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eServices per i consumatori: dal crollo dei biglietti per eventi al boom del food delivery

Pubblicato il 01 Mar 2021

eservices apertura

Nell’articolo di questa settimana nel quale vogliamo enfatizzare la visualizzazione grafica dei dati, ci focalizziamo sugli eServices per i consumatori, un mercato definito dalla vendita di servizi online e beni digitali tramite Internet.

La definizione include:

  • biglietti per eventi (eventi sportivi, eventi musicali e biglietti per il cinema),
  • app per il fitness e dispositivi indossabili,
  • servizi di incontri (matchmaking, appuntamenti online, appuntamenti casuali)
  • consegna di cibo online (dal ristorante al consumatore e dalla piattaforma al consumatore consegna).

La prenotazione o l’acquisto del servizio può essere completato su un PC desktop o tramite dispositivi mobili (smartphone o tablet).

La rappresentazione grafica è una nostra rielaborazione basata sui dati di Statista che, nella definizione di eServices non include: i contenuti multimediali acquisiti online o la vendita online di beni fisici. Inoltre, non sono inclusi segmenti business-to-business, né i ricavi da gioco d’azzardo online, download di software e servizi o commissioni di siti di confronto prezzo / prodotto.

eServices: fatturato per paese

Con ricavi a livello mondiale che nel 2020 hanno raggiunto 168,863 miliardi di euro, il mercato degli eServices è guidato dalla Cina con 63,995 miliardi, seguita dagli USA con 37,608 e dall’India con 12,264 miliardi (grafico 1).

L’andamento del fatturato per paese (grafico 2), a fronte di una situazione di quasi pari livello nel 2017 tra USA e Cina, ha visto il rapido superamento della seconda e il deciso distanziamento nel giro di un paio di anni.

Tra i paesi Europei (selezionare la sola Europa nel grafico per visualizzare i primi 10 paesi del Vecchio Continente), l’Italia con 1,505 miliardi di euro risulta nel 2020 al 7° posto, mentre il Regno Unito distacca decisamente tutti gli altri paesi (anche nelle previsioni al 2024).

A livello globale, i ricavi dovrebbero mostrare un tasso di crescita annuale (CAGR 2021-2024) del 7,61%, con un conseguente volume di mercato previsto di 263,427 miliardi di euro entro il 2024.

eServices: fatturato per segmento

l segmento più grande del mercato è la consegna di cibo online con un volume di mercato previsto di 134,179 miliardi di euro nel 2021.

Come si vede nel grafico 3, il 2020 ha visto una vera e propria battuta di arresto dei biglietti online per eventi che sono crollati dai 47,929 miliardi di dollari del 2019 ai 22,282 del 2020; le previsioni di Statista indicano una buona ripresa nel 2021 con 51,026 miliardi anche se onestamente ci sembra una stima un po’ troppo ottimistica. È vero che ci sono ormai diversi artisti che fanno eventi online a pagamento, ma la perdita dovuta alla mancanza di grandi eventi fisici pensiamo si farà sentire ancora in modo importante anche nel 2021.

Per quanto riguarda l’Italia, i dati del grafico 4 mostrano come la situazione rifletta quella mondiale in parte quella mondiale: se nel 2019 il segmento più importante era quello dei biglietti per eventi (827 milioni di euro) mentre quello della consegna di cibo mostrava un fatturato di 597 milioni, nel 2020, il primo segmento è crollato a 379 milioni mentre quello del food delivery ha raggiunto i 760 milioni di euro. Per quanto riguarda la crescita prevista al 2024 i dati mostrano un tasso di crescita annuale (CAGR 2021-2024) dell’8,55%, con un conseguente volume di mercato previsto di 2,705 miliardi di euro entro il 2024.

Il numero di utenti

L’uso onnipresente di Internet e degli smartphone ha innescato una fiorente attività di eServices, che è ancora in aumento. Poiché gli eServices si riferiscono generalmente alla fornitura di qualsiasi servizio tramite Internet, una chiara segmentazione del mercato è spesso impossibile. Tutti e quattro i segmenti coperti da questa analisi basata sui dati di Statista possono anche essere visti come entità separate, e questo è anche il motivo per cui non il numero totale di utenti come riferimento per il mercato totale: i segmenti vengono qui considerati come se fossero mercati separati.

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