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Multicloud ibrido: l’IT delle aziende del futuro secondo NetApp

Le ultime novità dello storage vendor arricchiscono la capacità della sua Data Fabric di supportare la creazione di ambienti ibridi, che integrano in modo “perfetto” più cloud pubblici e on-premise. Offrendo l’infrastruttura ideale per l’AI, l’IoT, il 5G, il DevOps e altre nuove tendenze IT

Pubblicato il 06 Ago 2019

concpet di multicloud ibrido

Supportare le aziende data driven con la tecnologia e l’architettura IT più adatte all’era dell’intelligenza artificiale e della digital transformation del business: vanno in questa direzione le ultime novità sfornate da NetApp. Dal punto di vista dei prodotti, il mantra è all-flash e tecnologia “NVMe dappertutto”, come sintetizza Roberto Patano, senior manager solution engineering in NetApp Italia. Quanto all’architettura di riferimento del futuro, questa è il “multicloud ibrido”, sentenzia Marco Pozzoni, country sales director. Il quale aggiunge: “In questo ambito finora l’Italia è rimasta un po’ indietro rispetto ad altre nazioni. Oggi il gap si sta colmando da quando AWS, Google e Azure hanno ampliato la loro presenza nel nostro paese”.

Roberto Patano, senior manager solution engineering in NetApp Italia

La crescita del multicloud è una delle quattro tendenze tecnologiche che, secondo NetApp, ridisegneranno in futuro il data management da parte delle organizzazioni. Le altre tre sono l’Artificial Intelligence (intelligenza artificiale), l’Internet of Thing (IoT, internet delle cose), favorito anche dall’emergere del 5G, e la containerizzazione (containerization). Queste ultime tre tendenze, secondo NetApp, sono favorite da multicloud, ma non semplicemente dall’utilizzare più cloud pubblici: la soluzione è il multicloud ibrido, che abbraccia anche il cloud (nel senso di approccio tecnologico e di provisioning) on-premise. E NetApp, con le ultime novità introdotte a livello tecnologico e di servizi, promette di supportare l’implementazione del “multicloud ibrido perfetto”. Di che cosa si tratta? “Le aziende devono poter provare la stessa esperienza sia quando utilizzano i public cloud, sia quando operano con cloud on-premise”. Fondamentale, affermano all’unisono i due manager di NetApp Italia, è che “ciò che viene creato in cloud pubblico possa essere riportato on-premise e viceversa”. Del resto, è questa una delle funzioni del framework Data Fabric iniziato a sviluppare anni addietro da NetApp.

Marco Pozzoni, country sales director di NetApp

La coerenza dell’esperienza va sia dagli aspetti tecnologici che più toccano da vicino sviluppatori e i responsabili delle operazioni (“Le nostre soluzioni – sottolinea Pozzoni – si adattano molto bene a chi ha adottato il modello DevOps e fa largo uso di container e Kubernetes”), sia quelli economici che trovano sensibili i CEO e i CFO. I nuovi servizi e prodotti NetApp all’insegna dal Data Fabric possono essere fruiti in modalità pay-as-you-go indipendentemente dal fatto che siano implementati su cloud pubblici oppure on-premise, per esempio sulla piattaforma iperconvergente NetApp HCI.

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