Orange Business Services, espansione e settorializzazione dei servizi It, parla il Ceo

Vivek Badrinath, Ceo di Orange Business Services, illustra l’ambizioso piano di sviluppo dell’azienda per i prossimi tre anni. Per meglio proporre soluzioni It complementari all’innovazione di settore, Obs si struttura con expertise per settore d’industria, per supportare le imprese nel raggiungimento dei risultati di business prefissati.

Pubblicato il 26 Lug 2012

Vivek Badrinath, Ceo di Orange Business Services

“Differenziarsi con una cultura di eccellenza aziendalmente pervasiva, e con la ricerca costante di come semplificare la vita al business, giorno per giorno”, così Vivek Badrinath, Ceo di Orange Business Services (Obs), sintetizza la missione dell’azienda del Gruppo France Télècom, di cui Badrinah è anche Senior Executive Vp, che offre servizi tlc al mondo business. Già oggi, prosegue il Ceo in occasione dell’annuncio di una soluzione di telemedicina, sviluppata dalla Divisione Healthcare di Obs in collaborazione con Sorin, l’azienda vanta “una lunga e vasta esperienza nella fornitura di servizi gestiti di portata globale, la più ampia gamma di soluzioni per rispondere alle necessità di comunicazione più complesse”. Colpiscono numeri come il fatturato di 7,1 miliardi di euro a chiusura del 2011, “la rete di dati più grande al mondo, per estensione geografica (220 Paesi o Territori), per presenza di team locali (in 166 Paesi su 220), e per il Virtual Private Network più grande (317.000 connessioni Ip Vpn in 177 Paesi)” precisa Badrinath.

L’ultimo tassello sono gli investimenti R&d: quattro centri servizi (Brasile, Egitto, India e Isole Mauritius), supporto in 30 lingue, rete di laboratori (3.500 ricercatori su 20.000 dipendenti, 15 laboratori Orange in 9 Paesi), un portafoglio di 8000 brevetti.

Sono otto gli spazi di crescita strategica, previsti per i Paesi maturi sui quali l’azienda opera con un doppio binario di sviluppo: consolidamento dei servizi core di telecomunicazione (reti, alta velocità, mobilità, videoconferenze, i primi 4 spazi) e crescita dell’offerta di servizi di connessione It (gli altri 4 spazi: cloud, Ucc, contatto con il cliente, machine to machine). Mentre nei mercati ad alta crescita la parola d’ordine è espansione geografica.

Organizzativamente, le soluzioni Obs “si addensano” sempre più in quei settori d’industria a maggior potenziale di risultati business, in particolare quelli abilitati da innovazione “It intensive”. Ecco allora proporsi in una logica di partnership quattro Divisioni Obs (Sanità, Trasporti, Finanza e Cross Industry) a supporto della componente It nel settore.

Ambiziosi gli obiettivi prefissati dal Ceo per il 2015. “Nell’Unified Communication, ottimizzare l’interazione per desktop, smartphone e tablet, ed essere il primo provider a multinazionali per soluzioni Uc as a Service. Esserlo anche nel Cloud per Iaas – dichiara Badrinath – promuovendo cloud ibridi e toccando un fatturato annuo di 500 milioni di euro. Essere tra i primi tre nelle soluzioni per il ‘contatto col cliente’, con un portafoglio servizi contact center multimediale”. Nei servizi telecomunicazione core, sono considerati strategici: lo sviluppo della connettività in Africa (reti); lo sviluppo di soluzioni Ethernet in oltre 100 Paesi; una connettività globale attraverso partner, “diventando il numero uno nel gestire le spese per dispositivi e chiamate (mobile) e nelle soluzioni video essere tra i primi tre fornitori a multinazionali, con interoperabilità e scalabilità totali, da telepresence immersiva a smartphone”, afferma il Ceo. Per l’Internet delle cose, sviluppare skill verticali di settore su e-health, toccando i 10 milioni di Sim gestite. Ed è proprio in questo ambito che è nata la soluzione per la gestione remota delle condizioni cardiache realizzata con Sorin. La soluzione è racchiusa in Smartview, un apparecchio che (machine to machine) raccoglie dati dal dispositivo impiantato nel paziente e li invia a un’applicazione web dell’ospedale, che genera rapporti per i medici curanti. I quali, se necessario, gestiscono la condizione, “riconfigurando” in remoto l’apparecchio impiantato, per esempio il ritmo del battito cardiaco, o comunque intervengono nel modo più appropriato.

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