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Riflessioni sull’intelligenza artificiale, il ruolo del codice etico dell’UE

Intelligenza artificiale: un codice etico per l'Unione Europea

Pubblicato il 11 Feb 2019

L’intelligenza artificiale solleva una serie di questioni morali, anche legate alla libertà individuale, la Commissione Europea a giugno ha affidato a 52 esperti (un gruppo eterogeneo di persone, di cui 4 italiani sia tecnologi sia sociologi e filosofi, rappresentanti di associazione consumatori eccetera) il compito di delineare le linee guida etiche che devono normare questo tema delicato che impatta tanti aspetti della nostra vita quotidiana.

Il fine di questo documento, secondo quanto spiegato in questa intervista video a Francesca Rossi, docente di computer science all’Università degli Studi di Padova e presidentessa dell’International Joint Conference on Artificial Intelligence e IBM AI ethics global leader, è quello di offrire un contesto regolamentato in modo chiaro e tale da consentire un rapido sviluppo nel nostro continente della tecnologia.

La professoressa si sofferma in particolare sul tema della trasparenza, in quanto solo la capacità della tecnologia di sapersi spiegare determinerà una minore paura della tecnologia stessa tra la popolazione e aumenterà la fiducia nell’innovazione.

Si fa poi riferimento alle Ethics Guidelines for Trustworthy AI elaborate per la Commissione Europea.

In conclusione, viene fatto un riferimento a quel che si sta facendo a livello internazionale, guardando in modo particolare a Usa e Cina.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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