MILANO – Al di là delle difficoltà tecniche nella realizzazione dei progetti, oggi le organizzazioni tendono a dotarsi dei servizi cloud provenienti da diversi fornitori, per riuscire a supportare lo sviluppo delle nuove applicazioni digitali. E si tratta di un trend che risulta sempre più chiaro: lo conferma un’indagine della società di ricerche IDC (“Multi-cloud Infrastructure as a Service as a Public Cloud Adoption Pattern”), secondo la quale oltre il 50% delle aziende già utilizza in ambito IT un approccio multi-cloud, mentre un altro 20% ha in programma di realizzare una strategia multi-cloud entro dodici mesi. Ed è proprio in questo contesto di dinamica evoluzione che Talend, società californiana tra i principali fornitori di soluzioni e servizi d’integrazione per i big data, ha presentato Summer ‘17, la nuova versione di Data Fabric, che si propone di abilitare i propri utenti a gestire molteplici workload di integrazione di big data con facilità e su ciascuna delle principali piattaforme cloud del settore. Più in dettaglio, Summer ‘17 permette di gestire tali informazioni su piattaforme cloud che spaziano da Amazon Web Services (AWS), a Google Cloud Platform, a Microsoft Azure, a Cloudera Altus, a Snowflake, un data warehouse costruito per il cloud.
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Perché si usano diversi cloud
Le organizzazioni IT, illustra Felice Sandro Bellanti, Senior Presales Consultant di Talend Italia, stanno adottando una strategia multi-cloud per diverse ragioni: “Dall’evitare il rischio di ‘vendor lock-in’, che deriva dal fare affidamento su un solo fornitore cloud, alla necessità di abbassare i costi, selezionando il servizio cloud più conveniente per un determinato workload; all’esigenza di garantire meglio la continuità del business, a quella di ottenere maggior agilità nella scelta delle applicazioni.
Who's Who
Felice Sandro Bellanti

In uno scenario in cui il concetto di data governance è importante – sottolinea Bellanti – Summer ‘17 fornisce il più ampio supporto per l’integrazione di big data nel cloud, grazie appunto a una gamma di nuovi connettori per Azure, Cloudera e Google Cloud che facilitano e velocizzano lo sviluppo di pipeline di dati in ambienti multi-cloud. Talend sottolinea in particolare il supporto per Cloudera Altus, il servizio PaaS (platform as-a-service) che semplifica la costruzione e implementazione di pipeline di dati su Cloudera.
Crescita solida, anche in Italia
Who's Who
Camillo Moratti

“Da circa due anni – spiega Camillo Moratti, Channel e Key Account Manager di Talend Italia – gli utenti del mondo enterprise stanno diventando sempre più fondamentali per guidare la crescita della nostra società, sia a livello di tecnologia e prodotti, sia sul piano commerciale. Una crescita – ha aggiunto il manager – che nel mondo procede a un ritmo del 40-50% anno su anno, e che, anche in Italia, nei primi sei mesi dell’anno si è mostrata in linea con il trend globale”.