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Talent management: cos’è e come l’intelligenza artificiale può essere d’aiuto

L’intelligenza artificiale rappresenta un potente supporto al talent management, fondamentale per assicurare all’azienda le persone giuste al posto giusto

Pubblicato il 07 Feb 2020

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Il talent management è certamente fondamentale per la competitività delle imprese soprattutto nei settori o nelle aree aziendali dove le competenze scarseggiano e dove assicurarsi e trattenere le risorse migliori rappresenta un importante vantaggio sulla concorrenza. Sarebbe tuttavia limitativo considerare il talent management riferito solo all’acquisizione e alla gestione di persone ad alto potenziale, fondamentali per conseguire gli obiettivi di business. In realtà, il talento che fa crescere il business è quello diffuso nell’organizzazione e le imprese più competitive sono quelle percepite come un luogo dove le persone desiderano lavorare e dove, una volta che sono state assunte, vogliono rimanere. Le persone desiderano lavorare in una certa impresa se questa è in grado di soddisfare le loro necessità individuali in termini di prospettive di crescita, formazione, apprezzamento delle loro capacità, presenza di responsabili che ascoltano e concedono autonomia, ma forniscono, al tempo stesso, suggerimenti e guida.
Tutto questo non accade però spontaneamente, ma richiede una visione della relazione fra azienda e lavoratore e una strategia di talent management.

Talent management, un lavoro difficile

Il talent management porta dunque risultati ottimali se pensato non come un approccio riservato a un’élite ma se esteso a ogni livello dell’organizzazione.
Il talent management dovrà essere in grado di stimolare la cultura aziendale, andando a coinvolgere i responsabili delle diverse unità nella valorizzazione dei talenti; dovrà mappare le competenze e le capacità presenti nell’organizzazione e avere un programma di assunzioni, quando si renda necessario ricorrere al mercato esterno; dovrà prevedere un piano di gestione dell’avvicendamento delle persone continuamente aggiornato per le posizioni chiave.
Gran parte del lavoro ricadrà sulla divisione HR che, in collaborazione con le diverse divisioni aziendali, dovrà adottare un sistema di talent management per poter garantire la formazione e il coaching, approntare programmi innovativi non limitati al lavoro ma estesi alla vita privata, definire percorsi di carriera e programmi di sviluppo, garantire una compensation competitiva sia su aspetti più tangibili come salario, benefit e premi, sia su aspetti intangibili, come formazione e sviluppo, clima organizzativo, bilanciamento fra lavoro e tempo libero.

L’intelligenza artificiale a supporto del talent management

A supporto di un lavoro così impegnativo come il talent management, l’intelligenza artificiale (AI) può fare molto per aiutare le organizzazioni a trovare i talenti giusti (dentro e fuori l’organizzazione) e aiutare al tempo stesso i dipendenti a migliorare il loro percorso di carriera.
Nel recruitment l’AI può aiutare nell’analisi dello storico del reclutamento aziendale e delle informazioni esterne per determinare le caratteristiche principali indispensabili per svolgere con successo un determinato ruolo e per identificare i candidati più adatti.
Grazie all’AI è possibile analizzare i dati storici relativi alla carriera lavorativa dei candidati per una certa posizione, determinarne le competenze, assegnare i candidati più adatti per ciascuna posizione, evidenziare le potenzialità di candidati che un sistema di selezione tradizionale non prenderebbe in considerazione.
L’attività di coaching può essere svolta in modo virtuale grazie a un sistema basato sull’AI che, identificando le competenze, gli interessi e i punti di forza dei dipendenti, fornisca loro consigli personalizzati in grado di offrire nuove opportunità di carriera.
È inoltre possibile identificare le competenze e le capacità necessarie allo sviluppo futuro dell’azienda, sulla base dell’analisi dei trend del mercato di appartenenza, così da poter selezionare i talenti più adatti per lo sviluppo competitivo dell’impresa.
L’AI può inoltre consentire, attraverso l’analisi dei dati occupazionali storici dell’azienda, di identificare e gestire errori e pregiudizi anche inconsapevoli associati a genere, razza, età, livello di istruzione e precedenti impieghi svolti.

In conclusione, un processo di talent management ben gestito, anche grazie all’AI, può aiutare a migliorare i risultati di business, motivare le persone, trattenerle nell’organizzazione e diminuire il turnover e i costi di recruiting.

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