Le nuove dinamiche del mercato e una regolamentazione in rapida evoluzione spingono le banche e le aziende del comparto dei servizi finanziari a reinventarsi, pigiando sull’acceleratore del Finance 4.0. La PSD2, e il principio dell’Open Banking che promuove, inducono a una collaborazione sempre più spesso strategica tra gli operatori tradizionali e i nuovi concorrenti tecnologici, che promuovono modelli di business votati alla disintermediazione e all’innovazione. La Fintegration, dunque, è già una realtà e servono gli strumenti giusti per governare il cambiamento in atto. Ma servono anche competenze e infrastrutture adeguate. Competenze, strumenti, infrastrutture che Oracle mette sul tavolo dei CFO degli operatori del settore attraverso una struttura dedicata, la Oracle Financial Services. «Si tratta della business unit verticale più rilevante per noi – ci spiega Antonio Colasante, Financial Services Analytics Director di Oracle –. Una realtà che impiega oltre 10mila esperti e innova a ritmi veloci. Basta pensare che i nostri investimenti in ricerca e sviluppo sono superiori del 50% a quelli delle altre divisioni globali». Una capacità di innovare che Oracle mette a disposizione degli oltre 800 clienti, tutti grandi gruppi bancari e finanziari internazionali.
Il dato motore dell’innovazione
Un’innovazione, quella che sta investendo il settore delle attività finanziarie, spesso “forzata” dalle normative e dalla concorrenza ma che oggi molte banche e assicurazioni stanno abbracciando per votarsi a una visione del business sempre più data driven. Il dato è, dunque, il vero motore della rivoluzione del Finance 4.0. Una rivoluzione tecnologica, di processo e di visione, che permette finalmente di allineare l’offerta di banche e assicurazioni alle esigenze dei clienti moderni, che richiedono soluzioni e servizi personalizzati, fruibili rapidamente e in sicurezza in qualunque luogo e momento della giornata. E nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19, con le filiali e gli uffici chiusi o accessibili solo in modo contingentato, va da sé che la spinta all’innovazione data driven per questi comparti acquista un senso di assoluta urgenza.
Finance 4.0 e strategie data driven
Le strategie data driven devono guidare le scelte di tutti i CFO, a maggior ragione quelli del banking e insurance, che si trovano a lottare quotidianamente contro i limiti di una base tecnologica stratificata, con dati e informazioni distribuiti troppo spesso su applicazioni diverse e molti processi gestiti ancora manualmente o supportati da evidenze cartacee. «Le soluzioni e i servizi Oracle – prosegue Colasante – permettono di gestire in modo organico e centralizzato tutte le fonti dati, interne o esterne all’azienda, e tutte le tipologie di dati, strutturati e non. Le tecnologie di Machine Learning, Artificial Intelligence e Analytics, ormai pervasive su tutte le nostre piattaforme, si rivelano poi essenziali per ottimizzare le strategie di Risk Management e la gestione della liquidità, oltre che per migliorare l’offerta di servizi finanziari e assicurativi con soluzioni più in linea con le esigenze del cliente, sia quelle attuali sia quelle future. In questo risiede la vera essenza del Finance 4.0».
Insurance 4.0: la testimonianza di Crédit Agricole Vita
Nell’evoluzione del comparto verso un approccio di Finance 4.0, dunque, la vera sfida si gioca sulla valorizzazione dei dati. Una valorizzazione che diventa vera e propria “monetizzazione”, per il fatto che la miglior conoscenza del cliente, delle dinamiche di mercato, dei fattori che influenzano la liquidità e i rischi si traducono in decisioni di business più efficaci, che generano entrate extra e riducono notevolmente i costi operativi. Proprio ai decision maker del finance Oracle Financial Services si rivolge con un’offerta davvero ampia: una settantina di soluzioni di core banking, core insurance e applicazioni analitiche che coprono tutto lo spettro delle esigenze di conformità normativa, Risk Management e insight sul cliente. «Tutte queste soluzioni hanno una genesi legata in qualche modo alla compliance. Le aziende, per garantirsi l’aderenza alle numerose direttive e regolamenti di settore, devono gestire di continuo richieste di informazioni che provengono da autorità nazionali e sovrannazionali. Noi come Oracle le aiutiamo a garantire l’univocità dei dati che verranno usati nei processi di audit, superando i limiti dei diversi strumenti usati per raccoglierli. Una normalizzazione che si rivela essenziale per assicurare quella trasparenza e quella standardizzazione che sono imprescindibili per essere compliant. Un approccio unificato alla gestione del dato che rappresenta, però, anche la genesi di nuove strategie di Risk Management più efficaci e approcci di business data driven più redditizi, letteralmente plasmati sulle esigenze di ogni singolo cliente», come conferma la testimonianza di Lorenzo Bordogna, Direttore Area Pianificazione e Amministrazione e Controllo di Crédit Agricole Vita. «Grazie a Oracle Insurance Analyzer abbiamo accelerato il percorso di adeguamento allo standard di rendicontazione finanziaria IFRS 17 garantendo la piena collaborazione delle tre aree funzionali direttamente impattate dalla normativa, ovvero finance, contabilità e IT, attraverso strumenti di alimentazione automatica e normalizzazione dei dati».