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Wi-fi 7, 5G e fibra: più sicurezza, meglio se future ready

Se tecnologie wireless e connettività migliorano le proprie performance, l’impatto sulla sicurezza si sente e si vede. Più telecamere e sensori connessi, più servizi, più reattività. La mossa vincente è però investire in tecnologia in ottica future ready, per farsi trovare pronti ad accelerare su tutti gli altri fronti, a partire da energia e sostenibilità

Pubblicato il 13 Feb 2024

Immagine di Panchenko Vladimir su Shutterstock

Ci sono contesti in cui la tecnologia si intreccia con le necessità quotidiane in modo deliziosamente evidente. Sono quelle che permettono di metterne in luce l’importanza e le potenzialità ma, allo stesso tempo, anche le “esigenze”. Per adottare quelle più innovative non basta l’intenzione, sempre ammesso di averla. È quindi necessario analizzare con cura i contesti che si vengono a creare, per far sì che mondo IT e mondo reale non continuino a viaggiare paralleli, senza parlarsi e senza supportarsi a vicenda.

Uno degli ambiti più interessanti da questo punto di vista, è quello che vede avvicinarsi la sicurezza, quella fisica, con la rete e la connettività.

Nuovi standard e fondi PNRR: le promesse della tecnologia

L’attenzione è sempre alta quando si tratta di sicurezza, ma in questo caso lo è più che mai, per via del momento di fermento che si registra dal punto di vista delle tecnologie, in particolare Wi-Fi 7, 5G e fibra. La prima è entrata nel suo anno, o così molti esperti sostengono, incoraggiato dal fatto che la Wi-Fi Alliance ha promesso lo standard Wi-Fi 7 entro la fine del primo trimestre del 2024. Ci si aspetta quindi a breve un balzo in avanti nel mondo wireless, con un incremento netto della velocità di trasferimento, una maggiore ottimizzazione del traffico di rete, minor latenza, maggiore efficienza e vantaggi anche sul consumo energetico. Tutto ciò, lato sicurezza, fa immaginare la possibilità di connettere un numero sempre maggiore di device come telecamere e sensori, con performance inedite.

Per 5G e fibra, “le speranze sono riposte nel PNRR e negli investimenti che questo piano prevede per ampliare la copertura su tutto il territorio italiano. Le aree a fallimento di mercato avranno la priorità e ci si aspetta generino un’aspettativa di banda da soddisfare sia lato traffico verso internet, sia all’interno di una sede stessa, che si tratti di un’impresa o di un’area abitata” spiega Luca Venturi, B2B Sales Manager di AVM Italia.

Una nuova sicurezza per turismo, PMI e retail

Da questa triade di tecnologie in evidente e vivace evoluzione, la sicurezza trae numerosi vantaggi. “Una infrastruttura performante può avere un forte impatto sulla capacità di trasmissione di tanti dati sensibili – precisa Venturi – in particolare di video ad alta definizione e provenienti da diverse telecamere contemporaneamente. È necessario che ciò avvenga in modo affidabile, assicurando qualità e velocità e garantendo che i sistemi siano sempre in funzione, con un flusso video senza interruzioni”.

Facile immaginarne i motivi e l’urgenza di poter vedere tutto ciò realizzato. Più facile ancora se lo si cala in contesti di utilizzo ordinario con cui molti nella propria vita si trovano ad avere a che fare. Quello delle strutture ricettive, per esempio. “È un settore che si deve digitalizzare per essere più appetibile e competitivo. Le piccole strutture e i B&B potranno dotarsi di sensori, automatizzare i propri servizi e integrarne nuovi che richiedono molta banda, ora disponibile – racconta Venturi – Analogamente i grandi hotel possono trarre beneficio, come anche stabilimenti balneari. Il turismo italiano ha bisogno di questa evoluzione digitale”.

Un altro settore pronto a cogliere i vantaggi di Wi-Fi 7, 5G e fibra è il manufacturing. “Le PMI potranno implementare più sensori sui propri macchinari, migliorandone l’efficienza della gestione e monitorando il consumo di materie prime. Impatterebbe molto sulla produttività” spiega Venturi. E aggiunge “si vedono buone prospettive anche in ambito retail, per ora in Germania, nelle catene di franchising e nella grande distribuzione ordinaria generale”.

Investire in tecnologie future ready, sempre e comunque

Si tratta di tre esempi che, con i vantaggi visibili mostrati, dimostrano come wireless e connettività possano trasformare interi settori. E, forse, riscattare il valore dell’ecosistema del Paese, assieme. Tutto dipende dall’approccio all’innovazione a cui si sta assistendo per questo tipo di tecnologie. L’implementazione, ma soprattutto le normative e gli accordi, non rilasciano mai certezze in merito alla roadmap che ci si può aspettare di cavalcare.

Per questo, Venturi suggerisce “un atteggiamento future ready. In questa situazione è importante dotarsi di tecnologie propedeutiche per il 5G e la fibra. Partire da ciò che si riesce a fare con tecnologie più piccole e banda limitata, ma scegliere sistemi che possono scalare e abilitare a soluzioni infrastrutturali più complesse. Per esempio, focalizzarsi su una piattaforma di sicurezza, però creando le condizioni per poter aggiungere in modo modulare anche altre tipologie di soluzioni, quando sarà opportuno. È oggi che bisogna domandarsi cosa si vuole fare con le tecnologie abilitanti, quando arriveranno”.

Quello a cui si spera di assistere è una vera e propria inversione di trend, secondo Venturi, “perché finora in Italia i servizi Telco si sono man mano sempre più commodizzati, schiacciando il valore della filiera verso il basso, anche quello della connettività pura. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una corsa al ribasso dei prezzi che ha fortemente condizionato la sensibilità del consumatore. Oggi è necessario lavorare per invertire questo trend, cercando di far capire il valore e l’importanza connessione”.

Ultimamente, per quanto AVM può osservare, c’è una maggiore ricerca di qualità: “aumenta la consapevolezza di dover investire in ‘buona’ tecnologia, e con una filiera corta, europea, soprattutto per applicazioni più evolute” afferma Venturi. “Si parte dalla sicurezza, ma in futuro l’idea è di integrare sempre più applicazioni e protocolli aperti che permettono l’interoperabilità di più componenti di vendor diversi sul fronte della sensoristica. Il primo ambito che reputo da affrontare è quello dell’energia e della sostenibilità. Sfruttando Wi-Fi e nuovi protocolli, si avranno sempre più elementi connessi che regaleranno dati e la possibilità di monitorare meglio gli obiettivi ESG”.

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