PMI: la domanda di software e servizi secondo Assintel 2007

Nell’indagine condotta da Nextvalue, nell’ambito del  Rapporto Assintel 2007, risulta che gli Erp sono la star assoluta nel segmento delle medio-piccole imprese, dove resta alta la priorità delle applicazioni verticali

Pubblicato il 29 Ott 2007

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All’interno del Report  Assintel 2007, per consolidare le previsioni di spesa elaborate sulla base dei dati di mercato, Nextvalue (www.nextvalue.it), che ha realizzato anche quest’anno la ricerca, ha effettuato un’indagine diretta sulle imprese utenti, selezionando un panel stratificato per settore e dimensione capace di rappresentare l’universo medio delle aziende con capacità di spesa sufficientemente rilevante. Escluse le imprese con meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di euro di fatturato, sono state condotte 500 interviste ai responsabili It delle imprese selezionate (vedi sotto).

Classi dimensionali delle imprese
Top >500 dipendenti e >200 milioni di euro di fatturato
Grandi <500 dipendenti e <200 milioni di euro di fatturato
Medie <250 dipendenti e <50 milioni di euro di fatturato
Medio Piccole <100 dipendenti e <20 milioni di euro di fatturato
Piccole <50 dipendenti e <10 milioni di euro di fatturato
Sono escluse le microimprese <10 dipendenti e <2 milioni di euro di fatturato

Segnaliamo di seguito i dati più rilevanti per quanto riguarda il segmento delle medie e piccole imprese.

Strategia di impresa e budget It: ottimizzare l’esistente
Il budget It è per l’87% inferiore al 2%, con una quota del 42,3% al di sotto dell’1%, con nessuna intenzione di variazione prevista nei prossimi 12 mesi per il 94,5% degli intervistati. A titolo indicativo, nei paesi diretti concorrenti del nostro, la spesa Ict si colloca, in termini di rapporto fra spesa e Pil, fra il 3% e il 5% (figura 1).

Figura 1 – Crescita della spesa IT in relazione al Pil (cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)


Il differenziale è spiegabile, secondo l’analisi condotta da Nextvalue, non tanto con un indimostrabile ritardo culturale delle imprese italiane, in particolare le Pmi, quanto con la struttura del tessuto produttivo italiano e dunque con le dimensioni delle imprese e la permanente vocazione manifatturiera tradizionale. A ciò si aggiunge la carenza di un quadro favorevole all’innovazione, reale motore per lo sviluppo, all’interno del quale l’adozione di strumenti Ict, che in sé non necessariamente porta benefici, funga da catalizzatore e per la crescita delle imprese.
La buona notizia è però l’assenza di segnalazione di tagli di spesa che, in un ciclo economico positivo, potrebbe portare ad aumentare il valore globale degli investimenti. Inoltre, il budget si riferisce generalmente all’ordinaria amministrazione e non contiene l’attuazione di nuovi progetti di business che comportino l’impiego di componenti It, per i quali generalmente, secondo Nextvalue, “i soldi si trovano”.
Per quanto riguarda la ripartizione del budget si evidenzia una forte domanda di servizi tra le medio piccole imprese con una voce di costo che vale il 37,7% del totale.
Fra le strategie, esemplificate in alcuni indirizzi prevalenti della funzione It, la voce che, all’interno della possibilità di risposta multipla, meglio rappresenta la linea di condotta dell’It aziendale è quella dell’ottimizzazione delle applicazioni esistenti e dell’infrastruttura, mentre scarso interesse raccolgono il miglioramento dell’It governance e l’adozione di strategie di outsourcing. In particolare l’esigenza di ottimizzazione delle applicazioni è sentita soprattutto dalle medie aziende (raccogliendo circa il 70% dei consensi) seguite dalle piccole, mentre le medio piccole aziende sono sensibili soprattutto  all’ottimizzazione dell’infrastruttura (poco meno del 60% delle risposte).

ERP e applicazioni verticali le applicazioni più ‘attraenti’
Per quanto riguarda le priorità e le intenzioni di investimento, l’indagine ha indicato valori da 1 a 5  andando ad incrociare i due valori per creare una ‘matrice di attrattività’

Figura 2 – Software applicativo: intenzione di investimento nei prossimi 12 mesi (cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)

Figura 3 – Software applicativo: priorità di investimento (cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)


Il dato più rilevante è la stabilità delle priorità e delle intenzioni rispetto all’indagine svolta lo scorso anno, nonostante la sostanziale modifica del panel, che secondo Nextvalue, indica “la presenza di una tendenza stabile, razionale e fortemente motivata”.
La propensione in termini di intenzione di investimento colloca al primo posto gli Erp e i sistemi gestionali, seguiti dalla gestione documentale e dalle applicazioni di mercato verticali. La gerarchia è rispettata anche quando si passa alle priorità di investimento, anche se i valori si abbassano, ad indicare che il budget è ancora in via di definizione.

Figura 4 – Matrice di attrattività di soluzioni tecnologiche (cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)

Star = quadrante dove si posizionano le soluzioni che riscuotono largo interesse e alta priorità di investimento; massimo potenziale di vendita e forti attese in termini di Roi
Niche = aree con modesto mercato potenziale, ma alta priorità di budget: tipicamente aree che interessano solo alcuni segmenti verticali
Hi potential = alta intenzione e bassa priorità; riscuoto interesse , ma non impattano in modo decisivo sul budget it o sull’operatività aziendale
Enigma = bassa intenzione e bassa priorità; aree nuove o poco note agli It manager , che devono ancora dimostrare il loro valore per il business


L’incrocio fra i due dati posiziona gli Erp nel quadrante ‘star’ della matrice di attrattività, dove cioè intenzione di acquisto e priorità sono massime. E’ questo il risultato di un processo che vede le Pmi protagoniste della domanda  di applicazioni fino a poco tempo fa ritenute inadeguate o troppo costose.
Oggi invece, anche grazie all’evoluzione delle tecnologie, sono disponibili soluzioni accessibili per le esigenze e le possibilità di spesa delle Pmi, che possono avvantaggiarsene per migliorare l’efficienza interna, ma anche per integrarsi nelle supply chain di grandi imprese.
Questo anche grazie all’evoluzione dell’offerta degli Extended Erp, che ampliano il raggio di azione ad aree come il ciclo di vita del prodotto, il procurement, le risorse umane, la logistica, alla crescente disponibilità di soluzioni specializzate per industry grazie a soluzioni preconfigurate che riducono i costi di implementazione. Cresce così la pervasività nei settori delle piccole e medie imprese, più permeabili di un tempo all’offerta di package integrati, purché allineata alle proprie esigenze e alle capacità di spesa.
Analizzando il posizionamento per le classi dimensionali su cui concentriamo l’analisi, la massima attrattività è raggiunta dalle applicazioni di mercato verticale, seguita da Erp e gestione documentale, con un significativo successo dell’open source in termini di priorità a budget anche se per il momento presso un numero ancora ridotto di imprese.
Gli Erp sono invece la star assoluta nel segmento delle medio-piccole, dove resta alta la priorità delle applicazioni verticali, mentre scende nel quadrante “high potential”  la gestione documentale. In movimento verso l’alto  (per raggiungere il quadrante “niche”) Bpm e Cpm che restano però ancora in posizione marginale.
Le protagoniste assolute nella matrice di attrattività sono le applicazioni verticali seguite da Erp, mentre ha priorità più bassa della media la gestione documentale. Raggiungono invece il quadrante star, e questa è una significativa differenza rispetto alle altre classi di impresa, gli e-mail system mentre diventano ‘high potential’ Crm, Ecm, e Hr.

L’infrastruttura tecnologica è la priorità per le piccole imprese
È il consolidamento il tema principale delle Pmi in termini di infrastruttura. Nelle medie imprese i budget, per quanto ancora non chiaramente definiti, sono però focalizzati, oltre che sul consolidamento, su backup & recovery software e sicurezza (Gateway & service e Internet security), che si posizionano nel quadrante star, mentre storage & information life cycle e database, scendono nel quadrante high potential.
Il consolidamento è il protagonista assoluto e unico, nel quadrante ‘star’, fra le imprese medio piccole, mentre è accompagnato da backup & recovery software, sicurezza, storage & information life cycle e database per le piccole imprese che manifestano grande orientamento all’infrastruttura tecnologica con priorità di investimento e intenzione più alte che per il software applicativo.

Cresce l’orientamento ai servizi: la ‘star’ è la consulenza organizzativa e di processo
In netto progresso il mercato dei servizi, che cresce dell’1,5% rispetto al 2006, e indica la crescente esigenza, oltre che la consapevolezza, da parte delle imprese, di fruire di skill e conoscenze per poter utilizzare in modo efficace la tecnologia.
Per le medie imprese e per le piccole, risultano nel quadrante star i servizi di sviluppo e manutenzione (sia con ricorso a risorse esterne sia interne), i servizi progettuali e di sviluppo affidati a partner e system integrator e, particolarmente significativo, la consulenza organizzativa e di processo, che realizza la più alta priorità per questa fascia di impresa. Quest’ultima ottiene la massima focalizzazione anche per le imprese medio piccole, che indicano nel quadrante star i servizi di sviluppo e manutenzione, sia con ricorso a risorse esterne sia interne, mentre diminuisce l’attrattiva dei servizi progettuali e di sviluppo affidati a partner e system integrator, che decadono ad high  potential.

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