Bmc: il cloud per ‘abilitare’ servizi di business innovativi

L’It deve efficientare se stesso attraverso processi di standardizzazione e automazione per poter abilitare servizi di business sempre più dinamici e innovativi. In questo percorso evolutivo il cloud rappresenta un importante elemento di accelerazione. A dirlo è Alessandro Raffa, Senior PreSales Manager Seer (Italia, Francia ed Est Europa) di Bmc Software.

Pubblicato il 18 Set 2013

Il mercato del cloud in Italia è in forte crescita, affermazione avvalorata dal numero di ingaggi e di iniziative portate avanti dai vendor, come testimonia Alessandro Raffa, Senior Presales Manager Seer (Italia, Francia ed Est Europa) di Bmc Software, il quale però tiene a sottolineare l’approccio dell’azienda all’analisi e all’assessment: “Non dev’essere cloud a tutti i costi; fondamentale è capire bene preliminarmente qual è il contesto aziendale, quali sono le esigenze e gli obiettivi che si intendono raggiungere”, commenta infatti Raffa. “Il cambiamento tecnologico richiede una consapevolezza, da parte sia dell’It sia del business, della necessità di un intervento profondo sul piano dei processi e del governo dell’It senza il quale sarebbe difficile garantire i livelli di servizio attesi; la risposta alle sempre più spinte esigenze del business può venire dal cloud, se ci sono i numeri e le condizioni per poterne giustificare l’adozione, ma anche dall’automazione, dal capacity management e dall’ottimizzazione dei processi”.

Alessandro Raffa, Senior Presales Manager Seer (Italia, Francia ed Est Europa) di Bmc Software

Ciò che è indubbio riguarda il percorso di cambiamento dell’It, ormai in atto, che richiede però una ‘vista nuova’: “L’It deve efficientare se stesso attraverso processi di standardizzazione e automazione per poter abilitare servizi di business innovativi”, commenta Raffa. “Le aziende devono trasformare il proprio modo di lavorare per consentire al proprio business di crescere. E in questo processo di cambiamento il cloud diventa un forte elemento di differenziazione perché può catalizzare questo processo di trasformazione accelerando la crescita del livello di maturità dell’It e impattando positivamente sul modo con cui i servizi vengono erogati”.
Ribadendo gli impatti sul fronte dei processi e della governance non trascurabili, Raffa evidenzia come, dalla prospettiva Bmc, “la gestione It sia un aspetto fondamentale da valutare nel passaggio al cloud: non è possibile raccoglierne i benefici senza predisporre un elevato livello di controllo e di visibilità dell’infrastruttura tecnologica e dei processi di governance”.
Un approccio che sul piano dell’offerta si traduce nella piattaforma Bmc Cloud Lifecycle Management (Clm), una soluzione per la gestione del ciclo di vita completo di servizi It (dalla richiesta fino alla eventuale dismissione) basati su architetture cloud. La piattaforma comprende un catalogo servizi personalizzabile e un portale web self-service per la richiesta di servizi erogati tramite risorse cloud (privato o pubblico); la soluzione abilita l’approvvigionamento dinamico dei servizi gestendone tutte le componenti – rete, sistemi, storage, basi dati e applicazioni – indipendentemente dalle infrastrutture tecnologiche sottostanti. Fornisce inoltre flussi di lavoro per la gestione degli ambienti cloud rispetto alle tematiche di controllo, supporto, conformità e performance dei servizi grazie a una integrazione nativa con le soluzioni Bmc per la gestione dei processi di It Service Management secondo le best practices di riferimento Itil.

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