Cisco e VEM Sistemi portano l’Industria 4.0 nel laboratorio di McKinsey

All’interno della Lean Experience Factory 4.0 di Pordenone, dove ha sede il primo Digital Innovation Hub italiano, Cisco e VEM Sistemi hanno realizzato tre aree dimostrative per far toccare con mano alcune tecnologie chiave per l’Industria 4.0

Pubblicato il 02 Mag 2017

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Quando fu costituita, nel 2011, di Industria 4.0 ancora non si parlava nella Lean Experience Factory. Ma già allora, nel laboratorio formativo esperienziale costituito a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, grazie alla collaborazione di McKinsey, Unindustria Pordenone, Confindustria Udine, CCIAA Pordenone e Unis&F Treviso, i promotori dell’iniziativa si erano posti l’obiettivo di diffondere conoscenza e cultura nell’ambito del Lean Management, dunque sugli strumenti tecnici e organizzativa in grado di portare alla “gestione snella”, della Lean Production e del Lean Office.
Col tempo, a bordo della Lean Experience Factory sono saliti partner come Advantech, Cisco, Filippetti, Linup, Microsoft, Wi-Next e l’evoluzione del comparto ha reso naturale un approdo del laboratorio sulle tematiche legate a Industria 4.0, tanto che nel maggio dello scorso anno la Lean Experience Factory ha aggiunto il 4.0 alla proprio denominazione.

Il primo Digital Innovation Hub italiano, in linea con il Piano Nazionale Industria 4.0

Non solo un cambio di denominazione e non solo un ampliamento di focus..
Proprio all’interno della Lean Experience Factory è stato costituito il primo Digital Innovation Hub al servizio del Friuli Venezia Giulia. Si tratta del primo in Italia e risponde in pieno a quanto previsto dalle linee guida del Piano Nazionale Industria 4.0 presentato lo scorso autunno dal Ministro dell’Economia Carlo Calenda.
DiEx (questa la denominazione del Digital Innovation Hub) ha la missione di accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione digitale, con servizi di consulenza di alto livello.

Tre aree dimostrative sviluppate da Cisco e VEM Sistemi

In questo quadro, la novità più recente della Lean Experience Factory 4.0 coinvolge Cisco e Vem Sistemi, che vi hanno portato non solo le tecnologie, ma hanno realizzato tre aree demo focalizzate su cybersecurity, collaboration e reti industriali.

L’approccio è quello sul quale è stato costituito il Lab: un focus sul “saper fare”, così da individuare le competenze che consentono alle imprese di realizzare la digital transformation dei processi.
In particolare, nell’area dedicata alla cybersecurity viene mostrata una simulazione di un attacco informatico alla rete di stabilimento da parte di un dispositivo che agisce da porta di ingresso e consente di entrare nella rete e in altri dispositivi. A supporto di questa dimostrazione, entrano in gioco le soluzioni di autenticazione e di identificazione di dispositivi e utenti, parte dell’offerta Connected Factory Security della società.
Similmente nelle altre aree è possibile toccare con mano le soluzioni di collaboration in ambito industriale, supportate dalla pittaforma Cisco Spark: in questo caso, viene mostrato come l’operatore della manutenzione possa, direttamente in ambiente di produzione, ricevere supporto esperto da parte di operatori remoti, direttamente su dispositivi mobili o indossabili.
La terza area guarda all’infrastruttura di rete e in particolare alle necessità di garantire continuità operativa e performance, perché asset portanti della fabbrica digitale. In questo caso, le soluzioni messe in campo sono quelle della Connected Factory Wireless di Cisco.

Nel segno di Digitaliani

Per Cisco, le tre aree demo della Lean Experience Factory sono l’esemplificazione concreta di quell’approccio di ecosistema che la società ha scelto di perseguire nella sua strategia verso Industria 4.0 e con il progetto Digitaliani. “Un approccio aperto e collaborativo”, lo definisce Michele Dalmazzoni, Collaboration & Industy Digitization Leader della società, che mette in rete le risorse interne di Cisco, le eccellenze territoriali e i partner, quale è in questo caso VEM Sistemi.
Dal canto suo, Marco Bubani, direttore Innovazione di VEM Sistemi, sottolinea quanto sia importante per le aziende clienti disporre di ambienti sì sperimentali ma realmente funzionanti per valutare non solo l’impatto tecnologico ma anche il ritorno degli investimenti affrontati.

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