Quest Software: nuove acquisizioni per un portafoglio tecnologico

Con acquisizioni mirate di tecnologie innovative, l’azienda continua a rafforzare  il proprio portafoglio di strumenti per aiutare gli amministratori it a gestire in modo più semplice ed efficace problematiche che vanno dalla gestione delle identità e degli accessi al backup & recovery, fino alla migrazione di infrastrutture. Nella foto Charles Martin, director Systems Consulting Italy and Spain.

Pubblicato il 21 Set 2011

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Non enorme, ma neanche piccola. Sufficientemente grande per avere una forte capacità di execution e un elevato cash flow (da dedicare in gran parte ad acquisizioni), ma anche così snella da riuscire a garantire flessibilità e tempi rapidi di innovazione. Parliamo di Quest Software, vendor di tool per la gestione It con sede in California, quasi 3.800 dipendenti sparsi in circa 60 uffici nel mondo, un migliaio dei quali impegnati nella Ricerca e Sviluppo e nella quality assurance.
L’azienda è stata fondata nel 1987, ma il suo vero decollo è iniziato nel 1995 con l’arrivo di Vinny Smith, l’inventore della soluzione di system management Patrol, venduta poi a Bmc. Da allora questo manager visionario non ha comunque smesso di occuparsi di strumenti per aiutare gli amministratori e gli sviluppatori It. Un’attività che Smith continua a svolgere sia “sporcandosi ancora le mani” con il codice sia, soprattutto, individuando aziende It da acquistare per completare l’offerta di Quest Software nei diversi ambiti in cui è impegnata. “Quest Software– precisa Carles Martin, director Systems Consulting Italy and Spain, con base a Madrid – persegue una crescita sia organica, con il lancio di nuove soluzioni e l’upgrade di quelle esistenti, sia inorganica, con l’acquisizione di piccole o medie società innovative. Una politica, questa, che non mira all’aumento di persone e di market share, ma soltanto all’arricchimento del portafoglio tecnologico”. Tra le acquisizioni più recenti si segnalano quelle di Völker e Symlabs (soluzioni per l’identity access management e il controllo degli accessi), di Bakbone (protezione continua dei dati, deduplicazione, replica e backup su disco e nastro) e di Remotescan (soluzioni per applicazioni di scansione e imaging in ambienti desktop virtuali).
Cosa fa esattamente Quest Software? “Il nostro obiettivo – continua Martin – è cercare di colmare i gap nella gestione dei principali sistemi utilizzati dalle imprese [server, storage, database, sistemi operativi, piattaforme di collaborazione e posta, tecnologie di rete, eccetera, ndr]. La maggior parte degli uomini It si lamenta spesso della mancanza di funzionalità, oppure richiede un aumento di disponibilità dei sistemi o più efficaci soluzioni di recovery. Noi non produciamo sistemi di base, ma tool per gestire le principali infrastrutture. Tra i nostri partner figurano Microsoft, Oracle, Sap, Dell. Ovviamente è diverso il modo con cui ci integriamo con i fornitori di software o di hardware”.
Tra le tematiche più sensibili che riguardano la gestione delle infrastrutture e che, soprattutto in ambienti sempre più eterogenei sia dal punto di vista fisico sia da quello virtuale, non sono sufficientemente affrontabili con i tool out of the box dei sistemi dei diversi vendor, ultimamente Quest ha posto un’enfasi particolare su Iam, backup & recovery e protezione dei dati, migrazione da infrastrutture legacy di collaborazione e comunicazione ad ambienti più moderni e diffusi e gestione e auditing di ambienti virtuali, inclusi quelli desktop. “Con i nostri tool – conclude Martin – gli amministratori It possono gestire tutte le problematiche in ambienti fisici e virtuali con suite integrate e con console unificate”.

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