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Satya Nadella: tecnologia, competenze e fiducia per fronteggiare l’era della Tech Intensity

Il CEO di Microsoft torna in Italia dopo quattro anni in occasione del Microsoft Innovation Summit e dal palco milanese dell’Università Bocconi suggerisce gli ingredienti per la ripresa dell’Italia: cloud, intelligenza artificiale e realtà aumentata; a fare da sfondo la fiducia, quanto mai fondamentale data l’intensità e la pervasività delle tecnologie che devono servire a costruire una società più inclusiva ed equa (che non significa rinunciare al business)

Pubblicato il 03 Giu 2019

Nicoletta Boldrini

giornalista

Satya Nadella sul palco del Microsoft Innovation Summit a Milano

“Siamo nell’era della Tech Intensity, l’unica via per il successo imprenditoriale e di un sistema Paese è la capacità di accelerare l’adozione delle tecnologie digitali per innovare, creare opportunità di business e garantire la crescita del Paese”.

È con questa visione di fondo che Satya Nadella, CEO di Microsoft, parla agli imprenditori, ai manger, agli startupper e agli studenti che sono venuti ad ascoltarlo a Milano, dopo quattro anni dalla sua ultima visita in Italia. Nella cornice dell’Università Bocconi, Nadella ha esordito dicendo che “oggi il mondo sta diventando un computer; la digitalizzazione è ovunque, in ogni industria e in ogni dispositivo. Per avere successo, come aziende ma anche come Paese, bisogna abbracciare le tecnologie e imparare ad usare al meglio”.

Imparare a sviluppare la propria filiera tecnologica ed il proprio IP digitale

Ad introdurre Satya Nadella è Silvia Candiani, Country General Manager Microsoft Italy che in una breve premessa sottolinea come l’azienda stia lavorando per “costruire un ecosistema di partner per accelerare trasformazione e innovazione delle aziende italiane”. Esistono già casi eccellenti di adozione, da parte delle aziende italiane, di cloud e intelligenza artificiale “ma ora è essenziale accelerare questa adozione e promuovere la formazione dei talenti affinché il cammino verso l’era della Tech Intensity sia davvero proficuo per tutti”, sottolinea Candiani prima di lasciare la parola al numero uno della multinazionale.

Silvia Candiani
Silvia Candiani, Country General Manager Microsoft Italy

Con grande stupore di chi si aspettava uno speech visionario, Nadella fa un discorso di taglio economico cucito perfettamente addosso all’attuale contesto italiano: “In Italia l’economia è guidata dalle piccole e medie imprese e la loro “immersione” nel digitale dipende dalle competenze e dalla capacità di creare una propria filiera tecnologica. Noi non vogliamo che i soggetti con cui lavoriamo siano dipendenti da noi ma che possano diventare indipendenti grazie a noi: noi siamo coloro che offrono i tool, i partner tecnologici e le aziende utenti sono coloro che attraverso l’utilizzo dei tool creano soluzioni ed accelerano l’innovazione”.

Nella visione di Nadella, l’Italia ha un grande potenziale ma deve creare le basi per la propria innovazione puntando sulle tecnologie ed utilizzandole a 360 gradi. “Le infrastrutture tecnologiche stanno cambiando la nostra capacità di creare e usare strumenti e la velocità con cui questo avviene di fatto definisce la capacità competitiva di un’azienda e di un Paese”, dice il numero uno della multinazionale di Redmond. “Il futuro dell’Italia dipenderà anche dalla capacità di sviluppatori e integratori di fare innovazione combinando la capacità di creare e utilizzare strumenti (di Microsoft) con la creatività e la capacità di sviluppare nuove soluzioni per il business”.

Il primo grande ingrediente della ricetta per l’innovazione e la competitività per Microsoft è l’intelligent cloud, una “super” nuvola di servizi da sfruttare, come accennato dallo stesso Nadella, per sviluppare la propria filiera tecnologica e le proprie soluzioni innovative.

“Il cloud [che per Microsoft si legge Azure, ndr] è uno dei mattoncini tecnologici su cui costruire il futuro, un domani iperconnesso e ricco di dati dove computing ed intelligence (analytics e intelligenza artificiale) dovranno essere portati ovunque, anche nella macchina del caffè”, sottolinea Nadella.

Satya Nadella, CEO di Microsoft
Satya Nadella, CEO di Microsoft

Anche parlando di intelligenza artificiale, Nadella sottolinea più volte che l’obiettivo di Microsoft è dare alle aziende l’opportunità di creare le proprie soluzioni di AI – Artificial Intelligence (sfruttando in particolare i tool in cloud Azure Database, Azure Analytics ed Azure AI, quest’ultima in particolare da sfruttare come piattaforma di servizi per lo sviluppo di applicazioni di nuova generazione che portano capacità di intelligenza artificiale dal cloud all’edge), così come quando parla degli Hololens e della Mixed Reality: “le aziende devono capire come trasferire dati da un sistema all’altro, come valorizzarli e usarli al meglio; sarà sempre più importante avere dei “ponti tecnologici” che uniscano il mondo fisico e il mondo digitale”.

L’idea di fondo che vuole trasmettere Nadella è quella di una Microsoft che intende rimanere fortemente ancorata al suo ruolo di azienda tecnologica, che sviluppa tool che ciascuna azienda compone, integra, scompone e ricompone a seconda del proprio business per dare vita ad una sua “IP digitale” con la quale competere.

Competenze: il progetto Ambizione Italia

In realtà, al suo ruolo di tech company Microsoft affianca anche quello di azienda “ambasciatrice” della cultura digitale con l’obiettivo di formare i giovani, aggiornare e riqualificare i professionisti verso competenze tecniche più vicine al mondo di oggi e di domani (all’era della Tech Intensity).

È lo stesso Nadella a ricordare sul palco dell’aula magna della Bocconi il progetto Ambizione Italia, avviato in realtà ormai otto mesi fa, che ad oggi prevede 32 Academy del digitale sparse sul territorio italiano (cui hanno preso parte tra corsi, laboratori, sessioni online ed incontri oltre 120mila persone), cui si aggiungono 37 hub creati – in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale – in altrettanti istituti scolastici localizzati in tutto il Paese.

Il perché di tale iniziativa lo ricorda Barbara Cominelli, COO di Microsoft Italia che parla del “paradosso” del mercato del lavoro italiano dove si registra un tasso di disoccupazione giovanile intorno al 30% e, al contempo, una difficoltà per le aziende di trovare le competenze adeguate al proprio business. “Ambizione Italia vuole essere un piano operativo per superare skill missmatch”, spiega Cominelli, “agendo su tre leve principali: 1) sviluppo delle competenze tecnologiche chiave per il futuro attraverso la formazione ai giovani; 2) guardare al digitale come alla cassetta degli attrezzi per chi già lavora agendo sul re-skill delle persone e su competenze chiave come la leadership; 3) accessibilità e inclusione per assicurarci che l’opportunità del digitale sia davvero portata a tutti”.

Barbara Cominelli, COO di Microsoft Italia
Barbara Cominelli, COO di Microsoft Italia

Trust: privacy, sicurezza e AI responsabile

Portare l’opportunità del digitale a tutti è un tema su cui anche Nadella si è soffermato sottolineando come in questo grande scenario di cambiamento a fare da sfondo deve necessariamente esserci il concetto di trust, fiducia nelle tecnologie ma anche in chi le sviluppa e le utilizza.

Una fiducia che deve essere costruita su tre pilastri fondamentali: privacy, security, responsible AI (etica). “Sono i principi di base fondamentali che non possiamo dimenticare o trascurare data l’intensità e la pervasività delle tecnologie – evidenzia Nadella -. Serve una società più inclusiva e più equa e le tecnologie devono essere degli abilitatori non fattori discriminanti. Anche guardando all’AI, noi vogliamo una intelligenza artificiale che tenga conto di questi principi e si sviluppi nel pieno rispetto delle persone”.

La visione di questo impegno la offre ancora una volta Nadella che in chiusura del suo speech “localizza” il claim aziendale adattandolo all’Italia: “Dare alle persone e ad ogni singola azienda italiana il potere di ottenere di più”.

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