Digital360 Awards

Proattività, concretezza e disruption: CIO Summit e Digital360 Awards 2022 secondo i CIO

La condivisione di esperienze; il mettersi in gioco di più per creare valore; l’interazione cross-industry con colleghi per condividere best practice e, infine, un tema “fuori traccia” che richiede di allargare lo sguardo per centrare l’obiettivo della digital transformation: questo è ciò che i CIO più apprezzano nella nuova edizione di CIO Summ.IT & Digital360 Awards. Nel 2022 l’iniziativa torna fisica al 100%. L’obiettivo è un IT più coinvolto e capace di affrontare un processo di trasformazione digitale continua e imprevedibilmente sfidante. 

Pubblicato il 25 Mag 2022

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Approfittando della discontinuità creata dalla pandemia e dal ritorno a un’edizione 100% anche fisica, CIO Summit (che aggrega le principali associazioni di CIO italiane) & Digital360 Awards (il contest dedicato a far emergere l’innovazione digitale nel nostro paese) fanno un balzo in avanti in una direzione coraggiosa e sfidante. Sconfinano nell’etica, nella filosofia e nella psicologia proponendo un titolo che ammicca alla nota serie tv Black Mirror. Potenziano le loro sinergie e propongono ai CIO di diventare protagonisti attivi nell’individuare quali soluzioni tecnologiche forgeranno il futuro.

Gli ultimi mesi hanno dimostrato che per gestire gli imprevisti è necessario fare sistema. L’esigenza è chiara e la risposta viene declinata in un’ottica di allineamento e collaborazione. È anche emerso chiaramente che per compiere una trasformazione digitale concreta, non va lasciato indietro nessuno ed ecco il tema “Fuori dal Black Mirror: dall’Umanesimo Digitale all’Homo Digitalis”. Dietro a questo titolo c’è l’obiettivo di analizzare e affrontare le paure umane che rischiano di frenare l’innovazione tecnologica per evitare che ciò accada veramente.

Focus sulla relazione umano-digitale per una transformation inclusiva

Ampliare lo spettro di riflessione e di dialogo esplorato durante il percorso è stato un passo significativo, dettato dalla consapevolezza di dover plasmare un processo di trasformazione complesso. Di fronte a un elemento che fa paura o crea disagio, come può accadere quando si parla di tecnologia, la partita del cambiamento non può essere giocata solo sul campo della formazione.

É necessario interrogarsi anche sull’impatto psicologico ed etico della digital transformation per poterla portare realmente avanti. “Ancora una volta ci viene data la possibilità di vivere la realtà e guardare al futuro con lungimiranza, per trovare una risposta anche alle esigenze che stanno emergendo” commenta Riccardo Salierno CIO del Gruppo Sapio, guardando alla scelta del tema 2022.

Azzeccato e necessario, secondo Debora Guma, CIO del Gruppo Lactalis Italia, “perché l’accostamento dell’umano con il digitale ci spinge ad approfondire una relazione fondamentale, soprattutto per quanto riguarda il management richiesto per portare avanti delle iniziative digitali. Questo tema è focale oggi. Andrebbero approfondite tematiche come intelligenza artificiale, machine learning e tutte le tecnologie alla base della digital transformation. Sempre tenendo conto della necessità di allinearle alle strategie di business. Oggi più che mai serve focalizzare o i pain point o le leve di sviluppo del business e lì agire incisivamente”.

Proattività e interazione per premiare una innovazione sempre più concreta

Pragmatismo e attualità delle scelte, notati e apprezzati anche nel percorso dei Digital360 Awards. Guma del Gruppo Lactalis Italia è una “presenza storica” e li ha visti evolvere verso una sempre maggiore concretezza. “Sono da sempre un’importante finestra che si apre sulle soluzioni proposte anno dopo anno nel mondo dell’innovazione. Inizialmente erano startup molto giovani, ora invece ci viene proposto ogni volta un mix di iniziative che permette in pochi giorni di avere uno spaccato su come si sta muovendo il mercato. Ed è uno spaccato molto pratico. Come giuria fin dall’inizio abbiamo molto insistito perché lo fosse. Conoscere progetti con applicazioni già fatte o in fase di realizzazione è ciò che serve a noi CIO, è ciò che distingue i Digital360 Awards da altri eventi”.

Mario Moroni, responsabile sistemi informativi di SC Sviluppo Chimica concorda: “si tratta di un momento di ispirazione per capire che progetti portare all’interno delle proprie aziende e in che direzione sta andando l’innovazione”. E con la nuova formula che domanda ai CIO più coinvolgimento, partecipazione e “interventismo”, si aspetta “un percorso ancora più animato e divertente, una maggiore interazione sia con i colleghi che con i partecipanti”.

É un atteggiamento curioso quello con cui si pone Salierno del Gruppo Sapio di fronte a questo invito alla proattività, ma ben disposto. “Penso possa essere utile per dare una mano ai vari candidati al premio. Spesso, infatti, in passato ho incontrato aziende con progetti validi e interessanti per il settore a cui appartengo ma a cui mancavano degli elementi importanti. Con una maggiore interazione lungo il percorso ritengo si possa arrivare a proposte più calzanti rispetto alle nostre esigenze”.

Definendolo “un game molto interessante e innovativo”, Enrico Graziadio, CIO di Bluvacanze, commenta il format 2022 del premio “In questa edizione ci sarà sicuramente modo di essere più vicino ai partecipanti. Sarebbe importante poter trasmettere valore fornendo spunti su come comunicare e presentare i progetti. Diventerebbe per noi CIO anche l’occasione per misurarsi nuovamente in un contesto diverso e nuovo”.

Il potere della condivisione in una community sempre più ampia e varia

Tante le novità che caratterizzeranno questa nuova edizione, tra cui una formula che prevede una collaborazione più stretta attraverso l’organizzazione dei CIO in “squadre” orientate a collaborazione e competizione. Nel merito, Orietta Campironi, CIO di Ignazio Messina, apprezza prima di tutto l’idea di veder evolvere l’iniziativa ogni anno, spingendola a mettersi sempre in gioco. “Un punto forte” che la porta a partecipare anche a questa edizione con entusiasmo, per scambiare opinioni ed esperienze con i colleghi. “Gli incontri sia online che fisici proposti sono sempre ricchi di stimoli. Io credo molto nel potere della condivisione della community. Sono convinta che tutte le novità introdotte contribuiranno a rafforzare il senso di partecipazione e di appartenenza, facilitando la condivisione e il trasferimento di esperienze ad altri. Ciascuno di noi ne ha vissute tante, vedendone il successo o il fallimento, è importante confrontarsi e mettere a fattore comune approcci nuovi e best practice. Arricchisce tutti”.

Prezioso lo scambio di informazioni e iniziative realizzate anche per Graziadio di Bluvacanze che vive gli appuntamenti CIO Summit & Digital360 Awards come “un momento di stacco dalla frenesia quotidiana in cui spesso ci si trova immersi e si fatica a trovare il tempo di condividere informazioni di valore. Ciò avviene anche attraverso una collaborazione più stretta, una modalità che apprezzo perché secondo me permetterà un mesh up di esperienze cross-industry. Sapere di poter trovare un momento di confronto vivace e stimolante con i colleghi contribuisce molto alla crescita delle aziende per cui si lavora”. Anche per Salierno del Gruppo Sapio si tratta di “momenti vitali per chi si occupa di IT”, Guma del Gruppo Lactalis concorda: “soprattutto nel mondo dell’innovazione tecnologica, è importante non presumere mai di avere la verità in tasca”.

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