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Gestione della vulnerabilità e gestione del rischio: che cosa sono e quali sono le differenze

Gestione delle vulnerabilità e gestione del rischio a confronto. Mentre la prima cerca i punti deboli della sicurezza, la seconda comporta un’analisi olistica del modo in cui opera l’azienda. Gli esperti aiutano a capire meglio le caratteristiche dei due approcci

Pubblicato il 23 Mag 2023

Gestione della vulnerabilità

Gestione delle vulnerabilità versus gestione del rischio significa capire nel dettaglio il perimetro dei due processi. Vale la pena di esaminarli più nel dettaglio, anche perché spesso l’industria della sicurezza informatica utilizza termini che sembrano simili, ma in realtà sono molto diversi tra loro.

Gestione delle vulnerabilità: che cos’è e perché è importante

La gestione delle vulnerabilità è il processo di identificazione, classificazione, definizione delle priorità e correzione di eventuali lacune o punti deboli della sicurezza prima del cybercrime. Le azioni correttive includono l’aggiornamento o la distribuzione del set di controlli corretto che, ad esempio, permetta di scoprire un server che richiede solo una singola password per l’accesso. Per aggiornare questo controllo e impedire che venga sfruttato, è opportuno implementare l’autenticazione a più fattori che offre un livello di sicurezza più elevato.

Gestione della vulnerabilità

Vulnerability management: come funziona il processo

Il processo di gestione delle vulnerabilità può essere suddiviso nelle seguenti fasi:

  • Scoperta. La conduzione di test aiuta a determinare le lacune nell’infrastruttura IT e di rete. I test includono scansioni di vulnerabilità di base, test di penetrazione e caccia alle minacce. Per la scoperta, il penetration test è il più efficace per trovare buchi e punti deboli.
  • Priorità. Una volta identificate le lacune, è necessario stabilire quali affrontare per prime, etichettando i problemi come gravi, moderati o bassi.
  • Bonifica. Oltre ad accertarsi di quali controlli possano gestire meglio i punti deboli scoperti, è opportuno testarli in un ambiente sandbox per assicurarsi che funzionino in modo efficace e non causino problemi con altre risorse digitali. Distribuisci i controlli.
  • Valutazione. Dopo aver distribuito i controlli correttivi, è importante assicurarsi che funzionino come previsto, creando una linea di base per poi determinare la soglia di ciò che è accettabile e ciò che non lo è. Se qualcosa è al di fuori del regno del comportamento normale, sono necessari ulteriori perfezionamenti di questi controlli.
  • Segnalazione. Il passaggio finale consiste nel preparare un rapporto per il C-suite e/o il consiglio di amministrazione che descriva i test e le azioni intraprese per proteggere ulteriormente l’azienda.

Cos’è la gestione del rischio?

La sicurezza perfetta è impossibile, ma l’utilizzo della gestione del rischio nella sicurezza informatica utilizzando una serie di strategie può ridurre significativamente il rischio all’interno dell’organizzazione. La gestione del rischio, in generale, è il processo di identificazione e valutazione delle minacce a un’azienda e del modo in cui queste influiscono sui profitti. Le minacce possono includere responsabilità tecnologiche, problemi tecnologici e disastri naturali.

Come nel caso della gestione delle vulnerabilità, la gestione del rischio informatico dovrebbe presupporre controlli regolari. Lo svolgimento di una valutazione del rischio informatico prevede i seguenti passaggi:

  • Mappatura. È necessario inventariare tutte le risorse digitali e fisiche per ottenere una migliore comprensione della superficie di attacco e dei metodi che gli aggressori informatici possono utilizzare per infiltrarsi nella rete aziendale per valutare comportamenti dannosi o anomali. Dopo aver determinato quali attività sono ad alto rischio, è opportuno creare una mappa che va archiviata per avere uno storico prospettico che permetterà nel tempo anche di cogliere l’andamento generale e le curve di miglioramento.
  • Monitoraggio. La cybrsecurity richiede grande pragmatismo, per cui è importante effettuare una valutazione che consenta di capire se gli asset ad alto rischio sono stati presi di mira in passato o potrebbero esserlo in futuro. È bene indagare sul dark web per scoprire se l’azienda e le sue risorse digitali sono in una lista di risultati: questo tipo di analisi deve essere eseguito ovviamente in modo occulto con delle competenze che generalmente hanno solo gli hacker etici, ovvero quegli specialisti informatici altamente qualificati.
  • Mitigazione. Tutte le risorse critiche necessitano dei massimi livelli di protezione possibili. Ciò detto, gli asset ritenuti a rischio più elevato durante la fase di monitoraggio richiedono i massimi livelli di attenzione e decisioni di prioritizzazione in termini di riparazione.
  • Gestione. Monitorare e analizzare continuamente l’ambiente delle minacce aiuta a identificare e affrontare le minacce che rappresentano il rischio maggiore per qualsiasi tipo di organizzazione.

Gestione della vulnerabilità vs. gestione del rischio: quali sono le differenze

Riassumendo, la gestione delle vulnerabilità esamina le lacune o le vulnerabilità nell’infrastruttura IT e di rete, mentre la gestione del rischio adotta un approccio olistico per esaminare l’azienda nel suo insieme e determinare le aree di maggior rischio in cui le minacce possono causare il maggior grado di danno.

Sia la gestione delle vulnerabilità che la gestione dei rischi sono fondamentali per garantire la sicurezza di un’organizzazione. Entrambi i tipi di valutazione dovrebbero essere condotti in tempo reale: non è sufficiente eseguire un’analisi una tantum. L’unico modo di mantenere l’azienda il più protetta possibile, infatti, è quello di esaminare costantemente l’ambiente di sicurezza abilitando processi di gestione delle vulnerabilità e di gestione dei rischi.

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