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Industria 4.0, pubblicate le linee guida del Ministero dello Sviluppo economico

Come sfruttare le agevolazioni stabilite nel piano Industria 4.0 presentato da Carlo Calenda? Il Ministero stesso si è attivato in una vasta campagna informativa su più fronti. Sono state pubblicate online vere e proprie istruzioni per l’uso, partiranno e-mail per le imprese potenzialmente interessate mentre arriverà a commercialisti e periti il manuale utile a far avere alle aziende i supporti finanziari previsti

Pubblicato il 20 Feb 2017

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato la campagna informativa sugli incentivi relativi al Piano Industria 4.0. A breve dovrebbe essere pronto anche il manuale per commercialisti e periti che, in pratica, si occuperanno di far avere alle aziende i supporti finanziari previsti. Un milione di e-mail saranno inviate alle imprese potenzialmente interessate e intanto sul sito del Ministero è possibile sfogliare pagine specifiche sul tema che offrono dettagli di approfondimento arricchendo quanto già comunicato in occasione del Piano stesso.

Di questo servizio fa parte anche il seguente articolo:

LE SOLUZIONI INCENTIVATE – L’elenco completo dei prodotti hardware e software incentivati dal Mise

Il successo del Piano, è stato più volte ribadito dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, così come da coloro che hanno collaborato alla sua stesura, sarà misurato in base all’adozione da parte delle imprese degli strumenti che vengono loro messi a disposizione per dotarsi di soluzioni tecnologiche siano esse hardware sia software.

L’elenco dei beni materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese che godono dei benefici (disponibile in questo articolo di ZeroUno) è stato reso noto in occasione della pubblicazione della legge di Bilancio 2017, inoltre, per far sì che le aziende siano facilitate nell’adottare gli strumenti di incentivazione sono state pubblicate online le linee guida, vere e proprie istruzioni per l’uso da parte del Mise.

Si tratta di un documento molto articolato e suddiviso in due parti.

Nella prima, si entra nel dettaglio delle misure previste dal Piano (rispondendo, tra l’altro, a domande molto specifiche relative allo sfruttamento di iper ammortamento e super ammortamento); si approfondisce il tema del Credito all’Innovazione del quadro della Nuova Sabatini (lo strumento agevolativo definito in breve “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, istituito dal decreto-legge del Fare art. 2 decreto-legge n. 69/2013, è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature); sono illustrate le novità legate al credito d’imposta per la Ricerca&Sviluppo; viene illustrato il Patent box (lo strumento pensato per rendere maggiormente attrattivo il mercato italiano per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, prevedendo una tassazione agevolata su redditi derivanti dall’utilizzo della proprietà intellettuale; incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere) e spiegate le novità per Pmi e start up innovative.

Nella seconda parte, invece, si fa il punto sulle novità relative al Fondo di garanzia, Ace-Aiuto alla crescita economica (per potenziare il capitale in impresa), Ires, Iri e contabilità per cassa (per liberare risorse) e salario di produttività.

Nel documento, oltre a essere ribaditi i vantaggi riconducibili all’utilizzo delle agevolazioni del Piano Industria 4.0, sono dunque fornite indicazioni molto puntuali circa come sfruttarle, incluso quando le iniziative possono essere cumulabili, così come a chi ci si rivolge e altro ancora.

In tale contesto, si ricorda che lo strumento agevolativo definito in “Beni strumentali – Nuova Sabatini” (presentato negli ultimi giorni del 2016) è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro imprese e delle Pmi per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Si segnala in generale che, al fine di favorire la transizione del sistema produttivo alla manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, sono stati ammessi ai finanziamenti e ai contributi statali anche gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (Rfid) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

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