Ibm acquisisce Cleversafe, tutte le novità sulla strategia storage Big Blue

Il lancio recente di tre nuovi sistemi mission-critical basati su architettura Power 8, con altre feature per incrementare performance e high-availability, e inseriti in rack di soli 19 pollici, dimostra l’impegno di Big Blue nell’offrire soluzioni aggiornate a un mercato in cui lo storage è sempre più strategico. L’acquisizione Cleversafe rappresenta un passo in avanti dell’azienda nel settore object storage

Pubblicato il 01 Dic 2015

MILANO – Per essere in grado di affrontare un’era caratterizzata da business che vanno sempre di più digitalizzandosi, le aziende investono in infrastrutture.

Paolo Sangalli, Director of System Hardware Sales di Ibm Italia

Ne è convinto Paolo Sangalli, Director of System Hardware Sales di Ibm Italia. “E lo fanno – aggiunge – cercando tecnologie scalabili, performanti e integrate con la sicurezza. Sappiamo tutti quanto, con la diffusione della mobility e la crescita dei sistemi di ingaggio dei clienti, la security diventi un fattore importante”. E questo è anche un motivo, afferma Sangalli, “perché l’epoca dei mainframe è tutt’altro che conclusa. Gli z System rappresentano un ambiente ideale per coniugare performance e sicurezza nell’elaborazione dei dati provenienti dal mobile e dai System of Engagement”.

Francesco Casa, Manager of Storage Solutions, di Ibm Italia

L’incontro con il Director of System Hardware Sales e Francesco Casa, Manager of Storage Solutions, di Ibm Italia è, prima ancora che un’occasione per gettare l’occhio ad alcune novità di Big Blue, nel mondo dei sistemi storage per ambienti mission critical, un’opportunità per chiarire la strategia di Ibm nell’hardware. “Ibm – spiega Casa – continua a investire nell’hardware in coerenza con una strategia iniziata nel 2005 con una scelta architetturale basata sulla tecnologia Power e l’apertura a tutti i tipi di dischi presenti sul mercato”. Da allora Ibm è sembrata quasi voler disimpegnarsi dall’hardware cedendo via via, dopo il business pc, anche quello dei server x86, dello sviluppo e della produzione dei semiconduttori Foundry, e dell’High Performance Computing: “In realtà – puntualizza Sangalli – abbiamo dismesso le nostre attività nei mercati non profittevoli, per restare nelle tecnologie più strategiche”, “aggiornandone le architetture e le performance – aggiunge Casa – in sintonia con la crescita dell’innovazione e delle esigenze dei clienti”.

IBM DS 8880

Fra queste tecnologie strategiche per Ibm, spicca lo storage in tutte le sue declinazioni: hardware, integrando oltre ai dischi meccanici, la flash technology e il sempreverde tape; software (in chiave di storage management e software defined storage), e cloud (servizi as-a-service basati sul cloud pubblico Softlayer – an Ibm Company. Con l’accordo definitivo per l’acquisizione di Cleversafe, inoltre, Ibm compie un grande balzo nel settore dell’object storage, con soluzioni software o appliance compatibili con la tecnologia di software management e data protection Ibm Spectrum.

Nuovi livelli di performance, supporto sia di Hard Disk Drive sia di Solid State Drive, elevata scalabilità, high availability e un ridotto consumo di spazio fisico si trovano tutti nella nuova famiglia Ds8880. Tutti basati sull’architettura Power 8 (il Ds8870, best seller in Italia nell’enterprise storage, utilizza p7/p7+), i Ds8884, Ds8886 e Ds8888 utilizzano rack di soli 19 pollici (contro i 33 dei precedenti sistemi su piattaforma Ds 8000) da 40 a 46U. Le performance sono raddoppiate, anche grazie al passaggio (oltre al nuovo processore) a IO Bay di tipo Pcie-3, 3 adapter 16Gb/8Gb. Fiocco rosa anche nei tape, con il supporto dei drive Lto 7 da parte di sistemi stand alone o librerie Ibm, e la possibilità di integrare due drive Lto 7 in un unico file system.

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