Il dibattito sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro è spesso polarizzato. Da un lato, i catastrofisti che prevedono una disoccupazione di massa; dall’altro, gli utopisti che immaginano un futuro di sola creatività liberata dalla fatica. La realtà, come sempre, è più sfumata e strategica, specialmente per chi ha la responsabilità di guidare un’azienda nel Ventunesimo secolo.
professioni
La rivoluzione silenziosa dell’AI: perché ogni manager deve diventare tech
Un nuovo mito si aggira per le sale riunioni e le chat aziendali: “Con l’intelligenza artificiale, i ruoli tecnologici tradizionali sono destinati a scomparire”. È una narrazione seducente, ma errata. L’AI non sta cancellando le competenze tecnologiche; al contrario, le sta elevando a un requisito fondamentale per la sopravvivenza e il successo di qualsiasi organizzazione
Consulente della Practice Technology, Media, Telecommunication & Services di Spencer Stuart e docente presso la Graduate School of Management del POLIMI

Continua a leggere questo articolo
Who's Who
Argomenti
Canali
Speciale Digital Awards e CIOsumm.it