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MI.RA/Dexter: il software per programmare sistemi robotici

Questa soluzione presentata da Comau è stata di recente impiegata per una complessa cella robotica destinata al controllo della qualità della Nuova Fiat 500 Elettrica

Pubblicato il 03 Gen 2022

sistemi robotici

MI.RA/Dexter è il software presentato da Comau, basato su algoritmi di intelligenza artificiale per facilitare la comunicazione uomo-macchina, ottimizzando al contempo l’operatività industriale.

MI.RA/Dexter, in pratica, è un metalinguaggio che rende la robotica più accessibile per le aziende di qualsiasi dimensione, traducendo la sintassi del linguaggio umano in sintassi robotica. Questo consente agli operatori di programmare più facilmente un sistema robotico utilizzando comandi semplici e intuitivi, come guardare un oggetto, toccare un particolare punto dello spazio, ascoltare operazioni di riconoscimento vocale e riprodurre ed eseguire azioni complesse.

L’interfaccia di programmazione semplificata consente inoltre all’operatore di adattare, regolare e correggere in tempo reale le azioni del robot, migliorando l’efficienza del ciclo di lavoro.

Grazie alla possibilità di utilizzare MI.RA/Dexter senza bisogno di specifiche competenze informatiche o di robotica, gli utenti possono ridurre o addirittura eliminare i costi dedicati alla programmazione dei robot. Questa soluzione semplifica inoltre la creazione dei complessi programmi necessari per l’interazione con i bracci robotici e permette di programmare qualsiasi tecnologia industriale in modo intelligente e immediato.

MI.RA/Dexter è stato di recente impiegato per programmare una complessa cella robotica destinata al controllo della qualità della Nuova Fiat 500 Elettrica. Il cliente ha incaricato Comau di automatizzare il processo di verifica e controllo del sistema di infotainment della vettura. Si tratta di procedure solitamente lunghe, ripetitive e svolte manualmente, con costi elevati e possibile margine di errore.

La soluzione sviluppata da Comau, costituita da un robot NJ-220 in versione Safe, abbinato ad un Racer-5 Cobot montato sul polso, per lo svolgimento automatizzato delle attività di prova all’interno della vettura, permette di aumentare l’efficienza, la tracciabilità e la ripetibilità della procedura. Inoltre, assistendo in maniera concreta l’operatore durante l’esecuzione di ogni compito assegnato, il sistema collaborativo contribuisce ad assicurare la piena conformità al processo di validazione.

A tale scopo, la soluzione comprende l’utilizzo di dispositivi dotati di una sensibilità “quasi umana”, come ad esempio un sistema di visione per la convalida delle app di infotainment, un microfono e un altoparlante per il riconoscimento dei comandi vocali, oltre ad una pinza per l’esecuzione delle operazioni di contatto più delicate.

Infine, le funzioni di sicurezza intrinseche del cobot articolato a 6 assi eliminano la necessità di barriere protettive, andando quindi a ridurre l’ingombro complessivo dell’impianto e i costi legati ai sistemi di sicurezza.

Il linguaggio di programmazione di MI.RA/Dexter ha consentito agli operatori di gestire il complesso sistema robotico in autonomia, rendendo possibile la gestione in sicurezza delle azioni che il robot collaborativo doveva svolgere a stretto contatto con l’operatore e con l’automazione e la successiva ottimizzazione delle operazioni di collaudo richieste. La soluzione fa parte della famiglia MI.RA (Machine Inspection Recognition Archetypes) di Comau, che comprende diversi strumenti digitali e sistemi di visione avanzati progettati per la Smart Factory.

“Con MI.RA/Dexter – ha affermato Giovanni Di Stefano, Chief Innovation Officer di Comau – anche la tecnologia più complessa diventa maggiormente accessibile e meno costosa, grazie all’interfaccia intuitiva del software e alla sintassi del metalinguaggio. È un sistema intuitivo basato su algoritmi di intelligenza artificiale, utilizzabile praticamente in qualsiasi settore industriale. Non solo: consente di regolare in tempo reale i parametri di processo per migliorare la qualità e l’efficienza operativa.”

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