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Akamai, le caratteristiche della nuova generazione di Prolexic

Il vendor ha presentato la quinta generazione della sua soluzione mirata a migliorare il servizio di mitigazione degli attacchi DDoS

Pubblicato il 27 Mar 2020

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Akamai ha presentato il quinto aggiornamento della propria piattaforma Prolexic sulla quale ha investito per offrire un’esperienza di protezione e mitigazione degli attacchi DDoS.

In particolare, ecco qui di seguito le principali caratteristiche che contraddistinguono la nuova soluzione.

In primo luogo aumento della capacità di rete (8,0 Tbps di capacità dedicata alla lotta contro gli attacchi); diversificazione della rete, grazie all’instradamento e inoltro del traffico in modalità carrier-agnostic con oltre 13 diversi fornitori di servizi Internet (ISP) per fornire una maggiore resilienza ai problemi di fornitura di Internet.

Grazie ai 19 centri globali di mitigazione è possibile rilevare e mitigare il traffico di attacco più vicino alla fonte riducendo al contempo la latenza e l’impatto sulle prestazioni; d’altra parte sono rese disponibili oltre 20 diverse serie di tecnologie per il rilevamento, la mitigazione e l’analisi, con rilevamento proprietario, tooling operativo, strumentazione e orchestrazione di incident response attraverso uno scrubbing center in continuo ampliamento.

Sono inoltre garantiti: controlli di mitigazione personalizzati in base al profilo di traffico di rete pulito di ogni cliente per bloccare la superficie di attacco e mitigare il traffico anomalo in 0 secondi (mitigazione proattiva) e DDoS ibrido vendor-agnostico, cioè un percorso facilitato dal SOCC per evitare le insidie dell’instradamento basato su algoritmi e integrarsi con qualsiasi attrezzatura di mitigazione e fornitore.

Infine, sono assicurati molteplici opzioni di connettività (inoltro del traffico di rete pulito o cancellato attraverso tunnel virtuali GRE, linee affittate virtuali o Equinix Cloud Exchange, ognuna delle quali mitiga l’impatto di condizioni di rete avverse e incontrollabili) e il supporto di una serie di origini dei clienti, tra cui l’infrastruttura tradizionale del centro dati, l’infrastruttura del fornitore di cloud pubblico e le strutture di co-locazione.

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