Senza fermarsi al primo step della compliance, così la filiale italiana del gruppo americano ha avviato un progetto più ampio di digitalizzazione e smaterializzazione dei documenti, anche al proprio interno
Con oltre 22mila collaboratori e 1 milione di clienti in tutto il mondo, Henry Schein è una multinazionale americana – quotata alla Borsa di New York – leader mondiale nella vendita e distribuzione di prodotti, attrezzature e servizi nel settore dentale, medicale e veterinario. La filiale italiana opera nel settore dentale fornendo ai propri clienti – circa 26mila studi in tutta Italia –, un’offerta completa di prodotti e servizi: materiale di consumo (prodotti monouso, di disinfezione, prodotti per chirurgia e ortodonzia), ma anche un’ampia gamma di attrezzature tradizionali e hi-tech abbinate a workshop formativi. Il gruppo in Italia sviluppa un fatturato di oltre 170 milioni di euro, che si concretizza in circa 310.000 documenti attivi all’anno.
Avendo tra i clienti anche alcune strutture pubbliche, già nel 2016 Henry Schein ha avuto modo di affrontare le tematiche e l’operatività connesse alla fatturazione elettronica. Visto che il business sviluppato con il settore pubblico costituiva una quota relativamente piccola del suo fatturato, per seguire l’attività contabile corrente, l’azienda aveva trovato più razionale e pratico affidare la gestione dei processi della fatturazione elettronica a un provider esterno.
Indice degli argomenti
Un primo sondaggio esplorativo
“Nel marzo 2018, nella fase di avviamento del processo di compliance in vista dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati – spiega Francesca Torrente, Finance Director di Henry Schein in Italia – il pensiero naturale è stato quello di rivolgerci al provider che già ci supportava nella relazione con la pubblica amministrazione. Per avere un termine di paragone e renderci conto delle soluzioni che si stavano sviluppando sul mercato in termini di fatturazione elettronica, ci siamo rivolti anche a una grande società di consulenza già partner di Henry Schein in ambito fiscale. Quando siamo entrati più nei dettagli della normativa e delle sue implicazioni operative, ci siamo resi conto che i provider prospettavano soluzioni troppo differenti per permettere una scelta e comunque lontane dalle nostre effettive esigenze. Perciò siamo tornati al punto di partenza e, a fine luglio, con le idee più precise e definite sulle nostre reali necessità, abbiamo contattato altri provider”.
Francesca Torrente, Finance Director di Henry Schein in Italia
Dopo il primo giro di consultazioni, quindi, la scelta di Henry Schein è stata quella di puntare su una partnership di medio-lungo periodo, non limitata solo al primo step di compliance, con l’intento di collaborare passo dopo passo in un percorso più ampio ed esteso di digitalizzazione e di smaterializzazione dei documenti, anche al proprio interno (per esempio, smaterializzando il documento di trasporto).
Il countdown per il 1°gennaio 2019
Una volta trovato il partner più allineato alle esigenze espresse da Henry Schein, a settembre è iniziato il countdown per arrivare pronti alla fatidica data del 1° gennaio 2019.
“È stata un po’ una corsa contro il tempo– riconosce Torrente – perché l’intento era, a questo punto, quello di coinvolgere maggiormente le diverse funzioni aziendali nel progetto di digitalizzazione. Abbiamo comunque proceduto per gradi anche su questo versante: i primi a focalizzarsi sul programma di lavoro sono stati Finance e IT (che lavora su una piattaforma Sap), seguiti dal Procurement e, infine, dal Marketing e dal Customer Service. I nostri clienti sono in gran parte studi dentistici gestiti da liberi professionisti, che per la contabilità si rivolgono per lo più a un commercialista. Abbiamo avviato un’attività di informazione verso i nostri clienti attraverso diversi canali: il sito web di Henry Schein, mail up, messaggi informativi sui dischi d’attesa dei nostri numeri verdi, la nostra forza vendita e con l’invio di cartoline digitali e cartacee per la raccolta di PEC e codice destinatario, dati utili per la fatturazione elettronica. Dall’esperienza finora vissuta, emerge che la fatturazione elettronica sta muovendo i suoi primi passi anche nel settore dentale: questo è solo l’inizio di un percorso più di lungo periodo che porterà verso una maggiore consapevolezza dei vantaggi che la dematerializzazione dei documenti può portare.
La delicatezza del change management
In questi quattro mesi di conto alla rovescia, l’operazione più delicata e complessa è stata forse quella del change management e del graduale coinvolgimento delle risorse interne.
“All’inizio – racconta Torrente – è stato percepito più che altro il requisito normativo, prima ancora dell’opportunità di una più ampia digitalizzazione dei processi. Solo in un secondo momento si sono cominciati a realizzare i vantaggi del cambiamento innestato. Proseguendo nel progetto, diventano più evidenti le modifiche in positivo nei processi aziendali: per esempio, una più veloce e certa comunicazione tra l’ufficio crediti e i clienti o le opportunità offerte dalla digitalizzazione della supply chain e dalla smaterializzazione dei documenti. Più in generale, ci accorgiamo che l’automazione ben gestita di alcune attività ripetitive e routinarie ci permette di risparmiare tempo e risorse da dedicare ad attività a valore aggiunto più strategiche per tutta l’azienda. Sul piano delle competenze necessarie per rendere più fluido il percorso di digitalizzazione, ci siamo inoltre resi conto di quanto siano importanti un’effettiva conoscenza e una maggiore consapevolezza operative e tecniche, anche a livello informatico, dei processi in cui si è coinvolti, per capire quali sono le interrelazioni tra una fase e l’altra dell’iter procedurale. Al nostro interno, comunque, possiamo far riferimento a dei key user SAP presenti in ogni funzione mentre una visione d’insieme è garantita dalle funzioni Finance, IT e di Project Management”.
In Europa, la filiale italiana del gruppo Henry Schein è tra le prime ad affrontare il percorso di digital transformation, partendo dall’opportunità della fatturazione elettronica: “Ci sentiamo un po’ dei pionieri, in questo senso – conclude Torrente –: e speriamo che la nostra esperienza e le soluzioni di digitalizzazione dei processi che stiamo mettendo a punto possano essere di supporto anche ad altri Country in futuro”.
Valuta la qualità di questo articolo
La tua opinione è importante per noi!
Iscriviti alla newsletter per ricevere articoli di tuo interesse
email
Prendi visione dell'Informativa Privacy e, se vuoi, seleziona la casella di consenso.
Fatturazione elettronica obbligatoria B2B, novità 2024 e come funziona dal 2019
07 Ott 2022
di Cristina Mazzani
Condividi il post
Condividi
Intervista
Fatturazione Elettronica, reazioni, impatti e prospettive
22 Nov 2018
di Giuseppe Aliverti
Condividi il post
Condividi
Caso Utente
Fatturazione elettronica, Pirelli è on the road
09 Ott 2018
di Giuseppe Aliverti
Condividi il post
Condividi
Articolo 1 di 4
I tuoi contenuti, la tua privacy!
Su questo sito utilizziamo cookie tecnici necessari alla navigazione e funzionali all’erogazione del servizio.
Utilizziamo i cookie anche per fornirti un’esperienza di navigazione sempre migliore, per facilitare le interazioni con le nostre funzionalità social e per consentirti di ricevere comunicazioni di marketing aderenti alle tue abitudini di navigazione e ai tuoi interessi.
Puoi esprimere il tuo consenso cliccando su ACCETTA TUTTI I COOKIE. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.
Potrai sempre gestire le tue preferenze accedendo al nostro COOKIE CENTER e ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, visitando la nostra COOKIE POLICY.
ACCETTA
PIÙ OPZIONI
Cookie Center
ACCETTA TUTTO
RIFIUTA TUTTO
Tramite il nostro Cookie Center, l'utente ha la possibilità di selezionare/deselezionare le singole categorie di cookie che sono utilizzate sui siti web.
Per ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, è comunque possibile visitare la nostra COOKIE POLICY.
ACCETTA TUTTO
RIFIUTA TUTTO
COOKIE TECNICI
Strettamente necessari
I cookie tecnici sono necessari al funzionamento del sito web perché abilitano funzioni per facilitare la navigazione dell’utente, che per esempio potrà accedere al proprio profilo senza dover eseguire ogni volta il login oppure potrà selezionare la lingua con cui desidera navigare il sito senza doverla impostare ogni volta.
COOKIE ANALITICI
I cookie analitici, che possono essere di prima o di terza parte, sono installati per collezionare informazioni sull’uso del sito web. In particolare, sono utili per analizzare statisticamente gli accessi o le visite al sito stesso e per consentire al titolare di migliorarne la struttura, le logiche di navigazione e i contenuti.
COOKIE DI PROFILAZIONE E SOCIAL PLUGIN
I cookie di profilazione e i social plugin, che possono essere di prima o di terza parte, servono a tracciare la navigazione dell’utente, analizzare il suo comportamento ai fini marketing e creare profili in merito ai suoi gusti, abitudini, scelte, etc. In questo modo è possibile ad esempio trasmettere messaggi pubblicitari mirati in relazione agli interessi dell’utente ed in linea con le preferenze da questi manifestate nella navigazione online.