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Intelligenza Artificiale e Machine Learning nel mercato italiano: quali vantaggi per il business?

Dal retail alla sanità, dal back office alla gestione del customer journey, molte aziende italiane già utilizzano applicazioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Con quali vantaggi?

Pubblicato il 19 Apr 2019

concept di intelligenza artificiale e collaboration

L’Intelligenza Artificiale è, tra le tecnologie digitali, quella che apre gli scenari e le prospettive d’uso più interessanti per le aziende. L’applicazione di modelli matematici e algoritmi all’analisi dei dati permette di scovare relazioni significative, predire scenari e ottimizzare processi in modo automatizzato, generando conoscenza incrementale senza che si renda necessario l’intervento umano.

L’AI in realtà è un ombrello piuttosto ampio che comprende al suo interno varie tecnologie. Tecnologie come l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), che permette di comprendere il significato delle parole di un testo scritto e il contesto di riferimento. O come il Machine Learning (autoapprendimento), ovvero la capacità di un software di imparare dal passato e affinare progressivamente l’efficacia del proprio output. O, ancora, il deep learning, per cui è possibile analizzare enormi quantità di dati alla ricerca di correlazioni significative all’apparenza non evidenti.

Le principali applicazioni aziendali di Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale permette di rielaborare in modo più efficace sia dati destrutturati che informazioni strutturate, raccolte nel data lake aziendale. Grazie all’AI, C-level e middle manager sono in grado di prendere decisioni informate basandosi su insight e proiezioni affidabili, ottenuti a una velocità di elaborazione impensabile per i comuni software. Ma anche il back office se ne avvantaggia, perché grazie a queste tecnologie è possibile automatizzare e rendere più efficienti moltissimi processi, come per esempio:

  • La gestione delle risorse umane può essere ottimizzata perché tutto, dal recruiting alla valutazione prospettica dei percorsi di carriera, potrà essere governato in modo intelligente da algoritmi appositamente addestrati.
  • I retailer possono ingaggiare clienti e prospect con strategie di content marketing più efficaci e personalizzate, basate su cluster dinamici.
  • Nella supply chain e nella logistica, modelli predittivi sempre più accurati permettono di sincronizzare la gestione delle scorte con le esigenze puntuali dei clienti.
  • Nell’Industry 4.0, l’Intelligenza Artificiale non solo sostiene gli approcci “zero defect manufacturing”, ma riduce anche i fermi tecnici non preventivati abilitando la manutenzione predittiva.
  • Nel customer care, grazie agli algoritmi di autoapprendimento e alle tecnologie NLP, bot e chatbot sono in grado di offrire ai clienti un supporto realmente h24 e l’efficacia delle loro risposte migliora continuamente.
  • Nell’eCommerce, motori di raccomandazione sfruttano algoritmi di AI e Machine Learning per potenziare le strategie di engagement.

Artificial Intelligence e Machine Learning rappresentano, quindi, un vero e proprio differenziale competitivo e strategico per le imprese. Il McKinsey Global Institute, nel suo report “Modeling the Impact of AI on the World Economy” ipotizza che nel giro di un decennio queste applicazioni saranno presenti nel 50% delle aziende. Secondo lo stesso report, poi, l’impatto dell’AI sull’economia globale nel prossimo quinquennio sarà pari a circa 13 trilioni di dollari, che corrispondono a una crescita annua del PIL globale dell’1,2%.

L’AI per la collaboration e il knowledge management: i nuovi workplace digitali

AI e Machine Learning migliorano anche la gestione della conoscenza aziendale e il passaggio di informazioni tra team. La comunicazione nelle aziende è spesso una stratificazione di contenuti, strumenti e canali diversi. Il risultato è che la conoscenza di processo (e di business) è spesso patrimonio di pochi, non viene condivisa e messa fattor comune, penalizzando le sinergie. Un problema molto sentito in azienda, che l’AI aiuta a risolvere.

L’utilizzo di algoritmi di Machine Learning facilita l’acquisizione, l’esposizione, la ricerca e la condivisione di contenuti e file, migliorando la comunicazione sia all’interno del team di lavoro che al suo esterno. Text mining e ricerca semantica, tecnologie di autoapprendimento, cognitive computing, metodologie process based di gestione dei flussi di dati, interfacce utente sempre più intuitive e social sono gli aspetti chiave delle piattaforme di knowledge management di nuova generazione, alla base del workplace digitale. Ciascun operatore potrà essere assistito da un agente virtuale intelligente e aiutato a reperire in ogni istante le informazioni rilevanti per il suo lavoro, condividendole altrettanto facilmente. A guadagnare da una conoscenza più pervasiva e diffusa in azienda saranno non solo le performance aziendali ma anche i processi decisionali e innovativi.

Interacta, il Social Process Management di Injenia

“L’AI cambierà il mondo – si dice convinto Cristiano Boscato, Amministratore di Injenia – ma è il mondo che plasma la tecnologia sui valori e sulle esigenze delle persone”.

Cristiano Boscato, Amministratore di Injenia

Injenia, società bolognese da sempre al fianco delle aziende nei loro percorsi di trasformazione digitale, ha all’attivo numerosi progetti di AI e Machine Learning, che vedono coinvolte aziende italiane di prim’ordine. Una competenza acquisita “sul campo”, che si abbina all’adozione pervasiva della metodologia Human-in-the-loop, che colloca l’esperienza delle persone e la loro conoscenza al centro dei processi di Machine Learning.

L’azienda, inoltre, partendo dal presupposto che la componente infrastrutturale sia il principale fattore abilitante per i progetti AI, è stata tra le prime imprese italiane a ottenere la doppia specializzazione Google Cloud in Machine Learning e Infrastructure.

“A me piace dire che le aziende oggi devono essere “naturogiche”, naturalmente tecnologiche. Il 50% di un progetto di AI è algoritmi, l’altra metà è cultura aziendale. Prima dell’Artificial Intelligence, però, serve una Collective Intelligence, per fa sì che il sapere e l’esperienza dei singoli diventi patrimonio dell’azienda”.

Una conoscenza che non può più essere gestita in silos ma che va condivisa e alimentata attraverso tutta l’organizzazione. Proprio quello che fa Interacta, la soluzione di Social Process Management realizzata da Injenia. Interacta è una piattaforma social, con un’interfaccia utente particolarmente intuitiva, che permette di gestire i processi di business alla stregua delle relazioni tra persone. “Con Interacta – prosegue Boscato, abbiamo soddisfatto un bisogno latente in azienda fatto di collaboration, engagement e knowledge management”. La gestione diffusa della conoscenza aziendale si sposa con l’attenzione alle sinergie di team e il tutto è potenziato dall’uso di strumenti di social collaboration facili da usare e, soprattutto, sicuri.

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