Dimension Data, il percorso verso i vantaggi di Cloud e mobility

L’adozione delle tecnologie oggi non può portare significativi benefici senza una profonda revisione dei processi, dei ruoli e
delle responsabilità. Per questo, le imprese richiedono un partner tecnologico che operi come consulente, in grado di valutare le reali esigenze, creare e implementare un piano di azione sostenibile, gestire la quotidianità e l’evoluzione delle infrastrutture. L’opinione di Roberto Del Corno, Managing Director di Dimension Data per Italia e Spagna

Pubblicato il 31 Gen 2014

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Roberto Del Corno, Managing Director per Italia e Spagna, Dimension Data

Stiamo assistendo anche in Italia al delinearsi di un’era tecnologica che poggia le proprie basi su nuovi paradigmi di fruizione dei servizi e che porta i decisori aziendali a dover rispondere a rinnovate esigenze di business e differenti logiche operative.

«Prendiamo ad esempio la Mobility e il Cloud, di cui molto si è parlato nel 2013 e che senza dubbio rappresentano un importante fattore di innovazione – afferma Roberto Del Corno, Managing Director di Dimension Data per Italia e Spagna -. Per il 2014 ci aspettiamo che questi trend, che ad oggi sono nell’agenda di quasi ogni CIO ma che effettivamente trovano applicazioni pratiche ancora isolate, passino ad una successiva fase di maturazione: non ancora diffusione di massa, ma senz’altro adozione più massiccia da parte delle aziende». Un sistema avanzato di gestione della mobilità offre alle aziende e agli individui maggiore flessibilità e produttività, il Cloud Computing alta scalabilità ed efficienza. Ma entrambi non possono essere semplicemente “installati”.

«Alla base dei significativi benefici che sono in grado di portare c’è una profonda revisione dei processi IT – prosegue il manager -. Non ultimo, l’affermarsi dei nuovi modelli porta con sè il rischio di una sottovalutazione della sicurezza in termini di disponibilità estesa e sovranità dei dati sensibili, governance, conformità, controllo delle risorse aziendali e valutazione dei rischi. Dal momento che ad essere coinvolti sono sia la sfera infrastrutturale che gli aspetti legati ai processi e all’organizzazione aziendale, abbiamo assistito e stiamo assistendo a uno spostamento di ruoli, oneri e responsabilità all’interno dell’azienda».

È proprio in questo contesto che le aziende come Dimension Data, che non producono tecnologia ma offrono servizi IT, stanno assumendo un ruolo fondamentale nell’interpretazione delle esigenze dei clienti.

Presupposto di tutto ciò è l’evoluzione dal concetto di System Integrator a quello di partner tecnologico in grado di offrire risposte alle aziende non solo in termini di prodotto e integrazione ma, soprattutto, di consulenza e concreta valutazione delle reali esigenze, creazione di un piano di azione sostenibile, implementazione dello stesso e gestione della quotidianità nonchè del divenire delle infrastrutture.

«I responsabili aziendali necessitano di una strategia IT la cui efficacia possa essere misurata in termini di riduzione dei costi e generazione di business e un system integrator, per poter essere considerato come vero partner tecnologico, deve essere in grado di supportarli in questa sfida», puntualizza Del Corno. Ad esempio, nel percorso verso il Cloud, Dimension Data si propone come partner in grado di ristrutturare l’infrastruttura IT in una logica in cui possano trovare spazio soluzioni hosted virtualizzate e modelli di Public e Private Cloud fino all’offerta di Managed Services disponibili a livello globale grazie agli 11 Data Centre dislocati in tutto il mondo. Non un prodotto “off the shelf” quindi, ma un percorso di trasformazione personalizzato, frutto di una esperienza ICT lunga trent’anni maturata in un contesto internazionale.

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