Trasloco per CA Technologies che, alla presenza del proprio Ceo, Mike Gregoire e del top management italiano ed europeo (Michele Lamartina, Ad di CA Technologies Italia, Pierpaolo Taliento, SVP Emea South e Marco Comastri, general manager Emea) ha inaugurato pochi giorni fa la propria nuova sede all’interno di quell’area milanese, le zone Garibaldi, Isola e Varesine, che è ormai diventata un riferimento europeo per riqualificazione urbanistica e architettonica, un’area dove altre importanti aziende high tech e della finanza hanno stabilito le loro sedi.
In un building realizzato ovviamente con tutti i criteri di edilizia sostenibile, efficienza energetica e in possesso delle maggiori certificazioni ambientali, CA Technologies ha approfittato dell’occasione dell’apertura dei nuovi uffici per proporre un’analisi del complesso rapporto esistente tra territorio orientato a favorire l’innovazione e la ricerca delle necessarie competenze perché questa innovazione possa crescere. Tre aree sulle quali è stato invitato a intervenire anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, presente all’incontro, che sul tema del territorio, permeabile all’innovazione, ha ribadito l’approccio politico del proprio mandato e della propria giunta: “Siamo sicuramente in una finestra positiva per Milano, unica città italiana dove la disoccupazione sta calando – ha detto il sindaco – ma imprenditoria e innovazione tecnologica devono declinarsi in un territorio dove la crescita di benessere e di competitività deve andare di pari passo con una politica di solidarietà ed inclusione, di attenzioni infrastrutturali per ogni tipo di fascia sociale. Solo così il territorio potrà restare competitivo e attrattivo per investimenti di grandi multinazionali come CA Technologies”. E Gregoire ha subito declinato in termini pratici questo scenario: “Ogni azienda oggi deve accelerare una trasformazione del proprio business mettendo al centro il software, un software sicuro che rappresenti la base sulla quale ripensare i propri modelli di business (in quest’ambito, l’azienda propone un’articolata strategia e un completo portfolio prodotti con il modello di Modern Software Factory) . È un percorso di trasformazione digitale articolato, per il quale serviranno competenze non sempre oggi sono disponibili”. E qui l’annuncio di CA API Skills Foundation for Universities un progetto di formazione che si concretizzerà nei prossimi mesi indirizzato agli studenti della facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano per creare competenze nell’ambito della gestione delle Api (Application Programming Interfaces) al fine di accelerare lo sviluppo e l’integrazione applicativa che sta alla base dei processi di trasformazione digitale di impresa (nota di servizio per gli studenti interessati: il corso è dedicato a chi frequenta l’ultimo anno della laurea triennale o del biennio magistrale in ingegneria informatica, delle telecomunicazioni, gestionale, elettronica, energetica, meccanica e dell’automazione; si svolgerà nel secondo semestre accademico ed è possibile registrarsi attraverso il Career Service del Politecnico di Milano). Terminato il corso, i migliori studenti potranno accedere a stage di tre mesi presso partner e clienti CA Technologies per sperimentare nel concreto di progetti in corso quanto appreso. Del gruppo fa parte anche Intesa Sanpaolo, presente all’incontro con Enrico Bagnasco, responsabile Direzione Sistemi Informativi di Intesa Sanpaolo Group Services: “L’Api management – ha detto il top manager – è oggi fondamentale in ogni progetto di innovazione digitale. Esporre i servizi per essere integrabili, significa essere all’interno del flusso di innovazione e competitivi nell’era della trasformazione digitale. Non dimenticando che tutto ciò, per una banca soprattutto, deve essere garantito al massimo della sicurezza”.
L’iniziativa fa parte di un più ampio programma CA Technologies di responsabilità sociale e di ingaggio con le competenze del territorio chiamato “Create Tomorrow”, per promuovere presso scuole ed università europee lo studio e l’applicazione delle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Ad oggi il programma ha coinvolto circa 10 mila studenti, ma l’obiettivo è quello di raggiungerne 50 mila sotto i 18 anni entro il 2020.