Enterprise mobility in ascesa. Così BlackBerry partecipa alla corsa

È uscito alla fine del 2014 il nuovo smartphone Classic, che strizza l’occhio ai nostalgici della tastiera fisica offrendo però anche le stesse funzionalità di un cellulare touch. BlackBerry, però, scommette soprattutto sulla piattaforma Bes12 e sui servizi innovativi che possono essere integrati.

Pubblicato il 20 Feb 2015

Per i vendor che operano nel mercato della mobility aziendale è un periodo entusiasmante. Ce lo conferma, da BlackBerry, Diego Ghedini, Enterprise Sales Director per l’Italia dell’azienda, indiscussa pioniera nel mercato degli smartphone e delle applicazioni di messaggistica e collaborazione mobile per il mondo business: “Il mercato degli smartphone per uso aziendale ha ancora ampi margini di crescita per due ragioni: la prima è che si è abbassata molto la soglia di prezzo della tecnologia; oggi è possibile acquistare un buon smartphone anche a meno di 200 euro; la seconda è che sempre più aziende comprendono che spostare la gestione dei processi in ambiente mobile permette di aumentare la produttività. Detto questo, nel mercato corporate, sono utilizzati ancora moltissimi cellulari voice-only”, sostiene il top manager.

Diego Ghedini, enterprise sales director per l’Italia, BlackBerry

Negli ultimi due anni, dopo un periodo in cui ha cercato di riguadagnare quote nel mercato smartphone anche con prodotti destinati al consumer, BlackBerry si è riposizionata sul corporate market, puntando soprattutto sui servizi e sulla piattaforma per l’Enterprise mobility management (Emm) BlackBerry Enterprise Server (Bes), pur continuando a rinnovare la gamma dei cellulari: “La novità più recente in questo ambito – sottolinea Ghedini – è il lancio di BlackBerry Classic, uno smartphone dotato sia di una tastiera fisica su quattro linee e con tasti menu, sia di un ampio display touch. Ha anche una fotocamera da 8 MP e un’autonomia superiore alla media”.
Ma le armi più potenti di cui in questo momento dispone il vendor canadese sono i servizi cloud, comprese soluzioni per la Unified Communications and Collaboration (Ucc), e la piattaforma Emm Bes12, in grado di supportare i device di tutte le piattaforme più diffuse, ovvero iOs, Android, Windows Phone e, ovviamente, BlackBerry.
Perché un’azienda dovrebbe scegliere Bes12? “La nostra piattaforma – risponde Ghidini – non è nata quattro o cinque anni fa, ma ha una storia di venticinque anni alle spalle. Bes12 significa flessibilità: è possibile, per esempio, impostare policy di sicurezza diverse per lo smartphone dell’amministratore delegato e per l’iPad utilizzato dalla receptionist”. Da un’unica potente console, Bes12 permette di impostare e implementare regole di security per i singoli device attraverso un approccio attribute-driven che si basa sull’identificazione delle singole persone e/o dei gruppi di lavoro. La piattaforma fa leva sia sull’architettura globale di BlackBerry, sia su componenti server on-premise ridondanti sui quali possono essere installati servizi innovativi. “Un esempio – ricorda Ghidini – la funzionalità che consente di utilizzare gli smartphone per generare one time password con cui accedere alla rete attraverso un altro device”. Fiore all’occhiello dell’offering BlackBerry è anche la tecnologia SecuSmart, per fare comunicare due device o un device con un gateway in modo criptato attraverso Internet. “Può essere la soluzione ideale – conclude l’enterprise sales director – per le aziende che hanno personale che si muove in paesi ad alto rischio di spionaggio. Con SecuSmart si mette in sicurezza la tratta più critica. In quella più sicura la comunicazione può essere deviata sulla normale rete mobile”.

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