Dalla ricerca all’impresa, l’impegno del Trentino

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Dalla ricerca all’impresa, l’impegno del Trentino

Nel panorama dei finanziamenti regionali e locali si distingue la Provincia Autonoma di Trento per la sua capacità di attirare nel suo territorio iniziative di elevato livello, in particolare nel settore Ict. Lo sottolinea Michele Michelini, Dirigente del Servizio Finanza Ricerca e Sviluppo dell’Agenzia Provinciale Incentivi Attività Economiche, illustrando un ecosistema di eccellenza nella ricerca Ict concentrata in centri come Trento Rise, la Fondazione Bruno Kessler, l’Università di Trento. Particolare attenzione è dedicata alle ricadute a livello industriale.

Pubblicato il 19 Giu 2014

di Elisabetta Bevilacqua

Attraverso i fondi della Provincia vengono per esempio finanziati (al 50 % della spesa prevista) progetti di ricerca applicata presentati dalle imprese, finalizzati alla realizzazione di prodotti o servizi nuovi o innovativi. Nel 2013 sono state presentate 76 domande per una spesa prevista dalle imprese di 71 milioni di euro. Un comitato scientifico di valutazione (con esperti a livello nazionale) selezionerà i progetti ammissibili, tagliando eventualmente le spese previste, con un investimento finale prevedibile di circa 25 milioni. Un’altra iniziativa di Trentino Sviluppo (agenzia creata dalla Provincia Autonoma di Trento per favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino, attraverso azioni e servizi volti a supportare la crescita dell’imprenditorialità e la capacità di fare innovazione) è “ Seed Money” che attraverso i fondi europei Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) favorisce la nuova imprenditorialità. Particolare attenzione viene infine dedicata alla nascita di startup Ict, per favorire la quale è stato creato l’acceleratore Tech Peaks (Trento Rise e Trentino Sviluppo) che punta ad attrarre almeno 100 giovani talenti nel settore Ict. Questi vengono supportati fino alla creazione di impresa con uno “stipendio” di 500 euro mensili e alla startup viene poi fornito un contributo di 25mila euro. Successivamente, se la startup trova risorse private, viene fornito un contributo della stessa entità. L’obiettivo iniziale è creare 30 startup; fino ad oggi si è raggiunta quota 18.

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Elisabetta Bevilacqua

Giornalista

Sono attiva dal 1989 nel giornalismo hi-tech, dopo esperienze in uffici studi di grandi gruppi e di formazione nel settore dell’informatica e, più recentemente, di supporto alle startup. Collaboro dal 1995 con ZeroUno e attualmente mi occupo soprattutto di trasformazione digitale e Industry 4.0, open innovation e collaborazione fra imprese e startup, smart city, sicurezza informatica, nuove competenze.

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