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La rivoluzione silenziosa dell’AI: perché ogni manager deve diventare tech



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Un nuovo mito si aggira per le sale riunioni e le chat aziendali: “Con l’intelligenza artificiale, i ruoli tecnologici tradizionali sono destinati a scomparire”. È una narrazione seducente, ma errata. L’AI non sta cancellando le competenze tecnologiche; al contrario, le sta elevando a un requisito fondamentale per la sopravvivenza e il successo di qualsiasi organizzazione

Pubblicato il 28 lug 2025

Fabio Moioli

Consulente della Practice Technology, Media, Telecommunication & Services di Spencer Stuart e docente presso la Graduate School of Management del POLIMI



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Il dibattito sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro è spesso polarizzato. Da un lato, i catastrofisti che prevedono una disoccupazione di massa; dall’altro, gli utopisti che immaginano un futuro di sola creatività liberata dalla fatica. La realtà, come sempre, è più sfumata e strategica, specialmente per chi ha la responsabilità di guidare un’azienda nel Ventunesimo secolo.

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