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Lenovo: dal B2B al B2C ruotando attorno al Pc

Non è un gioco di parole, ma la strategia della multinazionale cinese raccontata a ZeroUno dal numero uno italiano Mirko Poggi

Pubblicato il 12 Mar 2013

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Lo abbiamo annunciato pochi giorni fa: Lenovo ha chiuso un fatturato mondiale per il terzo trimestre 2012 di 9,4 miliardi, con una crescita del +12% anno su anno (l’anno fiscale 2012 si chiude il 31 marzo 2013). Nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) il fatturato di 2,3 miliardi di dollari (che rappresenta il 25% del fatturato totale) ha consentito alla società di guadagnare, in Europa, la posizione numero due del

Mirko Poggi country general manager di Lenovo Italy

mercato “Pc corporate” (a livello globale la multinazionale già detiene la seconda posizione da tempo; in Italia la società, secondo gli ultimi dati Idc, è al quarto posto per market share – ndr). “Un bel salto – commenta Mirko Poggi, country general manager di Lenovo Italy – che ci consente di iniziare a ‘fare ragionamenti’ per aprirci al mondo consumer”.
Un mondo nel quale Lenovo ha già fatto i primi passi con una divisione ad hoc dedicata al Mobile Internet and Digital Home (Midh) all’interno della quale sono convogliate offerte di smartphone, tablet e smart Tv, che però, ad oggi, pesa “solo” per l’11% del fatturato complessivo.
“Un posizionamento di tutto rispetto – ci tiene comunque a sottolineare Poggi – ma sul quale intendiamo focalizzarci per raggiungere risultati ancor più soddisfacenti. Senza mai perdere di vista, però, il mercato enterprise, nostra solida base di business e all’interno del quale crediamo ci siano ancora ampi margini di crescita, soprattutto se guardiamo al mondo delle medie e piccole aziende”.
In altre parole, Poggi conferma il posizionamento e la strategia della corporation che basa le proprie fondamenta sul principio “Protect and attack”: “Proteggere il mercato dei Pc aziendali che ha consentito all’azienda di crescere fino ad oggi e l’area cinese (dalla quale proviene ancora una buona percentuale di business, il 45% per l’esattezza); al contempo, aggredire i mercati emergenti”, spiega Poggi, intendendo per tali non solo gli Stati Uniti dal punto di vista geografico, ma anche quelli legati ai nuovi prodotti per la mobilità.

Espandere la conoscenza del brand

“Per ora la focalizzazione principale rimane in ambito Pc – puntualizza Poggi – ma questo non significa trascurare ambiti d’offerta molto importanti quali quelli dei tablet e dei cosiddetti ‘convertibili’ (Notebook/tablet all in one); proposte che si indirizzano bene sia al mondo enterprise, che già ci conosce, sia al mondo consumer, sul quale dobbiamo ora fare un’importante azione di “brand awarness”, soprattutto considerando il nostro modello di go-to market totalmente indiretto”.
Focus primario ora è perciò espandere la conoscenza del brand ThinkPad (già noto al mondo enterprise perché associato a Ibm, prima dell’acquisizione da parte di Lenovo nel 2005) con l’aiuto della nuova offerta di laptop convertibili: IdeaPad Yoga (linea per il mondo B2C) e ThinkPad Twist (per il mercato B2B).
“Un obiettivo che possiamo raggiungere solo attraverso un ecosistema di partner certificato e qualificato – conclude Poggi -. Motivo per cui ora, in Italia, stiamo lavorando alla ridefinizione della nostra struttura organizzativa interna per garantire un più efficace supporto ai partner. Un supporto che si concretizza non solo con percorsi formativi certificati ma con un team di account commerciali e personale tecnico in grado di affiancare i partner tecnologici, i distributori e i rivenditori nella definizione e nella realizzazione di progetti, soprattutto all’interno delle aziende medio piccole. Target sul quale crediamo ci sia ampio spazio di sviluppo”.

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