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Oracle database, ecco i vantaggi con machine learning e automazione

Larry Ellison ha annunciato la disponibilità di Oracle Autonomous Transaction Processing all’interno dell’offerta Oracle Autonomous Database Cloud Service, il nuovo servizio database cloud “self-driving” è pensato per gestire le più impegnative applicazioni in ambiti quali servizi finanziari, retail, manifattura, settore pubblico

Pubblicato il 06 Set 2018

Larry Ellison ha presentato le nuove funzioni Oracle database

In questi giorni estivi, Oracle, per voce del suo executive chairman e CTO Larry Ellison, ha annunciato la disponibilità di Oracle Autonomous Transaction Processing all’interno dell’offerta Oracle Autonomous Database Cloud Service. Sfruttando in modo innovativo machine learning e automazione, Oracle Autonomous Transaction Processing permette di innalzare il risparmio sui costi, oltre a sicurezza, disponibilità e produttività.

In sintesi, il nuovo servizio database cloud “self-driving” è pensato per gestire le più impegnative applicazioni in ambiti quali servizi finanziari, retail, manifattura, settore pubblico; il servizio supporta un complesso mix di carichi di lavoro legati a high-performance transaction processing, reporting, batch e analytics, offrendo un set completo ed evoluto di funzionalità database.

Le funzionalità di Oracle Autonomous Transaction Processing

Tradizionalmente, creare un sistema di gestione database è compito di un team di esperti che deve costruire in modo personalizzato un complesso stack hardware e software e occuparsi in modo manuale della manutenzione. Oracle Autonomous Database innova la gestione dei dati usando il machine learning, per offrire un servizio database che si auto gestisce, si auto protegge e si auto ripara, sfruttando le economie di scala e l’elasticità del cloud. Il servizio permette agli utenti di creare in modo istantaneo nuovi database autonomi e di convertire facilmente i database già esistenti, riducendo in modo significativo costi e time to market.

In modo complementare con il servizio Oracle Autonomous Data Warehouse già disponibile, Oracle Autonomous Transaction Processing può supportare un complesso mix di transazioni high-performance, reporting, batch, IoT, machine learning entro un unico database, semplificando lo sviluppo e l’implementazione delle applicazioni; permette di realizzare analytics e personalizzazioni in tempo reale e di individuare frodi informatiche agendo su dati transazionali “live”.

Per i clienti è facile da adottare, perché usa lo stesso, collaudato Oracle Database che si ha on-premise, con le stesse funzionalità e interfacce. Oracle Autonomous Database sostiene i carichi di lavoro più mission-critical perché si fonda sulle sofisticate tecnologie Oracle Database: tra queste l’infrastruttura high-performance Exadata, Real Application Cluster per ottenere fault-tolerance e uno scale out trasparente, il disaster ricovery Active Data Guard, Online Data Evolution.

Qui di seguito alcuni dei vantaggi che gli utenti possono ottenere utilizzando questa tecnologia.

  • Tagliare i costi: la completa automazione dell’operatività database e infrastrutturale taglia fino all’80% dei costi di amministrazione; l’efficienza di un database che si auto-ottimizza, unita all’elasticità del pay per use, taglia i costi di runtime fino al 90%.
  • Ridurre i rischi: l’applicazione in automatico dei più recenti aggiornamenti di sicurezza, senza downtime, elimina la vulnerabilità ai cyber attacchi. La protezione da tutti i tipi di malfunzionamenti, inclusi guasti di sistema, interruzioni del servizio a livello di region, errori degli utenti permette di arrivare al 99,995% di disponibilità – ovvero meno di 2,5 minuti di downtime al mese, incluse le necessità di manutenzione. La funzione Database Vault impedisce agli amministratori di vedere i dati degli utenti.
  • Accelerare l’innovazione: eliminare la manutenzione del database permette agli amministratori dei database di dedicarsi a estrarre più valore dai dati. Gli sviluppatori possono lavorare in modo più agile, creando in modo istantaneo e usando senza difficoltà database che non richiedono un tuning manuale. Gli algoritmi di machine learning integrati permettono di sviluppare applicazioni che realizzano previsioni in tempo reale, come quelle necessarie per offrire ai clienti di un servizio e-commerce spunti personalizzati di shopping o per l’individuazione delle frodi. La semplicità del processo di upgrade dei database esistenti verso il cloud autonomo permette all’IT di trasformarsi, adottando facilmente e rapidamente un modello cloud moderno e agile.

“Oracle è di gran lunga il miglior database al mondo – è stato il commento di Ellison – ed è appena diventato ancora migliore, perché adesso è autonomo. Offriamo un sistema molto più affidabile e sicuro, un sistema che protegge dal furto di dati, un sistema che è attivo il 99,995% del tempo e che rende molto più produttivo il lavoro delle organizzazioni che lo adottano e degli sviluppatori che lo usano”.

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