Ibm, con la griglia il riso diventa più nutriente

Pubblicato il 20 Mag 2008

Aiutare gli agricoltori a selezionare meglio le piante per effettuare gli incroci in grado di garantire un migliore raccolto. È questo l’obiettivo del progetto Nutrition Rice for the World varato da Ibm in collaborazione con i biologi dell’Università di Washington. L’iniziativa si basa sull’utilizzo del World Community Grid, un’infrastruttura di calcolo virtuale a “griglia” che si basa sulle risorse computazionali messe volontariamente e gratuitamente a disposizione da una comunità di 380.000 persone appartenenti a più di 200 Paesi in tutto il mondo. In pratica, quando i pc di questi utenti non vengono usati, ma sono accesi e connessi alla Rete, un apposito agente software (scaricabile gratuitamente dal sito http://www.worldcommunitygrid.org/) mette a disposizione della “grid” una parte della loro potenza computazionale. In questo modo, World Community Grid finisce per rappresentare, secondo Ibm, il terzo “supercomputer” del mondo. Nel caso del Nutrition Rice for the World, esso viene usato dai ricercato dell’Università di Washington per studiare la struttura atomica del riso e in particolare quella delle sue proteine. Con la mappa ottenuta, utilizzando modelli 3D e algoritmi matematici, vengono effettuate simulazioni di incroci genetici seguendo le tecniche storicamente utilizzate dagli agricoltori. Comprendendo la funzione delle singole proteine, possono essere identificate «quelle in grado di produrre più chicchi di riso, evitare la peste, resistere alle malattie e trattenere più sostanze nutritive» spiegano da Ibm. «La conoscenza acquisita grazie alla creazione di modelli 3D potrà quindi essere facilmente trasferita a culture di altri cereali come il grano, il frumento e l’orzo». Il progetto viene promosso in un momento in cui si sta aggravando il problema della scarsità di alimenti nei Paesi poveri. «Questo progetto – concludono a Ibm – può aiutare gli agricoltori di tutto il mondo a pianificare meglio le coltivazioni per evitare a molte popolazioni la sofferenza della fame. Chi desidera aderire al progetto deve semplicemente mettere a disposizione la potenza inutilizzata del proprio pc, fornendo un significativo contributo umanitario».

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