in ambito desktop.
La decisione di espandere la virtualizzazione anche oltre l’ambito data center è strettamente legata all’opportunità di espandere i vantaggi che l’implementazione di una tale soluzione ha portato tanto in termini economici quanto in termini di gestione dell’infrastruttura anche ad altri ambiti. Inoltre, avendo già provveduto a implementare tale soluzione a livello infrastrutturale, si trovano nella condizione di avere già effettuato il grosso dell’investimento in un periodo pre-crisi e quindi potersi dedicare ad altri ambiti di innovazione tecnologica.
Il prossimo passaggio sarà quello che Idc definisce come “Virtualizzazione 3.0” che comprende Cloud Computing, SaaS (Software-as-a-Service), IaaS (Infrastructure-as-a-Service) e PaaS (Platform-as-a-Service). A sua volta il cloud computing si declina in tre differenti modalità di adozione: Cloud Interno, Esterno o Ibrido. Ciascuna di queste tre modalità si prefigge l’obiettivo di andare incontro alle differenti e molteplici necessità dell’utente finale, nonché di affrontare e superare le reticenze che le aziende possono avere nei confronti di tali soluzioni.
Dalle survey Idc emerge, infatti, l’esistenza di un forte interesse da parte delle aziende nei confronti del Cloud Computing. Tale interesse tuttavia è frenato da molteplici perplessità che ne ostacolano o ne frenano la possibile adozione. Parlando, per esempio, di Public Cloud, i punti critici maggiormente menzionati sono sicuramente la sicurezza nella trasmissione ed elaborazione dei dati e la garanzia del rispetto di determinati Sla (Services Level Agreement), oppure, per quelle aziende che già dispongono di un data center di una certa importanza, il timore di veder vanificare gli sforzi e gli investimenti effettuati negli anni per la costruzione di un’infrastruttura informatica sicura, efficace ed efficiente.
Queste tematiche verranno dibattute e approfondite alla “Idc Virtualization & Cloud Computing Conference 2011” che si terrà il prossimo 22 Marzo 2011 a Milano.
Per informazioni www.idcitalia.com

* Sergio Patano è Senior Research Analyst di Idc Italia

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