Cloud Computing

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Scopri cos'è il cloud computing e come può essere utile a imprese e aziende

Cloud computing: cos'è, come funziona a cosa serve e quali sono gli sviluppi futuri

Oggi l'80% delle aziende utilizza servizi cloud poiché il cloud computing è una tecnologia e un servizio che permette di utilizzare risorse informatiche come server, storage, database, rete, software e altro ancora tramite internet, invece di doverle possedere e gestire fisicamente.

Cos'è il cloud computing? Una spiegazione semplice

Il cloud computing è un modo per utilizzare risorse informatiche come server, storage e applicazioni tramite Internet, anziché avere e gestire queste risorse localmente sul proprio computer o in ufficio. Pensiamo al cloud come a una "nuvola" di servizi e risorse disponibili online a cui accedere quando se ne ha bisogno.

Cioè con il cloud computing si può accedere a queste risorse su richiesta, in modo flessibile e scalabile, senza la necessità di gestire l'infrastruttura IT in prima persona.

Perché si chiama cloud computing?

Il termine cloud computing deriva dall'uso di un simbolo a forma di nuvola per rappresentare l'Internet o le infrastrutture di rete nei diagrammi di rete e nei diagrammi di flusso.Questo simbolo è stato adottato per indicare che il cloud computing si riferisce ai servizi IT forniti attraverso Internet, anziché localmente da un server fisico o computer.

L'uso di una nuvola per rappresentare l'Internet risale agli anni '90, quando i diagrammi di rete iniziarono a utilizzare questo simbolo per astrarre la complessità delle infrastrutture sottostanti. Quando il concetto di accedere alle risorse IT attraverso Internet si è evoluto, il termine "cloud computing" è diventato il nome di questa nuova tecnologia.

La nuvola simboleggia l'astrazione delle complessità sottostanti, proprio come avviene nel cloud computing dove l'utente finale non ha bisogno di conoscere i dettagli dell'infrastruttura che fornisce i servizi.

Quali sono le caratteristiche del cloud computing?

Le principali caratteristiche del cloud computing sono:

  • Self-service su richiesta: le risorse possono essere acquisite e rilasciate rapidamente, senza interazione con il fornitore
  • Accesso da rete ampio: le risorse sono accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a internet
  • Raggruppamento di risorse: le risorse fisiche vengono dinamicamente assegnate e riassegnate in base alla domanda
  • Elasticità rapida: le risorse possono essere scalate rapidamente in base alle esigenze
  • Misurazione del servizio: l'utilizzo delle risorse viene monitorato e addebitato in base al consumo.

Quali sono i servizi di cloud computing?

I servizi cloud si dividono in tre modelli principali:

  • IaaS (Infrastructure as a Service): fornisce l'infrastruttura IT di base come server, storage e rete
  • PaaS (Platform as a Service): offre una piattaforma per sviluppare, testare e distribuire applicazioni
  • SaaS o Software as a Service: mette a disposizione applicazioni software complete accessibili via web

Il cloud computing si integra con l'intelligenza artificiale?

L'intelligenza artificiale, con la sua capacità di apprendere dai dati e prendere decisioni autonome, trova nel cloud computing l'ambiente ideale per svilupparsi e crescere. Ecco come queste due tecnologie si integrano:

  • Infrastruttura: il cloud fornisce l'infrastruttura scalabile e flessibile necessaria per addestrare modelli di IA complessi, che richiedono spesso una grande quantità di dati e potenza di calcolo.
  • Dati: il cloud consente di archiviare e gestire enormi volumi di dati, che sono il carburante dell'IA. Questi dati possono essere analizzati per individuare pattern, tendenze e insights preziosi.
  • Servizi di IA: i provider di cloud offrono una vasta gamma di servizi di IA, come il machine learning, il deep learning e il riconoscimento vocale e visivo, che possono essere facilmente integrati nelle applicazioni.
  • Sviluppo: il cloud semplifica lo sviluppo e il deployment di applicazioni basate sull'IA, grazie a strumenti e framework preconfigurati.

Esempi di applicazioni di cloud computing e Ai

  • Analisi predittiva: prevedere le tendenze del mercato, ottimizzare le catene di approvvigionamento e personalizzare l'esperienza del cliente.
  • Assistenti virtuali: chatbot e assistenti vocali in grado di comprendere il linguaggio naturale e rispondere alle domande degli utenti.
  • Riconoscimento di immagini e video: applicazioni in ambito medico, sicurezza e marketing.
  • Veicoli autonomi: l'IA, combinata con i sensori e i dati del cloud, permette ai veicoli di guidare in modo autonomo.
  • Internet delle cose (IoT): l'IA può analizzare i dati provenienti da miliardi di dispositivi connessi per ottimizzare i processi e migliorare l'efficienza.

Quali sfide il cloud computing integrato nell'ai deve affrontare?

Nonostante i numerosi vantaggi, l'integrazione tra cloud computing e intelligenza artificiale presenta anche alcune sfide:

  • Sicurezza dei dati: è fondamentale proteggere i dati sensibili utilizzati per addestrare i modelli di IA.
  • Etica: l'utilizzo dell'IA solleva importanti questioni etiche, come la privacy, la discriminazione e la responsabilità algoritmica.
  • Competenze: le aziende hanno bisogno di professionisti con competenze specializzate in IA e cloud computing.

Quali sono alcuni esempi di cloud computing?

Un esempio concreto di piattaforma cloud è Google Cloud Platform. Con Google Cloud, possiamo creare e gestire il nostro sito web senza doverci preoccupare dell'infrastruttura sottostante. Google si occupa di tutto, dalla gestione dei server alla fornitura di potenza di calcolo.

Altri esempi di servizi cloud che usiamo quotidianamente sono:

  • Gmail: la tua casella di posta elettronica è un servizio cloud.
  • Google Drive: per archiviare i tuoi file online.
  • Netflix: per guardare film e serie TV in streaming.
  • Spotify: per ascoltare musica online.

Quanto è sicuro il cloud computing?

Il cloud computing e la sicurezza informatica sono due facce della stessa medaglia, e il loro rapporto è in continua evoluzione.

Perché il cloud computing è così legato alla sicurezza?

Centralizzazione dei dati: il cloud concentra una grande quantità di dati in un unico luogo, rendendoli un bersaglio attraente per gli attacchi informatici.
Responsabilità condivisa: la responsabilità della sicurezza è condivisa tra il provider cloud e l'utente. Questo significa che entrambe le parti devono adottare misure rigorose per proteggere i dati.
Minacce  informatiche in costante evoluzione: il panorama delle minacce informatiche è in continua evoluzione, e i provider cloud devono essere in grado di adattarsi rapidamente a nuove sfide.

Come si concilia la sicurezza nel cloud computing?

Crittografia: i dati vengono crittografati sia in transito che a riposo, rendendoli illeggibili a chiunque non disponga della chiave di decrittazione.
Autenticazione a più fattori: l'accesso ai dati è protetto da sistemi di autenticazione a più fattori, che richiedono all'utente di fornire più credenziali per verificare la propria identità.
Monitoraggio continuo: i provider cloud utilizzano strumenti di monitoraggio avanzati per rilevare e rispondere rapidamente a qualsiasi attività sospetta.
Backup e ripristino: i dati vengono regolarmente sottoposti a backup e sono disponibili procedure di ripristino in caso di perdita o danneggiamento.
Compliance normativa: i provider cloud devono rispettare una serie di normative sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, come il GDPR.

Quali sono le principali sfide per la sicurezza nel cloud?

Configurazione errata: una configurazione errata dei servizi cloud può esporre i dati a rischi inutili.
Errori umani: come l'invio di credenziali a terzi, possono compromettere la sicurezza dei dati.
Minacce informatiche interne: anche gli utenti autorizzati possono rappresentare una minaccia per la sicurezza dei dati.


Il cloud computing è una tecnologia che permette di utilizzare risorse informatiche come server, storage, database, rete, software e altro ancora tramite internet, invece di doverle possedere e gestire fisicamente. Funziona come una "nuvola" di servizi e risorse disponibili online a cui accedere quando se ne ha bisogno, in modo flessibile e scalabile, senza la necessità di gestire l'infrastruttura IT in prima persona. Il termine deriva dall'uso di un simbolo a forma di nuvola per rappresentare Internet nei diagrammi di rete. Oggi, circa l'80% delle aziende utilizza servizi cloud per ottimizzare le proprie operazioni e ridurre i costi di gestione dell'infrastruttura IT. Il cloud computing si basa sulla virtualizzazione dei centri di calcolo accessibili attraverso Internet, un percorso iniziato negli anni Sessanta con le prime architetture di rete che permettevano di collegare diversi terminali al processore principale.

FAQ generata da AI

Esistono diverse tipologie di cloud computing, ciascuna con caratteristiche specifiche:

1. Cloud Privato: un'architettura dedicata a un singolo utente o organizzazione, con accesso completamente isolato e alto livello di personalizzazione e controllo delle risorse. Può essere ospitato in una struttura apposita o nel datacenter locale.

2. Cloud Pubblico: un'architettura in cui tutto il back end è di proprietà del fornitore, che lo gestisce e se ne assume la responsabilità. Le risorse sono condivise con altri utenti e messe a disposizione "on-demand".

3. Cloud Ibrido: combina elementi di cloud pubblico e privato, permettendo di spostare le risorse tra l'azienda e la "nuvola" a seconda delle esigenze.

4. Community Cloud: cloud a disposizione di più soggetti con attività o business in comune.

5. Multicloud: l'utilizzo di più "nuvole" da parte della stessa azienda, noleggiando servizi diversi da fornitori diversi.

Secondo l'Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, il 46% delle grandi organizzazioni adotta strategie ibride e mirate, mentre l'approccio Cloud First è in calo.

FAQ generata da AI

I principali modelli di servizio nel cloud computing sono:

1. SaaS (Software as a Service): un modello di distribuzione del software in cui il programma viene eseguito su cloud e reso disponibile on-demand attraverso una connessione Internet. Gli utenti accedono alle applicazioni tramite interfacce web senza preoccuparsi dell'infrastruttura sottostante.

2. PaaS (Platform as a Service): un ambiente di sviluppo memorizzato ed eseguito in cloud che include server, spazio di archiviazione, reti, strumenti di sviluppo e hosting. Permette agli sviluppatori di concentrarsi sulla creazione di applicazioni senza gestire l'infrastruttura.

3. IaaS (Infrastructure as a Service): fornisce accesso on-demand a risorse di infrastruttura come server virtuali, storage e reti. Le aziende possono gestire le proprie risorse di calcolo in modalità distribuita senza preoccuparsi dell'hardware fisico.

4. Serverless Computing: un modello in cui il provider cloud gestisce automaticamente l'allocazione delle risorse, permettendo agli sviluppatori di concentrarsi solo sul codice.

Secondo i dati dell'Osservatorio Cloud Transformation, in Italia l'Infrastructure as a Service (IaaS) ha raggiunto 2,63 miliardi di euro (+23%) e rappresenta il 45% del mercato cloud.

FAQ generata da AI

Nel settore del cloud computing, ci sono quattro player principali che dominano il mercato globale con circa il 60% della quota complessiva:

1. Amazon Web Services (AWS): pioniere e leader del settore, offre un'ampia gamma di servizi cloud.

2. Microsoft Azure: particolarmente forte nelle soluzioni enterprise e nell'integrazione con altri prodotti Microsoft.

3. Google Cloud Platform (GCP): noto per le sue capacità in ambito di big data e machine learning.

4. Alibaba Cloud: dominante nel mercato asiatico, in particolare in Cina.

Altri attori significativi nel mercato includono IBM Corporation, Oracle, Rackspace Hosting, Inc., Fujitsu Ltd., DELL EMC Corporation (EMC) e VMware Inc. Questi provider offrono vari servizi classificabili nelle tre categorie principali: Infrastructure as a Service (IaaS), Platform as a Service (PaaS) e Software as a Service (SaaS), ciascuno con caratteristiche e vantaggi specifici per diversi tipi di esigenze aziendali.

FAQ generata da AI

Il cloud computing offre numerosi vantaggi per le aziende:

1. Riduzione dei costi: elimina la necessità di investimenti iniziali in hardware e software, passando da spese in conto capitale (CAPEX) a spese operative (OPEX).

2. Scalabilità e flessibilità: permette di aumentare o diminuire rapidamente le risorse in base alle esigenze, pagando solo per ciò che si utilizza (pay-per-use).

3. Accessibilità globale: consente l'accesso ai dati e alle applicazioni da qualsiasi luogo con una connessione internet.

4. Continuità operativa: offre soluzioni di backup e disaster recovery più efficienti rispetto ai sistemi tradizionali.

5. Aggiornamenti automatici: il provider gestisce gli aggiornamenti software e hardware, garantendo sempre le versioni più recenti.

6. Innovazione accelerata: facilita l'adozione di nuove tecnologie come AI, IoT e big data analytics.

Secondo una ricerca di AWS e Accenture, entro il 2030 le micro, piccole e medie imprese che utilizzano il cloud potrebbero generare un incremento annuo di produttività pari a 161 miliardi di dollari e sostenere circa 95,8 milioni di posti di lavoro nei settori della sanità, dell'istruzione e dell'agricoltura.

FAQ generata da AI

L'intelligenza artificiale e il cloud computing si integrano in modo sinergico, creando un ambiente ideale per lo sviluppo e l'implementazione di soluzioni AI. Il cloud fornisce la potenza di calcolo, lo storage e la scalabilità necessari per addestrare e eseguire modelli di AI complessi, mentre l'intelligenza artificiale offre nuove capacità ai servizi cloud.

Le principali modalità di integrazione includono:

1. AI-as-a-Service: i provider cloud offrono API e servizi di intelligenza artificiale pronti all'uso, come riconoscimento vocale, analisi delle immagini e elaborazione del linguaggio naturale.

2. Piattaforme di sviluppo AI: ambienti cloud che forniscono strumenti e framework per creare, addestrare e implementare modelli di machine learning.

3. Analisi predittiva: combinazione di big data e AI per prevedere tendenze e comportamenti.

Secondo l'Osservatorio Cloud Transformation, nel 2025 il 25% delle grandi imprese utilizza API di AI-as-a-Service, il 23% applicazioni pronte all'uso e il 16% piattaforme per sviluppatori. Tuttavia, solo il 30% affida i progetti di AI interamente al Public Cloud, mentre la maggioranza preferisce ambienti Private o on-premise per garantire maggiore controllo e conformità.

FAQ generata da AI

Il cloud computing presenta diverse sfide di sicurezza che le organizzazioni devono affrontare:

1. Centralizzazione dei dati: il cloud concentra grandi quantità di dati in un unico luogo, rendendoli un bersaglio attraente per gli attacchi informatici.

2. Responsabilità condivisa: la sicurezza è una responsabilità condivisa tra il provider cloud e l'utente, richiedendo una chiara comprensione di chi gestisce quali aspetti della sicurezza.

3. Minacce in evoluzione: il panorama delle minacce informatiche è in continua evoluzione, richiedendo adattamenti rapidi.

4. Rischi comuni includono:
- Configurazioni errate dei servizi cloud
- Errori umani, come l'invio di credenziali a terzi
- Minacce interne da utenti autorizzati

Per mitigare questi rischi, vengono implementate misure come:
- Crittografia dei dati in transito e a riposo
- Autenticazione a più fattori
- Monitoraggio continuo delle attività
- Backup e procedure di ripristino regolari
- Conformità alle normative come il GDPR

Secondo recenti studi, il 72% delle imprese ha avviato progetti di cybersecurity, mentre il 37% lavora sull'adeguamento normativo alle nuove direttive europee come NIS2, DORA e AI Act.

FAQ generata da AI

Il mercato del cloud computing in Italia sta vivendo una forte accelerazione, con una crescita del 20% nel 2025 rispetto all'anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 8,13 miliardi di euro. Secondo i dati dell'Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, la spesa continua a concentrarsi sul Public & Hybrid Cloud (5,83 miliardi, +21%), con l'Infrastructure as a Service (IaaS) che rappresenta il 45% del mercato (2,63 miliardi, +23%).

Si osserva un cambiamento nelle strategie di adozione: il 46% delle grandi organizzazioni preferisce approcci ibridi e mirati (+10 punti rispetto al 2024), mentre l'approccio Cloud First è in calo dal 39% al 32%. Anche la Pubblica Amministrazione sta rafforzando il proprio percorso verso il cloud attraverso i progetti previsti dalla Strategia Cloud Italia e dal Polo Strategico Nazionale.

Tra le priorità emergenti vi sono la sovranità digitale, la sicurezza e l'integrazione dell'intelligenza artificiale nei processi di business. La sicurezza in particolare sta guadagnando terreno rispetto all'innovazione, con il 72% delle imprese che ha avviato progetti di cybersecurity e il 37% che lavora sull'adeguamento normativo alle nuove direttive europee.

FAQ generata da AI

La compliance e la regolamentazione nel cloud sono aspetti fondamentali che richiedono particolare attenzione. Le organizzazioni devono rispettare diverse normative e framework, tra cui:

1. GDPR (General Data Protection Regulation): regola il trattamento dei dati personali nell'UE, con implicazioni significative per la gestione dei dati nel cloud, inclusi requisiti per il trasferimento internazionale dei dati.

2. Standard ISO 27000: fornisce raccomandazioni per le best practice nella protezione dei sistemi informativi, con standard specifici per il cloud come ISO 27017 e ISO 27018.

3. Direttiva NIS2 e Regolamento DORA: impongono requisiti di sicurezza e resilienza che i fornitori di servizi cloud devono soddisfare.

4. AI Act: stabilisce obblighi normativi per i Cloud Service Provider che offrono piattaforme che ospitano o distribuiscono sistemi di intelligenza artificiale.

5. PCI DSS: standard di sicurezza per le organizzazioni che elaborano pagamenti con carta.

Per garantire la compliance, le organizzazioni dovrebbero implementare pratiche come:
- Comprendere il modello di responsabilità condivisa con il provider
- Implementare solidi controlli di sicurezza
- Condurre audit e valutazioni regolari
- Utilizzare la crittografia per proteggere i dati sensibili
- Documentare tutte le misure di compliance

Secondo i dati, il 37% delle imprese sta lavorando sull'adeguamento normativo alle nuove direttive europee, evidenziando l'importanza crescente di questi aspetti.

FAQ generata da AI

Il cloud computing nel settore bancario è passato dall'essere una visione astratta a un prerequisito indispensabile per guidare la trasformazione digitale. Secondo una rilevazione di CIPA (Convenzione Interbancaria per l'Automazione), l'utilizzo del cloud è già parte integrante della strategia del 58% delle banche italiane, sebbene poche abbiano completamente esternalizzato i propri processi nel cloud.

I vantaggi principali includono maggiore semplicità e velocità operativa, stabilità, sicurezza e convenienza economica, oltre a fornire agli sviluppatori un'esperienza innovativa. Tuttavia, per un'implementazione di successo, le banche devono considerare diversi aspetti:

1. Modelli di fatturazione: valutare attentamente tra contratti a uso vincolato (con forti sconti ma impegni pluriennali) e modelli pay-as-you-go (più flessibili ma costosi).

2. Maturità tecnica: analizzare se l'infrastruttura e i processi esistenti sono pronti per il cloud, considerando che le applicazioni legacy raramente sono progettate per infrastrutture distribuite.

3. Gestione del cambiamento: coinvolgere gli sviluppatori fin dall'inizio e acquisire le competenze necessarie.

4. Evitare il lock-in: utilizzare servizi portabili per non legarsi eccessivamente a un singolo fornitore.

Una strategia di cloud ibrido aperto, supportata da una piattaforma di container enterprise, rappresenta un approccio efficace per bilanciare innovazione e sicurezza, mantenendo la flessibilità nella scelta delle future opzioni cloud.

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