Private Hybrid Cloud – La nuova frontiera del Cloud Computing

Grazie all’unione di Private e Hosted Private Cloud, un importante brand del fashion made in Italy ha realizzato un’infrastruttura di hybrid cloud in grado di rispondere alle esigenze di flessibilità e agilità richieste

Pubblicato il 04 Nov 2016

La problematica

Un importante brand del fashion made in Italy aveva l’esigenza di migliorare la gestione dello spazio fisico all’interno di una delle proprie location in cui erano ospitati il data center nonché altre attività aziendali. Da tempo l’azienda ipotizzava il recupero di tali ambienti per dedicarli ad altro, ma il progetto di migrazione fisica del centro dati era ritenuto troppo complesso.

Le architetture principali utilizzate erano cresciute per silos tecnologici non omogenei. Quindi il perimetro delle applicazioni critiche utilizzava tecnologie eterogenee, con San diverse per ciascun ambiente e con differenti sistemi di backup. Il tutto con complessità di gestione e diseconomie complessive.

In questo scenario, il servizio di disaster recovery, implementato da molti anni, non garantiva più la congruenza tra le varie applicazioni e presentava tempi di ripartenza, stimati in giorni, non più compatibili con l’esigenza di un’azienda globale.

L'offerta integrata dei servizi di Hybrid Cloud di Wiit

Il progetto e la soluzione tecnologica

Il progetto realizzato, durato sei mesi e gestito per step, è partito dal collegamento del datacenter del cliente a quello di Wiit, certificato Tier IV. È stato poi implementato uno strato di virtualizzazione degli storage introducendo Vplex Metro e Recover Point di Emc. In questo modo, è stato possibile far convergere tutte le infrastrutture eterogenee su un unico strato di replica dei dati, abilitando funzioni di business continuity, con Rto (Recovery Time Objective) e Rpo (Recovery Point Objective) tendenti a zero.

Successivamente è stata implementata la replica tra i due datacenter di tutti i backup esistenti, utilizzando le funzionalità di Datadomain e Avamar e prevista un’ulteriore copia dei dati presso un altro data center di proprietà del fornitore, distante oltre 200 km da quello primario.

I nodi dei cluster applicativi sono stati distribuiti e bilanciati sui due centri in modo da realizzare un hybrid cloud

I benefici

Oggi il cliente è libero di effettuare tutte le necessarie manutenzioni nel proprio data center, così come di procedere allo spegnimento o alla migrazione in altra sede senza disservizi per il business.

Le infrastrutture di disaster recovery, inoltre, che normalmente risultano inutilizzate, sono invece attive, disponibili e in buona parte usate per sistemi produttivi o per attività progettuali temporanee.

Gli elementi innovativi distintivi

Particolarità del progetto sono state la capacità di governare tutte le componenti del servizio e di fornire Sla end-to-end, dai data center di proprietà, alle infrastrutture, ai monitoraggi, alla gestione di servizi sistemistici, data base e gestione applicativa.

Il cliente può cambiare le proprie infrastrutture e/o migrare verso un modello in cloud in massima sicurezza, in tempi e modi funzionali alla propria organizzazione e del piano di ammortamento dei propri asset tecnologici.

Presentato da Wiit

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