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Cresce lo scambio di dati privati tra aziende, ecco come cambia l’Interconnessione globale

I più recenti dati utili alle aziende per valutare la propria strategia di Interconnessione, sono stati resi noti da Equinix che prevede che la capacità di scambio di dati privati tra aziende potrebbe superare quella dell’Internet pubblico crescendo ad un tasso di quasi il doppio e di quasi sei volte, in termini di volume del traffico IP globale entro il 2020

Pubblicato il 21 Set 2017

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La capacità di scambio di dati privati tra aziende potrebbe superare quella dell’Internet pubblico crescendo ad un tasso di quasi il doppio e di quasi sei volte, in termini di volume del traffico IP globale entro il 2020; questo significa che, con un tasso di crescita annuale composto del 45% la larghezza di banda dell’Interconnessione raggiungerà quota 5.000 Tbps entro il 2020, schiacciando il traffico globale IP sia in termini di crescita (24%) che di volume (855 Tbps). Inoltre, si prevede che crescerà più rapidamente del Multiprotocol Label Switching (MPLS), il modello legacy della connettività aziendale, per un fattore di 10 volte (da 45% a 4%).

Sono i risultati resi noti da Equinix, azienda del settore data center, che pubblica il Global Interconnection Index, l’Indice di Interconnessione Globale per offrire alle aziende dati utili per valutare la propria strategia di interconnessione, elemento essenziale nella global digital economy.

Poiché i modelli di business diventano sempre più digitali, distribuiti e dipendenti dal coinvolgimento in tempo reale di molti più utenti, partner e provider di servizi, l’Indice, realizzato analizzando il profilo di adozione di migliaia di provider e partecipanti all’ecosistema di data center di colocation carrier-neutral globali, è un nuovo e potente strumento di ricerca. Esso evidenzia come le aziende stiano convertendo la trasformazione digitale in azioni concrete, creando nuovi modi di connettersi con i propri clienti, partner e supply chain. L’Indice fornisce una base annuale per monitorare, misurare e prevedere la crescita della larghezza di banda dell’Interconnessione, definendo una misura della capacità di trasferire traffico attraverso un’Interconnessione privata diretta con un insieme diversificato di controparti e provider in punti di interscambio distribuiti.

L’Indice prevede anche la larghezza di banda dell’Interconnessione a seconda del caso d’uso sia per le imprese che per i provider di servizi. Il maggior caso d’uso è associato ai modelli tradizionali di distribuzione IT, in cui le aziende si connettono ai provider di rete come percorso intermediario per raggiungere partner commerciali e clienti. Tuttavia, il caso d’uso in più rapida crescita è quello delle imprese che si connettono direttamente a una gamma di fornitori di servizi cloud e IT, confermando il passaggio dell’infrastruttura IT da data center centralizzati di proprietà aziendale ad ambienti multicloud dislocati e fisicamente decentrati.

Per quanto riguarda i settori l’Indice prevede che il segmento bancario e assicurativo sarà il più grande consumatore di larghezza di banda dell’Interconnessione, poiché la digitalizzazione sta costringendo questo settore a supportare nuovi modelli di engagement dei clienti. Le telecomunicazioni saranno il secondo segmento più importante, con la necessità di fornire copertura in molte nuove posizioni e supportare la proliferazione di dispositivi e sensori collegati.

Quali fattori incidono  sull’Interconnessione?

Le principali tendenze macroeconomiche, tecnologiche e normative che incidono sulla crescita dell’Interconnessione includono:

  • utilizzo della tecnologia digitale, che impone la necessità di supportare interazioni in tempo reale che richiedono più larghezza di banda di Interconnessione. Secondo Accenture, si prevede che l’utilizzo di tecnologie digitali potrà generare 1,36 trilioni di dollari di produzione economica aggiuntiva nelle 10 maggiori economie del mondo entro il 20203;
  • urbanizzazione, che sta trasformando la demografia globale e creando esigenze di prossimità per i servizi digitali concentrati in tutte le aree metropolitane a livello mondiale. Si prevede che più di due miliardi di persone migreranno nelle principali città entro il 2035, creando ben 50 importantihub metropolitani urbani che richiedono un denso tessuto di Interconnessione;
  • rischi legati alla cybersecurity, che espande il consumo di Interconnessione, dato che le aziende si spostano sempre più verso lo scambio di traffico di dati privati per bypassare l’internet pubblicoe mitigare le minacce digitali. Entro il 2020, il 60% delle imprese digitali subirà gravi interruzioni di servizio a causa delle violazioni che si diffondono su piattaforme fisiche e digitali.
  • il commercio globale dei servizi forniti digitalmente, che porta auna nuova era di processi dinamici di business e richiesta di Interconnessione. I flussi di lavoro digitali globali richiedono una rete globale metropolitana Interconnessa per soddisfare la domanda. Secondo McKinsey, il commercio dei servizi forniti digitalmente ora comprende il 50% totale delle esportazioni di servizi a livello mondiale, con un aumento previsto di 9 volte entro il 2020.

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