Microstrategy: ‘ Mobile Wave’, ma non solo

Anche se la strategia della società resta focalizzata sulla BI mobile, gli annunci di Microstrategy World ne potenziano l’offerta sul fronte della gestione dei big data, delle applicazioni analitiche avanzate e dei servizi cloud. Mentre il rinnovamento dell’ambiente-utente punta alla conquista diretta dell’utente business, reso sempre più autonomo nel soddisfare le sue necessità.

Pubblicato il 16 Lug 2012

AMSTERDAM – Dal 9 al 12 luglio si è svolto ad Amsterdam Microstrategy World 2012, evento che ha raccolto centinaia di utenti acquisiti e potenziali attorno agli executive della società e ai rappresentanti dei suoi partner tecnologici (sedici quelli presenti con spazi espositivi e sessioni di studio, a partire da ParAccel, Informatica e Teradata). In quattro giorni si sono svolte più di ottanta sessioni parallele, suddivise in quattro aree tematiche: Big data e social intelligence; mobile; cloud; retail, banking e financial services. A parte quest’ultimo gruppo, doverosamente dedicato a un’utenza da sempre attenta all’analisi delle proprie attività, gli altri tre rappresentano, in sostanza, gli indirizzi evolutivi stessi della BI, nonché, come sappiamo, gli indirizzi strategici della società. È almeno da due anni, infatti, che Mike Saylor, il visionario presidente e Ceo di Microstrategy, ha indicato nei big data, nel cloud, nei social network e nella mobilità i quattro fenomeni che guidano lo sviluppo della BI e ai quali occorre rispondere. E nella mobile intelligence la risposta di Microstrategy è stata tale da guadagnarle l’ “outstanding score” da parte di Gartner, per dire solo una delle società di ricerca e analisi che ne hanno valutato i prodotti.

Mike Saylor, presidente e Ceo di Microstrategy

E anche se, come si vedrà più avanti, oggi le novità di prodotto si rivolgono a big data, social network e cloud services, è ancora sulla BI mobile per dispositivi iOS e Android che insiste la strategia della società, con una significativa variazione, però, nell’obiettivo della propria azione, che dai responsabili It si sposta verso i responsabili delle LOB, uno ‘shift’ che risponde anch’esso a una tendenza generale che vede il business sempre più promotore dei progetti di BI. Risultato di questa scelta è il peso dato allo SMICS, (Social Media and Internet Commerce Summit), evento promosso da Microstrategy e dedicato appunto agli uomini del business che per la seconda volta viene abbinato a Microstrategy World e che ad Amsterdam ha avuto una particolare evidenza. Vi è intervenuto infatti un ‘guru’ del calibro di Brian Solis (Altimeter Group) che ha parlato del fenomeno mobile come della “fine del business come lo abbiamo sempre vissuto” proponendo la creazione di una nuova figura manageriale, il Chief Digital Officer, per gestire questa transizione, mentre Mike Saylor, che tra l’altro vi ha presentato un suo libro dal titolo “The Mobile Wave”, ha ripreso il tema a lui caro delle mobile apps destinate a sostituire via software tutti gli oggetti (documenti, denaro, biglietti, chiavi…) cui siamo abituati.

Brian Solis, Altimeter Group

All’It aziendale resta il ruolo, determinante, di abilitatore proattivo, cioè attento e per quanto possibile anticipatore delle necessità emergenti. Oggi, nella visione esposta nelle sessioni di Microstrategy World, ciò si concretizza nel difficile compito di conciliare due esigenze dai problemi tecnologicamente contrastanti. Da un lato si tratta di far confluire ed integrare nella piattaforma di BI aziendale le applicazioni business, fronte sul quale la società sta lavorando (con la raccomandazione, non esplicitata ma intuibile, di evitare la scelta opposta di applicazioni business che integrano la BI). Dall’altro bisogna altresì integrare le applicazioni multimediali, per una ‘user experience’ sempre più ricca e adatta alle nuove classi di dati.

Le novità dell’offerta

Un momento del Microstrategy World 2012

Ad Amsterdam sono stati effettuati numerosi annunci di soluzioni, strumenti e servizi. Il più importante è la presentazione di Microstrategy 9.3, un sostanzioso arricchimento e aggiornamento della piattaforma di BI che costituisce il ‘core’ dell’offerta della società in ben sei aree funzionali. Vediamole in breve, tenendo presente che dettagliate informazioni e dimostrazioni saranno fornite in un ‘webcast’ programmato per il 19 luglio (vedi qui per informazioni).

  1. Potenziamento di Visual Insight. L’ambiente per l’utente business offre nuove mappe di densità geospaziale (che mostrano cioè il tasso di concentrazione dei valori cercati in una data area geografica), nuovi diagrammi che mostrano le relazioni tra coppie o gruppi di elementi (utili nelle analisi delle pagine web e dei panieri d’acquisto) e nuove funzioni di personalizzazione dei layout. Anche l’usabilità di Visual Insight è migliorata, con funzioni che facilitano la ricerca degli elementi di analisi rilevanti, l’interattività delle operazioni e che suggeriscono quale strumento di visualizzazione sia più adatto per il tipo di analisi e il data set utilizzato. Molto potenziate infine le funzioni analitiche, con nuovi strumenti di conversione delle metriche, di filtratura e di accesso e importazione dei dati.
  2. Hadoop per i Big data. La necessità di gestire grandi volumi di dati transazionali e/o non strutturati viene supportata tramite connessione diretta e trasparente all’utente ad ambienti HDFS Hadoop. Microstrategy 9.3 dà accesso diretto a diverse distribuzioni Hadoop, come Apache, Cloudera e Hortonworks, così come altre fornite via cloud, come Amazon EMR. Inoltre, ed è il punto più importante, le query verso Hadoop sono eseguite dinamicamente nel momento in cui l’utente richiama da un report o da un cruscotto un attributo o una metrica che le richieda. Si elimina quindi il tempo e il costo necessario alla scrittura di codice ad-hoc da parte di personale specializzato.
  3. Funzioni di analisi. La piattaforma 9.3 può incorporare gli oltre cinquemila modelli di calcolo e analisi sviluppati nel progetto ‘R’, il più diffuso linguaggio statistico open source, che sono importati ed eseguiti come funzioni analitiche standard. Queste comprendono quindi modelli di data mining predittivo e di analisi grafica (usati nei diagrammi di controllo dei processi manifatturieri).
  4. Dashboard condivisi. Il nuovo Visual Insight permette agli utenti di creare e modificare ogni tipo di cruscotto in modo autonomo, senza l’aiuto dell’It, e di visualizzare più pagine e includere più data-set (per esempio, da fogli Excel o da applicazioni business) in uno stesso cruscotto applicandovi tutte le nuove analitiche di cui si è detto. I dashboard così costruiti sono poi condivisibili via Web, con tutte le misure di abilitazione e sicurezza del caso, da più utenti che vi accedono da tablet e Pc e possono così collaborare tra loro.
  5. Ricerca per metadati. La versione 9.3 adotta una nuova indicizzazione che centralizza e conserva attributi e metriche dei dati così come definiti dal business, il che ne facilita il riutilizzo e accelera le ricerche. Frutto di questa tecnologia è, ad esempio, una funzione che riconosce e completa automaticamente (un po’ come fa Google, per capire) le parole chiave digitate.
  6. Gestione della BI. Un nuovo prodotto, Microstrategy System Manager, permette infine di automatizzare i complessi processi di gestione di un sistema aziendale di BI in modo da poter dare al business un servizio più affidabile sul fronte dell’availability e a costi minori. Il prodotto gestisce database, strumenti ETL, applicazioni, macchine virtuali, alert e notifiche e-mail, e comprende un’interfaccia grafica per la costruzione di flussi di lavoro che, una volta memorizzati, semplificano e standardizzano gli interventi di manutenzione.

Le altre novità significative viste ad Amsterdam sono Microstrategy Wisdom Professional e la beta-release di Microstrategy Cloud Express. La prima è una potente applicazione che può analizzare l’intera gamma delle informazioni personali estraibili da Facebook aprendo una miniera di conoscenza su un universo di oltre 12 milioni di consumatori, in pratica tutti noi. Il software esegue analisi demografiche, psicografiche (gli interessi espressi dai “mi piace”), di geolocalizzazione (dove stanno gli “amici”), di interesse e confronti sulle marche e altro ancora. Wisdom Professional, il cui impiego in Europa dovrà superare lo scoglio delle norme sulla privacy, particolarmente stringenti proprio in Italia, integra inoltre fonti dati di terze parti che permettono di fare stime sul potere d’acquisto e sulla capacità di influenzare i comportamenti altrui dei segmenti di popolazione e, al limite, dei singoli individui analizzati.

Molto più interessante per il nostro mercato, Microstrategy Cloud Express è una soluzione BI Software-as-a-Service che aggiunge un nuovo livello di servizio a Microstrategy Cloud, l’offerta SaaS lanciata nel 2011, che quindi ora presenta tre diversi servizi: Platform, che offre come managed service un’infrastruttura BI completa (software applicativo e analytical database di Microstrategy, più hardware e tool di data integration di partner certificati); Personal, che permette a chiunque di provare la BI di Microstrategy aprendo un account gratuito, caricandovi i propri dati e analizzandoli tramite funzioni interattive, e, appunto, Express. Questo estende il servizio Personal permettendo agli abbonati di costruire, pianificare e distribuire automaticamente i contenuti di BI a un qualsiasi numero di destinatari, tramite applicazioni per device mobili.

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