Expo 2015: un laboratorio per la città intelligente

Creare una smart city partendo da un prato verde è una sfida affascinante che può consentire a Milano e all’Italia di sperimentare soluzioni avanzate da riproporre a livello nazionale e internazionale, con opportunità per tutto l’ecosistema delle imprese Ict e non solo.

Pubblicato il 15 Mag 2012

A Milano il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è stato illustrato, fra fine aprile e i primi giorni di maggio, attraverso gli Expo days, una serie di iniziative culminate nella tavolata da 200 metri per migliaia di commensali allestita in piazza del Duomo. Ma intanto, dietro le quinte, continuava a fervere il lavoro per mettere a punto le infrastrutture tecnologiche della città hi-tech che ospiterà i 20 milioni di visitatori previsti in sei mesi, con punte di 250-300mila presenze giornaliere, e la cyber expo, l’interspazio virtuale che punta a connettere un miliardo di visitatori a livello mondiale.

Il milione di metri quadrati lungo l’asse Rho-Fiera e Malpensa, offre una grande occasione per creare la smart city senza i vincoli presenti nelle città già esistenti e stratificate nei secoli, come quelle italiane ed europee. Si sta dunque progettando uno spazio dotato di sistemi a larghissima banda per la collaborazione e la comunicazione, di sistemi di sicurezza avanzati grazie alla possibilità di identificare e localizzare i visitatori; uno spazio senza code grazie alla carta digitale e la biglietteria elettronica. Si stanno mettendo a punto applicazioni evolute di “realtà aumentata” [l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i soli cinque sensi ndr] e tablet pieghevoli, muri olografici interattivi e occhiali Expo che una volta indossati e accesi, permetteranno di vedere “cose in più”, un aiuto anche per i non udenti e in generale per i disabili.

I partner strategici

Per realizzare queste meraviglie e altre ancora, Expo 2015 ha scelto grandi partner tecnologici con cui collaborerà per la realizzazione delle infrastrutture e per le applicazioni indispensabili per gestire in modo efficace la manifestazione. Per ora sono stati siglati accordi con Accenture, Cisco, Enel e Telecom Italia rispettivamente nell’ambito della system integration, delle IP networks and solutions, della smart energy e light solutions, della integrated connectivity and services.

Cisco provvederà, per esempio, ad assicurare la condivisione, la comunicazione e l’interazione fra i visitatori e coloro che nel mondo vorranno partecipare a Expo 2012 in modo virtuale grazie alla realizzazione di un sistema integrato di soluzioni denominato Borderless Network (una rete senza confini), progettato da Cisco Italia. Le soluzioni proposte da Cisco per Expo sono in gran parte di origine italiana.

“Il fatto che questo modello di città intelligente e interconnessa si basi su un know-how tutto italiano che esportiamo a livello globale, nato dal lavoro dei nostri ricercatori di Monza mi rende davvero orgoglioso – ha sottolineato l’amministratore delegato di Cisco Italia David Bevilacqua, in occasione della presentazione della partnership con Expo – È un esempio dell’eccellenza che l’Italia sa esprimere e sulla quale conviene investire”.

L’obiettivo dell’azienda californiana è sviluppare, secondo gli obiettivi fissati da Expo, un modello per la digital smart city del futuro, caratterizzata da basso impatto ambientale, più vivibile, in grado di svilupparsi in modo sostenibile per l’economia e la società. Un progetto che, nelle intenzioni, dovrebbe rimanere come eredità alla città al termine della manifestazione.

Telecom Italia, global partner scelto per primo da Expo 2015, unico nel settore della connettività e dei servizi integrati, provvederà alle infrastrutture di rete fissa, mobile e It, alla gestione dell’operatività e della manutenzione, all’erogazione dei servizi di connettività e traffico relativi a fonia e dati. L’azienda realizzerà le infrastrutture di accesso alle reti fissa, mobile e dati, basate sulle tecnologie più evolute disponibili, come Xg-Pon (Passive optical network) per le reti in fibra ottica e Lte (Long Term Evolution) per le reti mobili a larghissima banda di nuova generazione; metterà a disposizione i propri data center per soluzioni Ict innovative, basate su cloud e abilitate da reti Wi-Fi, ZigBee, Nfc (Near Field Communication), Rfid e Plc (Power Line Communication). Sulla tecnologia Plc a onde convogliate si baseranno le soluzioni per collegare le reti di illuminazione alle reti di telecomunicazione, che permetteranno di: gestire da remoto impianti di illuminazione pubblica; effettuare il monitoraggio energetico e ambientale; erogare servizi evoluti come la gestione dei consumi energetici e dei sistemi di allarme, l’automazione e la comunicazione multimediale.

L’infrastruttura della Digital Smart City Expo 2015 consentirà inoltre ad apparati dotati di tecnologie di prossimità Nfc, come totem, tornelli o Pos, di interagire con i terminali mobili dei visitatori per l’erogazione di servizi avanzati di mobile payment e mobile ticketing.

Enel è stato l’ultimo grande partner tecnologico a entrare nella compagine, aggiudicandosi ad aprile due gare per realizzare la smart grid e un sistema di illuminazione pubblica innovativo. Come principali impegni, l’azienda elettrica realizzerà, fra l’altro, all’interno dell’Expo, il centro di controllo della città intelligente, sette cabine master e 14 cabine secondarie telecontrollate e infrastrutture di ricarica elettrica per visitare l’esposizione con veicoli a “zero emissioni”.

Nei prossimi 4-5 mesi è prevista la realizzazione di accordi con altri cinque partner su temi strategici per la creazione dell’infrastruttura tecnologica. Per ciascun tema sono in corso trattative con altrettante aziende: con Microsoft e Google per la CyberExpo; con Samsung, Lg e Sony per l’edutainment; con Finmeccanica, Bosch, Siemens e Honeywell per la safe city; con Eutelsat e Astra per i sistemi satellitari; con Tecnogym e Siemens per il cosiddetto well being.

Il modello sarà lo stesso utilizzato negli accordi già siglati: in cambio di un accordo esclusivo sulla singola tematica, che offrirà una grande visibilità alle soluzioni del partner a livello mondiale, c’è un impegno di investimento nella realizzazione delle soluzioni per Expo e la collaborazione a livello di ricerca. Ciò garantirà progetti a costo zero per lo stato italiano e importanti ricadute in termini di produzione di ricerca e sviluppo al di fuori e oltre l’Expo, non solo a Milano e in Lombardia ma a livello di paese.

Un’intesa e una piattaforma per il “fuori Expo”

Che l’Expo sia un abilitatore di opportunità lo evidenzia l’interesse del sistema imprenditoriale milanese (vedi sotto l’intervista al Cto di Expo 2015).

A metà aprile è stata infatti siglata, fra Expo 2015 Spa, Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda, Unione Confcommercio Milano una convenzione per l’attuazione del Progetto strategico Ict per Expo 2015. L’accordo prevede di creare uno spazio virtuale dove le imprese possano presentare e promuovere la propria offerta ai visitatori dell’Expo, con servizi che rispondano in modo integrato alle esigenze dei visitatori, non solo all’interno della manifestazione ma a livello locale e nazionale. Si dovrà dunque prevedere l’integrazione dei servizi nell’ambito dei trasporti (aerei, ferroviari, urbani), dell’ospitalità (alberghiera e ristorazione), dell’intrattenimento (cultura e spettacolo, turismo, salute e sport), dell’offerta delle eccellenze del Made in Italy.

A supporto verrà realizzata, da Expo 2015 e dai suoi partner, in collaborazione con Cefriel-Politecnico di Milano, una piattaforma Ict. In questa direzione è già stata avviata una sperimentazione di servizi integrati nei trasporti e nell’infomobilità a cui collaborano Atm, InfoBlu (gruppo Autostrade per l’Italia), Sea, Serravalle, Trenitalia e Trenord.

Le imprese che parteciperanno all’ecosistema potranno migliorare la visibilità della propria offerta e incrementare le opportunità di incontro con la domanda entrando a far parte del ‘fuori Expo’ digitale e divenendo visibili in una directory specifica del sito Internet Expo; gli operatori Ict potranno ampliare il loro mercato sviluppando soluzioni informatiche (siti web e apps) per offrire servizi utili e di facile utilizzo.

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Expo 2015: un laboratorio di idee, il lancio il 18 giugno

Expo non si limita a ricercare partnership con i grandi player e aziende già consolidate, ma vuole raccogliere idee e collaborazioni stimolando il contributo di startup innovative, di giovani e ricercatori, di piccole imprese. Il 18 giugno verrà infatti presentata a Milano la “call for ideas”: le proposte più interessanti verranno selezionate e aiutate a crescere con il supporto di Telecom Italia in un incubatore a Venezia. Da qui usciranno le idee vincenti che verranno finanziate dal 2012 al 2015 per essere tradotte in prodotti e servizi innovativi con l’unico vincolo della realizzazione del progetto in fase iniziale presso Expo 2015.

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