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Gellify all’evento Next Generation The Italian Innovation Society

In occasione dell’appuntamento organizzato da Talent Garden, Gellify coordina il tavolo FoodTech con primarie aziende food italiane e player settore finanziario e tecnologico

Pubblicato il 08 Ott 2020

concept biotecnologia

Gellify è tra i partecipanti al progetto Next Generation The Italian Innovation Society, l’evento italiano organizzato da Talent Garden, che, in partnership con Camera di Commercio di Roma/Maker Faire Rome, Sky media partner con Sky TG24, l’importante supporto di Google, Facebook, Cisco, Terna, Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center e alla collaborazione di Lavazza e Comin & Partners, ha chiamato a raccolta per il 15 e 16 ottobre il grande gruppo di lavoro sull’innovazione in Italia per condividere esperienze, competenze, capacità di analisi e visione, al fine di identificare le principali e prioritarie azioni per generare già nell’immediato concrete ricadute positive sull’industria dell’innovazione.

Proprio il Food e il Foodtech figurano tra i 3 ambiti di intervento, in virtù del ruolo di industria chiave nel portare l’immagine dell’Italia nel mondo, e a sempre alto potenziale di crescita e sviluppo.

Gellify è stata chiamata per contribuire a definire un piano di sviluppo efficace sfruttando le risorse stanziate dal Recovery Fund – Next Generation EU. Next Generation EU è dotato di una capacità finanziaria di 750 miliardi di euro e si fonda su tre pilastri che riguardano strumenti a sostegno degli sforzi profusi dagli Stati membri per riprendersi dalla crisi, superarne gli effetti e riemergere più forti; misure volte a stimolare gli investimenti privati e sostenere le imprese in difficoltà; rafforzamento di programmi strategici dell’Unione Europea per trarre insegnamento dalla crisi e rendere il mercato unico più forte e più resiliente e accelerare la duplice transizione verde e digitale.

Tra i partner dell’iniziativa e alla guida di uno dei principali tavoli di lavoro relativi al foodtech, Gellify ha coinvolto una cordata di primarie aziende del food italiano, insieme a riconosciuti operatori del settore finanziario e tecnologico, e sta coordinando la redazione del documento che conterrà una visione d’insieme su innovazione in ambito Foodtech con stimoli, esempi e best practice, oltre a una sezione dedicata alle policy con particolare attenzione alla tematica degli investimenti.

I contenuti prodotti confluiranno in una sintesi che sarà condivisa durante l’evento conclusivo in programma a Roma il 15 e 16 ottobre, alla presenza di circa 200 partecipanti attivi attesi del mondo delle corporate e delle istituzioni.

Il food si colloca tra le “4A” del Made in Italy (Alimentazione – Abbigliamento – Automazione – Arredo) e si conferma come primo settore italiano per valore aggiunto generato con 64,6 miliardi di Euro. L’Italia è inoltre il primo Paese al mondo per numero di DOP, IGP, STG con 862 prodotti Food & Beverage censiti su 3.387 totali in Europa. È la prima destinazione enogastronomica al mondo indicata come meta preferita da turisti cinesi, americani e tedeschi. È il secondo Paese al mondo per quota del settore agroalimentare sul Pil (12,2%), preceduto solo dalla Spagna. Inoltre l’industria agroalimentare ha dato lavoro a 1,4 milioni di occupati nel 2019. (Fonte: “The Ambrosetti House” 2020).

Solo il gruppo di lavoro sul foodtech che sta coordinando Gellify è rappresentato da 8 tra le prime 70 aziende food in Italia che nel 2018 hanno generato un fatturato complessivo di oltre 6 miliardi di euro, stando ai dati forniti da MonitoraItalia.

“Gellify – ha affermato Lucia Chierchia, Managing Partner and Head of Phygital Factory dell’azienda -ha deciso di investire tempo e risorse in Next Generation perché crediamo che l’ecosistema del food italiano possa e debba evolvere da colonna portante a piattaforma abilitante, per generare e connettere una nuova economia. Crediamo di poter dare al Paese un consistente contributo in virtù del nostro DNA di piattaforma abilitante di open innovation già operativa sia come socio fondatore del primo acceleratore corporate italiano in ambito foodtech Agrofood BIC, inaugurato ad inizio 2019, sia come partner strategico su accelerazione e contenuti di Le Village by CA Parma che ha tra i principali focus il foodtech sul cluster agroalimentare e che verrà ufficialmente inaugurato il 2 ottobre”.

Lorenzo Maternini, Country Manager Italy Talent Garden, precisa: “Il giovane ecosistema dell’innovazione italiano è pronto ad affrontare l’impatto che il difficile contesto generato dalla pandemia ha lasciato. Non solo è pronto, ma è pienamente consapevole sia del valore e dell’aiuto che può portare alla ripresa del sistema economico e sociale, sia di ciò che serve per sprigionare e amplificare tutto il potenziale della tecnologia e delle tante competenze che abbiamo, partendo proprio dalla valorizzazione dei numerosi progetti esistenti che confermano il grande dinamismo del settore. Ed è in questa logica di massima amplificazione che con responsabilità ed entusiasmo tutti i maggiori key player dell’innovazione in Italia hanno sposato l’iniziativa pronti a loro volta a coinvolgere le migliori risorse e menti del loro entourage, in particolare nel comparto food & foodtech, un settore fondamentale sia dal punto di vista economico che culturale: ciò che mangiamo e il modo in cui lo mangiamo contribuisce infatti a delineare la nostra identità, personale e sociale”.

“Il lockdown – ha dichiarato Vittorio Zambrini, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Agrofood BIC – ha comportato il rallentamento o il blocco di numerose attività, non ultime quelle relative all’innovazione. Si stima che nel settore alimentare il lancio di nuovi prodotti nel 2020 sarà in calo di circa il 25% rispetto al 2019. Nella prospettiva di una rapida ripresa per un ritorno alla normalità e alla crescita è essenziale riservare un posto d’onore all’innovazione, vero motore di sviluppo. Iniziative come quella promossa da TAG in grado di dare visibilità non solo alla sete di innovazione che pervade il nostro Paese, ma anche a quanto è già in essere e/o pianificato a breve, risultano importantissime per sensibilizzare istituzioni italiane e Commissione Europea ad indirizzare sul concreto potenziale dell’innovazione una quota significativa dei fondi Next Generation EU. Noi ci siamo.”

“Siamo convinti che non ci possa essere una crescita vera e sostenibile senza il contributo fondamentale dell’innovazione, nel FoodTech e più in generale in ogni settore della nostra vita. Innovazione è certamente tecnologia, che permette di realizzare in concreto anche le idee più visionarie, ma noi pensiamo che il fattore umano, le persone e le interazioni continue tra di loro, rimangano e siano ancora il vero elemento imprescindibile per qualsiasi progresso. Con questa convinzione come ecosistema di Le Village by CA Parma vogliamo dare il nostro contributo di idee e proposte concrete a “Next Generation”, per costruire tutti insieme il prossimo domani” ha commentato Francesco Ramazzotti, Le Village by CA Parma.

“Abbiamo lavorato a un piano ambizioso per portare la voce delle nuove generazioni al centro del dibattito. Esso è sviluppato su due grandi assi: cultura dell’innovazione e sostenibilità ambientale, in coerenza con gli SDGs proposti dalle Nazioni Unite. Il paper proposto in sinergia con importanti attori del sistema ha come paradigma l’open innovation e sonda nuovi scenari food per una rinascita del Paese. Prevede un’attenzione alla formazione, imprescindibile in questo momento come evidenziato anche in questi giorni dal Festival di Sviluppo Sostenibile, investimenti e riforme strutturali con l’idea di un approccio collaborativo e non consultivo, come già avviene in altri paesi. Prevede la digitalizzazione, un focus sull’imprenditorialità giovanile e il rilancio strategico della ricerca”, così ha aggiunto Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo S.p.A. e dell’acceleratore multiazienda Agrofood BIC.

“È necessario sostenere la crescita di un ecosistema che promuova l’Innovazione in Aree come il Food così strategiche per la crescita del Paese. Il ruolo che possono giocare le imprese del settore è complementare a quello delle start-up, degli incubatori/acceleratori e investitori, in uno spirito di Innovazione condivisa, dando sostegno e possibilità di collaborazione alle idee più interessanti, nate per aiutare le persone a vivere meglio e per costruire un Pianeta migliore per le prossime generazioni”, ha detto Michela Petronio VP Blu1877, corporate venture del Gruppo Barilla.

“Il difficile contesto e la contrazione dei mercati richiedono una forte spinta all’innovazione per generare nuove opportunità di sviluppo: in uno scenario così complesso, è fondamentale aprirsi a nuove collaborazioni per intercettare nuove idee e anticipare trend emergenti. È anacronistico racchiudere l’innovazione esclusivamente all’interno dei confini aziendali: lo sviluppo sempre più rapido della tecnologia e il repentino evolversi delle logiche del mercato rendono sempre più strategico alimentare in modo continuo un ecosistema multidisciplinare fatto di risorse interne e attori esterni, con l’obiettivo di sviluppare prodotti e servizi innovativi, sperimentandoli rapidamente e concretamente sul mercato. In questa logica di Open Innovation partecipiamo al progetto Next Generation per dare il nostro contributo e spingere l’innovazione nel FoodTech un settore strategico e sempre più cruciale per il nostro Paese”, è intervenuto Giovanni Pomella, Direttore Generale Parmalat.

“Per Mutti l’innovazione è un viaggio continuo alla ricerca della massima qualità e si declina in numerosi aspetti: da una maggiore efficienza dei processi, volta a diminuirne l’impatto ambientale, all’innovazione in termini di prodotto, con la creazione di nuove specialità in grado di soddisfare le diverse esigenze dei consumatori, che si dimostrano sempre più attenti alla sostenibilità e alla provenienza del prodotto. È un sfida continua che mira a cambiare i paradigmi di un settore, quello agricolo, spesso percepito come molto tradizionale. Partecipiamo a Next Generation perché crediamo che la collaborazione e la contaminazione, oltre alla condivisione delle buone pratiche, siano alla base di ogni processo evolutivo in grado di produrre miglioramenti concreti e di lungo periodo” -ha continuato Francesco Mutti, Amministratore delegato del Gruppo Mutti.

“Il rilancio dell’economia – ha proseguito Pier Paolo Rosetti, Direttore Generale Conserve Italia – passa anche dall’innovazione che il sistema delle imprese riuscirà a mettere in campo con il contributo di tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle startup. Per questo è fondamentale che il programma Next Generation sia in parte finalizzato a sostenere e selezionare i progetti virtuosi, capaci di migliorare le filiere agro-industriali e l’erogazione dei servizi”.

“Supportiamo l’ecosistema d’innovazione italiano in area foodtech. Nutrizione e salute, sostenibilità, economia circolare e personalizzazione dei prodotti e servizi sono gli ambiti di innovazione in cui il nostro know-how e la nostra esperienza possono dare un contributo importante” ha sottolineato Francesco Malaguti, Presidente Camst Group.

“Innovazione nel food significa per Eurovo trasferire e trasformare il nostro patrimonio culturale agroalimentare in una nuova era, per renderlo accessibile e sostenibile per le nuove generazioni. Abbiamo deciso di aderire a Next Generation perché crediamo di poter condividere la nostra esperienza all’intersezione tra tradizione ed open innovation, modello quest’ultimo che sottende le attività di Agrofood BIC” ha aggiunto Martin Hintersteiner, rappresentante di Eurovo nel Comitato Tecnico Scientifico di Agrofood BIC.

“L’attenzione di Enea ai temi dell’innovazione per lo sviluppo economico sostenibile del Paese si concretizza con la promozione di investimenti e iniziative in materia di ricerca, sviluppo ed open innovation a favore delle imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up, spin-off e alle PMI innovative. In linea con la partecipazione di Agrofood BIC e Gellify all’iniziativa di TAG e dell’ecosistema dell’innovazione italiano “Next Generation”, l’Enea potrà promuovere e sostenere i processi di innovazione e trasferimento tecnologico per la creazione di imprese ad alto contenuto tecnologico” ha dichiarato Massimo Iannetta, responsabile Enea della Divisione “Biotecnologie e Agroindustria”, Delegato nazionale nominato dal MUR nello Shadow Strategic Programme Committee di Horizon Europe per il Cluster 6 “Food, Bioeconomy, Natural resources, Agriculture and Environment” e partner scientifico di Agrofood BIC.

“Per rilanciare la nostra economia incisa dalla pandemia – ha sostenuto Luca Neri, Associate Partner di Studio Pirola Pennuto Zei & Associati – è necessario alleggerire l’onere fiscale che grava su di essa. È pertanto necessario creare un quadro di norme e agevolazioni che consentano di favorire i processi di innovazione e trasformazione tecnologica delle PMI, delle startup e delle società a capitalizzazione intermedia che rappresenteranno sempre di più il tessuto produttivo del Paese. Per far ciò è pertanto necessario intervenire con misure fiscali che interessino tutti i passaggi cruciali del ciclo di vita delle PMI e delle startup. Il nostro contributo a Next Generation riguarderà proprio un indirizzo su queste misure”.

“L’agroalimentare – ha concluso Federico Leproux, CEO di TeamSystem – ha un peso specifico molto rilevante nell’economia del nostro Paese e per questo motivo è importante che muova passi decisi sulla strada della trasformazione digitale. Abbiamo aderito a questo progetto perché riteniamo che tutto il comparto si trovi di fronte a un’opportunità senza eguali e noi sentiamo la responsabilità di dare il nostro contributo mettendo a disposizione tutto il know how maturato negli anni. Nel prossimo futuro, infatti, sarà fondamentale sfruttare i vantaggi che la digitalizzazione permette, attraverso dati e soluzioni innovative di blockchain e IOT, nella gestione delle relazioni con clienti, fornitori e stakeholder istituzionali come banche e PA. Siamo convinti che la digitalizzazione incrementerà l’indice di competitività del settore dando vita a una nuova stagione di crescita sia in Italia che sui mercati esteri.”

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