Una rete wireless intelligente è la base su cui le aziende di ogni settore possono costruire servizi innovativi per i propri utenti e clienti e così mantenersi competitivi: questo il messaggio che Hpe Aruba – sotto la guida di Fabio Tognon, nuovo country manager – vuole portare al mercato italiano, anche grazie a un’evoluzione dei partner sul territorio.
La stampa incontra Fabio Tognon, Country Manager della divisione Aruba di Hewlett Packard Enterprise Italia da febbraio 2018, diventato con questo incarico responsabile del coordinamento delle vendite, del P&L e del posizionamento dell’offerta HPE Aruba nel mercato italiano.
Who's Who
Fabio Tognon
Aruba Networks (azienda focalizzata sulla realizzazione di soluzioni di mobilità e reti wireless, nonché nello sviluppo di servizi di connettività e geolocalizzazione in grado di rispondere alle esigenze di un’utenza sempre più mobile) è stata acquisita nel 2015 da Hp; con l’acquisizione, unendo il suo portfolio legato al mondo wireless a quello del colosso statunitense, è diventata la divisione che veicola sul mercato tutte le offerte di networking Hpe.
L’incontro con Tognon è stata l’occasione per capire come questa divisione vuole proporsi al mercato italiano, puntando in particolare sul mondo wireless e, come sottolinea lo stesso manager, “sulla forte componente di innovazione che Aruba ha portato in Hpe”.
Figura 1 – Gartner Magic Quadrant for Wired and Wireless LAN Access Infrastructure
Evoluzione del canale e riscontri per retail e hospitality
Proprio la forza del portfolio è certamente il primo elemento attrattivo importante per il mercato, di cui Tognon sottolinea la forte flessibilità e integrabilità con le infrastrutture pre-esistenti, valore che la stessa Gartner ha messo in risalto. Tuttavia, spiega il manager, per incentivare le aziende a fare innovazione investendo in reti wi-fi, quindi in servizi per i propri utenti finali sviluppati sfruttando queste reti, è necessario sviluppare una maggior capillarità sul territorio lavorando soprattutto sul canale: “Le opportunità arrivano se si è in grado di iniettare la curiosità e la creatività nei clienti finali e aumentare le use cases”. Tognon spiega che la sfida adesso è fare evolvere in una direzione nuova la ricca flotta di partner Hpe (che vanno a sommarsi ovviamente alle realtà che già erano partner Aruba), abituati a lavorare sulla componente più classica legata al networking datacenter: “I partner Hpe devono acquisire, come già stanno facendo, gli skill necessari per proporre al mercato i servizi che Aruba può offrire nei più svariati verticali, capire e spiegare come funzionano, investire in persone e risorse, acquisire la capacità di fare proof of concept, perché i clienti finali possano provare le soluzioni che vengono loro proposte”.
Molti riscontri si stanno avendo nel retail e nell’hospitality, per esempio, dove le soluzioni Aruba permettono di migliorare il coinvolgimento dei visitatori offrendo mappe indoor e notifiche basate sulla prossimità di posizione; “Nel retail, soprattutto quello di fascia alta, stiamo crescendo molto, perfezionando i servizi legati all’accoglienza del cliente che arriva in negozio e alla personalizzazione del suo customer journey”, dice Tognon che quindi ricorda i tanti progetti aperti nell’ambito del settore delle crociere e in particolare il caso di Seaview, la nave Msc recentemente inaugurata al porto di Genova, la più grande mai costruita in Italia: è stata Aruba a creare l’infrastruttura che garantisce la connettività a staff e passeggeri e a sviluppare moltissimi servizi a valore aggiunto per entrambe le categorie (un esempio tra i tanti, per i passeggeri, il servizio per la geolocalizzazione del bambino sulla nave).
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