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Sviluppare il software con tool in cloud PaaS; i vantaggi rispetto a un approccio fai-da-te

La modalità del cloud PaaS si sta sempre più affermando come un mezzo per disporre delle funzionalità di piattaforma più avanzate o che altrimenti sarebbero troppo complesse da replicare on premise. Questo è vero oggi anche nel campo dello sviluppo software, grazie alla soluzione di Mia-Platform che evita alle aziende di dover affrontare gli oneri di installazione e integrazione tra tool differenti. Nostra intervista a Giulio Roggero, CTO e co-founder di Mia-Platform

Pubblicato il 18 Giu 2021

cloud PaaS

Il lavoro dell’IT è cambiato, le richieste delle line-of-business sono cresciute di complessità così come le esigenze di velocità per stare al passo con il time-to-market. Il cloud offre ottime opportunità per delegare all’esterno alcune componenti dell’infrastruttura IT con livelli di sicurezza, affidabilità ed economie di scala che sono spesso superiori a quanto è possibile ottenere con il data center aziendale. Sfruttando i servizi disponibili con logica on-demand si può rendere trasparente la complessità dell’infrastruttura ai team IT, che possono invece dedicarsi a ciò che più conta: creare valore per il cliente.

Nel campo dello sviluppo applicativo significa poter seguire nel modo migliore l’evoluzione della logica di business, creare software più adatto alle esigenze degli utenti. Come? Scegliendo il paradigma PaaS (Platform as a Service) che permette di razionalizzare e centralizzare la gestione degli strumenti che normalmente servono per creare applicazioni efficaci: “Il team evita di occuparsi dell’installazione, aggiornamento e manutenzione dei tool. Gli strumenti sono immediatamente operativi e il team può lavorare con un livello di astrazione superiore, per dedicarsi a sviluppare le logiche di business sicure, scalabili e funzionali per gli utenti finali.”, come spiega Giulio Roggero dettagliando meglio in questa intervista gli aspetti chiave della soluzione messa a punto da Mia-Platform.

foto Giulio Roggero
Giulio Roggero, CTO e co-founder di Mia-Platform

Perché prendere in considerazione l’uso della modalità PaaS per lo sviluppo del software?

Le moderne applicazioni stanno sempre più muovendo verso architetture cloud-native basate sull’impiego dei microservizi. Le applicazioni un tempo monolitiche vengono oggi suddivise funzionalmente in tanti microservizi indipendenti, ciascuno con un proprio scopo e un ciclo di vita. I microservizi, accompagnati dai requisiti di risorse e configurazioni sono quindi gestiti come container da orchestratori come Kubernetes, che ne curano il deploy e l’esecuzione in container, sia negli ambienti data center aziendali on-premise sia in quelli cloud.

“Al crescere della complessità – e del numero di componenti in gioco – aumenta la necessità di astrarre il motore sottostante, per concentrarsi sulle logiche di business. – racconta Giulio Roggero – Il PaaS permette di ottenere, come servizio, tutto ciò che serve a livello degli strumenti di supporto allo sviluppo e al deploy. In questo modo è possibile semplificare e ridurre i costi di gestione dell’infrastruttura e concentrarsi su ciò che crea valore.”

Cosa conta nella scelta tra mettere insieme tool e servizi oppure usare una piattaforma pronta?

Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione, tra cui principalmente tempi e costi. Scegliere di assemblare internamente gli strumenti comporta tempi e costi molto alti, a cui si aggiunge la complessità di dover gestire in autonomia l’integrazione tra i sistemi. Un’alternativa è acquisire tool da un Cloud Provider: questo comporta il pagamento dei relativi costi di licenza – probabilmente più bassi rispetto a mettere in piedi un progetto interno – ma richiede molto lavoro interno per mettere insieme le differenti funzionalità e genera un vincolo stringente con il provider scelto.

“Il servizio PaaS di Mia-Platform offre insieme l’infrastruttura, lo storage, l’orchestratore Kubernetes, i tool DevOps per l’automazione delle pipeline di sviluppo e di deploy. Tutto questo in modo integrato, senza doversi preoccupare della sicurezza, della gestione, delle licenze, degli aggiornamenti, della business continuity e così via. Il tutto con costi contenuti e soprattutto facili da preventivare rispetto alle soluzioni che è possibile realizzare in proprio, senza rischio di lock in”.

Quali sono in sintesi i vantaggi di utilizzare una piattaforma PaaS per lo sviluppo

Con Mia-Platform PaaS si può partire con i progetti software fin dal primo giorno ottenendo la disponibilità di tutti i tool che servono per garantire la qualità, la sicurezza del codice e il supporto per la gestione del ciclo di vita dell’applicazione nella moderna logica del DevOps.
Nelle operazioni day-by-day non è più necessario preoccuparsi del mantenimento e dell’evoluzione dei tool che sono integrati nella piattaforma di sviluppo.
“Questa è una garanzia importante in un momento in cui l’evoluzione delle esigenze dei clienti interni ed esterni e delle tecnologie fanno crescere la complessità e i costi di mantenimento in modi non prevedibili” spiega Giulio Roggero. La modalità PaaS permette di disporre di una piattaforma sempre aggiornata, con funzionalità pronte e allo stato dell’arte in grado di supportare lo sviluppo efficiente e di qualità. Se il numero dei progetti cresce, come oggi accade, non si devono temere maggiori costi a livello dei tool, ma si fa economia di scala.

Quanto si risparmia con l’uso del PaaS?

“Posso fare gli esempi pratici avvalendomi dell’esperienza acquisita attraverso alcuni nostri clienti che hanno adottato la nostra piattaforma di sviluppo PaaS. Il primo riguarda una società assicurativa che già aveva in casa tutti i tool e le funzioni di base necessarie per il supporto dello sviluppo software. Ebbene, per predisporre le risorse all’avvio dei nuovi progetti erano necessari dai 5 ai 10 giorni lavorativi. Con Mia-Platform ora possono partire in pochi minuti. Un secondo cliente, con una grande organizzazione di sviluppo (un team di un centinaio di persone, tra interne ed esterne all’azienda) impegnata nella manutenzione di un moderno ambiente applicativo con dimensioni di qualche centinaio di microservizi, ha ridotto a meno della metà i propri costi annuali di gestione delle licenze e delle attività manuali a supporto delle attività contemplate nel ciclo di DevOps. Costi che prima dell’adozione della piattaforma PaaS avevano toccato i 900 mila euro”, conclude Giulio Roggero.

I risparmi di costo e di tempo sono certamente tra i motivi più importanti che spingono le grandi aziende a scegliere una piattaforma PaaS a supporto delle loro esigenze di sviluppo e DevOps.

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